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In viaggio nella grande mela: riparte «The Generational: Younger than Jesus»

  • Pubblicato il: 24/06/2011 - 14:13
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Santa Nastro
Il New Museum di New York

La prima edizione si era tenuta nel 2009, curata da Massimiliano Gioni e Laura Hoptman.
Il progetto è ambizioso: svolgere ogni tre anni una ricognizione sulle energie scaturite dalla generazione emergente di artisti prodotti dalla scena internazionale, selezionandoli con l’attento e attivo supporto di un comitato scientifico di notevole caratura.

Nel 2012, l’anno di Documenta, il New Museum ci riprova lanciando il nuovo appuntamento di «The Generational: Younger than Jesus» e confermando due punti fermi. Il primo è che questa Triennale – annunciata più o meno in sordina nel 2009 come una sorta di numero zero in via di sviluppo e definizione – è diventata per il museo della Bowery una realtà a tutti gli effetti (l’edizione 2009 On biennials/Tutto sulle biennali del Festival di Faenza ne aveva dato conto in una conversazione tra Massimiliano Gioni e Carlos Basualdo).

Il secondo riguarda la mentalità che ruota intorno a queste operazioni, non concepite come episodi auto-conclusivi, piuttosto come stimoli a progettualità più estese, con l’intento di raggiungere il numero più ampio possibile di referenti e di risultati.

Se nel 2009 questa idea di continuità era offerta dal progetto della «Artists Directory» pubblicata da Phaidon con oltre 500 schede relative ai migliori artisti internazionali più giovani di Gesù, nel 2012 la Triennale si farà promotrice di un programma di residenze e public program, con l’intento di sostenere la produzione di nuove opere.

Inoltre, il Museo propone «The Museum as hub», un laboratorio per le nuove idee e per l’arte che coinvolge sei organizzazioni internazionali provenienti da Il Cairo, Eindhoven, Mexico City, Seoul, New York.

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