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Venezia, nei programmi dei Musei Civici la sorpresa è Klimt

  • Pubblicato il: 17/02/2012 - 09:08
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Lidia Panzeri, da Il Giornale dell'Arte
La «Giuditta» di Gustav Klimt conservata nel museo del Belvedere di Vienna

Venezia. Grazie a un accordo tra la Fondazione dei Musei Civici di Venezia e il Museo del Belvedere di Vienna, dove è in svolgimento fino al 4 marzo, la mostra a cura di Alfred Weidinger «Gustav Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione» approderà al Museo Correr di Venezia, dal 24 marzo all’8 luglio. Un «fuori programma» rispetto a quanto già annunciato che rappresenta il primo esempio di collaborazione con un museo straniero, a cui altri, nelle intenzioni della nuova direttrice, Gabriella Belli, seguiranno.
A Venezia saranno messe a confronto le due diverse versioni della «Giuditta», quella del Belvedere (1901) e quella di Ca’ Pesaro (1909) acquistata dal Comune, dopo la sua esposizione alla Biennale del 1910. Una sezione parallela, a Ca’ Pesaro (poi da settembre al Museo Boncompagni Ludovisi di Roma) esaminerà l’influenza di Klimt su Vittorio Zecchin per il ciclo «Mille e una notte» e su Galileo Chini per il ciclo della «Primavera».
Rimane confermato che l’altra grande mostra del 2012 è l’ antologica a cura di Alberto Craievich e Filippo Pedrocco dedicata a Francesco Guardi (1712-93), nel terzo centenario della sua nascita. Sempre al Museo Correr, con date ormai definite, dal 28 settembre al 6 gennaio 2013. Il Guardi ritrattista e quello, ben più celebre, vedutista in un centinaio di dipinti e disegni in arrivo dalle principali istituzioni italiane ed estere. Una trentina le altre mostre in programma.
Dati positivi anche dal punto di vista economico: per il presidente Walter Hartsarich il 2011 si conclude con un 10% in più di visitatori e un più 20% di vendite nei bookshop, il che fa lievitare il bilancio a 24.400.000 euro (4 milioni in più). Obiettivo per il futuro: fare in modo di parificare le entrate di Palazzo Ducale a quelle di tutti gli altri musei. Per ora il rapporto è di 55% a favore del Ducale.
Fitto anche il programma di restauri: entro l’estate, grazie al finanziamento dei Comitati Francesi dell’Unesco, si recupereranno altre otto stanze degli ex appartamenti reali. Un percorso tra Neoclassicismo e Liberty che, a regime, comprenderà una ventina di vani, al primo piano del Museo Correr, dal lato dei giardini. Sempre al Museo Correr si metterà mano alla manutenzione della Quadreria a mezzo secolo di distanza dall’esemplare allestimento di Carlo Scarpa. Sono anche iniziati i lavori sulla facciata del Museo Fortuny, da anni in grave stato di precarietà.
E il futuro? La sfida è sul contemporaneo nel 2013, l’anno della Biennale. Con una proposta autonoma e, possibilmente in collaborazione con la Biennale, ma senza nessun complesso di inferiorità. E con il proposito di ripristinare l’acquisto di opere, come avveniva per le prime esposizioni veneziane, a favore di Ca’ Pesaro, a cui si deve la «Giuditta» di Klimt.

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da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 13 febbraio 2012