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Il Premio Carlo Scarpa si concentra sull’Islanda: tema 2013, l’orto-giardino di Skrudur

  • Pubblicato il: 22/03/2013 - 21:01
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Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Redazione

Milano. Partono il 26 marzo alla Triennale di Milano i lavori dell’edizione 2013 del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, promosso annualmente dal 1990 dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche con l’obiettivo di portare l’attenzione verso luoghi luogo particolarmente densi di valori di natura, memoria e invenzione.
La giuria di quest’anno, composta da Luigi Latini (Iuav), Domenico Luciani (Fondazione Benetton Studi Ricerche), Monique Mosser (Scuola Superiore di Architettura di Versailles), il presidente Lionello Puppi (Università Ca’ Foscari), José Tito Rojo (Università di Granada), Massimo Venturi Ferriolo (Politecnico di Milano) e dei due membri onorari Carmen Añón (Università di Madrid) e Thomas Wright (Università di Londra), ha scelto come oggetto di riflessione il giardino islandese di Skrudur.

Si inizia quindi il 26 marzo con il calendario di incontri che prevede anche altri appuntamenti, che culmineranno con la cerimonia di premiazione dell’11 maggio:

martedì 26 marzo
La Triennale di Milano, saletta LAB, ore 12 | prima conferenza stampa di presentazione

giovedì 9 maggio
Treviso, Fondazione Benetton Studi Ricerche, ore 12 | seconda conferenza stampa di presentazione

venerdì 10 maggio
Treviso, Fondazione Benetton Studi Ricerche, ore 18 | conferenza pubblica e inaugurazione della mostra

sabato 11 maggio
Treviso, Fondazione Benetton Studi Ricerche, ore 9.30-13.30 | seminario Skrudur

Treviso, Teatro Comunale Mario Del Monaco, ore 17-19 | cerimonia pubblica di consegna del Premio ai responsabili del luogo

Cos'è l’orto-giardino di Skrudur
Skrúður (Skrudur) è un orto-giardino riposto ai bordi del Dyrafjörður, uno dei fiordi che solcano la regione occidentale dell’Islanda, all’estremo nord del paese, a pochi chilometri dal circolo polare artico. Adagiato su un declivio che guarda verso sud-ovest la lingua d’acqua, è circondato alle spalle dalla cortina solenne di montagne dai fianchi mossi dall’erosione e a valle da un terreno brullo che digrada verso la riva del fiordo. Accanto, la scuola, una chiesa e la fattoria di Núpur dove una comunità inaugura qui, all’inizio del XX secolo, un progetto che in questa terra e in questo luogo si presenta come una sfida a condizioni ambientali estreme e come programma di miglioramento sociale: coltivare la terra e aver cura di un processo indirizzato alla conoscenza, al benessere, all’educazione, all’emancipazione sociale.
da Il Giornale dell'Architettura,  edizione online, 21 marzo 2013