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Guggenheim disegna la scena artistica globale di domani

  • Pubblicato il: 25/03/2013 - 10:50
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DAL MONDO
Articolo a cura di: 
Redazione
From left to right: Richard Armstrong

New York. Entra un nuovo curatore cinese nel team Guggenheim condotto da Alexandra Munroe. E' Thomas J. Berghuis, che ha lasciato un segno a Sidney come docente universitario ed è  co-fondatore  del progetto pluriennale Edge of Eisewhere nelle periferie della città: un rafforzamento del museo, citico e curatoriale, per rendere operativa la nuova partnership siglata con la Robert H. N.Ho Foundation per la promozione e la diffusione dell'arte orientale nel contesto internazionale. La relazione tra i due enti segue le collaborazioni per la retrospettiva di Cai Guo-Qiang nel 2009 e la mostra The Third Mind: American Artist contemplate Asia.
Con questa nuova progettualità Guggenheim consolida la sua strategia che la pone come realtà globale, già delineata con le più recenti, innovative, collaborazioni pluriennali, con Bmw e UBS: con la capacità di guardare al rapido sviluppo dei nuovi mondi.
Con la Global Art Initiatives con UBS  sta mappando la  scena artistica dell'Est del mondo e favorendo scambi ad Occidente mentre con Bmw Lab, il think tank itinerante rivolto prevalentemente ai giovani,  ispira nuove idee per il disegno urbano e per gli stili di vita. Si vedono  risultati tangibili dalle tappe che dal 2011 hanno già toccato Ny, Berlino e Mumbay.
Un nuovo modello di museo.