Re-incanto, “guerra di posizione”, educazione al futuro: la progettualità culturale in Italia, oggi
In risposta all’era del disicanto weberiano del secolo di cui siamo figli, 500 anni dopo la pubblicazione dell’opera più famosa di Tommaso Moro, l’Utopia, l’economista Pier Luigi Sacco, quest’anno da Harvard, evocando Gramsci, propone un tema caro a questa testata, “Coltivare il re-incanto”, partendo dalle politiche culturali per costruire “l’isola che non c’è”: una società che non solo esite, ma prospera felice, in cui cultura e buonsenso guidano la vita degli uomini, colmando la distanza tra reale e ideale. Da una dura e lucida diagnosi del noto professore emergono proposte a cui necessita ”imprenditorialità politica” perché “il privilegio di assistere a momentanee, preziose epifanie del senso non può bastare”..