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Istanbul

ONE: promuovere la Turchia attraverso la sua storia e le sue tradizioni

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:01
DAL MONDO
Prosegue l’esplorazione di Giuseppe Mancini, giornalista italiano che vive a Istanbul, sulle progettualità culturali tra pubblico e privato in una Turchia, paese cardine, che da questa sponda del Mediterraneo guardiamo con attenzione, non disgiunta da pre-occupazioni e non solo per le dinamiche della lira. L’investimento in cultura sia pubblico che privato pare crescere. Ma quale cultura? Quali strategie? Quali gli attori? In questo numero leggiamo di ONE, una realtà anomala per il paese, che crea reti tra imprenditori e “va oltre il sistema consolidato delle fondazioni – ognuna attiva per proprio conto, autofinanziata, per programmi di lungo periodo, da realizzare sia autonomamente sia in collaborazione con le istituzioni. Per promuovere il paese fuori “dagli stereotipi occidentali”, ci dicono, attraverso la tradizione culinaria e il patrimonio storico artistico”.
Articolo a cura di: 
Giuseppe Mancini
Autore/i: 

Politiche culturali e fondazioni in Turchia: un primo sguardo d’insieme

  • Pubblicato il: 15/09/2018 - 08:00
DAL MONDO
Cosa sta accadendo nella cerniera tra Occidente e Oriente? La Turchia, osservata con apprensione dalla nostra parte del mare per il futuro della democrazia targata Erdogan, nonostante la crisi politica innescata dal colpo di stato del 2016 e il crollo rovinoso della moneta nazionale, continua sorprendentemente a investire in cultura di qualità e a preservare spazi internazionali di visibilità; l’onda lunga di Istanbul capitale europea della cultura 2010 continua a generare dinamismo e fermento, anche nel resto del Paese. Nuovi musei archeologici di rilevanza mondiale, nuovi musei privati di arte contemporanea, il nuovo teatro d’opera a piazza Taksim a Istanbul, il nuovo museo civico dedicato alla storia plurimillenaria della capitale prima romana e poi ottomana, nuove edizioni di biennali e festival, nuove inclusioni annuali nella Lista del patrimonio dell’umanità dell’Unesco, nuovi progetti di avveniristico pregio architettonico. I grandi gruppi industriali sono scesi in campo rinnovando una forte tradizione filantropica. Ne parla Giuseppe Mancini, giornalista che vive a Istanbul, che in un viaggio ideale nei prossimi mesi ci restituirà una visione diretta di ciò che accade nel paese.
Articolo a cura di: 
Giuseppe Mancini
Autore/i: 

Nuove prospettive museologiche: la cultura come dispositivo di relazione ed inclusività.

  • Pubblicato il: 15/07/2018 - 00:01
MUSEO QUO VADIS?

Il Museo Bagatti Valsecchi, con la mostra Amore, musei, ispirazione. Il Museo dell’innocenza di Orhan Pamuk a Milano, ha ospitato, dal 19 gennaio al 24 giugno 2018, il Museo dell’innocenza, concepito dallo scrittore turco Orhan Pamuk,e inaugurato a Istanbul nel 2012. Si tratta di un esempio virtuoso di strategie museali innovative, che prevedono sinergie culturali e coinvolgimento attivo del pubblico. “Passare dalle stanze della casa museo Bagatti Valsecchi, dal suo collezionismo privato e domestico all’ambiente popolato dalle vetrine del Museo dell’innocenza ha naturalmente fatto emergere affinità e parentele, ed è stato anche un modo per guardare lo stesso Museo Bagatti Valsecchi da una prospettiva diversa, per riflettere su cosa sia oggi un museo, su come i musei si pongano nei confronti delle persone e delle città in cui si trovano”. Ne abbiamo parlato con le curatrici della mostra,  Lucia Pini, conservatrice del museo, e Laura Lombardi, docente di Fenomenologia della Arti Contemporanee all’Accademia di Brera.
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini
 

Articolo a cura di: 
Elena Inchingolo
Autore/i: 

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