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Valorizzazione integrata dei Beni Culturali: firmato l’Accordo tra MiBAC e Regione Puglia

  • Pubblicato il: 15/03/2013 - 00:26
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Anna Saba Didonato

Roma. È stato firmato ieri dal ministro per il Beni e le Attività culturali Lorenzo Ornaghi e dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola l’accordo, di durata quinquennale, per la valorizzazione integrata dei Beni culturali del territorio della Regione Puglia, come previsto dall’art. 112 del Codice dei Beni Culturali.
Partendo dalla considerazione che la Puglia è caratterizzata più che da grandi emergenze da un patrimonio culturale diffuso, piuttosto che fare accordi su singoli beni, si è preferito fare riferimento al sistema con cui la Regione ha realizzato la sua programmazione, ossia i Sistemi Ambientali e Culturali (SAC) - spiega il Direttore Regionale della Puglia Gregorio AngeliniSi tratta di aree territoriali omogenee, per storia o per caratteristiche: aggregazioni di comuni che diventano le unità cui saranno attribuiti i finanziamenti della programmazione regionale.”
Da un punto di vista programmatico e operativo, oltre a fare riferimento ai SAC, l’accordo prevede l’istituzione di una cabina di regia costituita dai rappresentanti del Ministero e della Regione, per condividere la programmazione e gli indirizzi strategici ma anche per monitorare l’attuazione di quanto stabilito. Sulla base dello stesso accordo, saranno poi siglati singoli accordi di valorizzazione territoriali “che definiscano un Piano strategico di sviluppo culturale” – come si legge nel documento. Il fine è “integrare in uno stesso processo la conservazione, la valorizzazione e la gestione dei beni presenti in uno specifico ambito territoriale, indipendentemente dalla proprietà degli stessi, per accrescere i benefici sociali e culturali dei processi messi in atto, per ampliare il coinvolgimento delle collettività, anche attraverso le associazioni di volontariato, e dei principali attori del territorio e per contenere i costi di conservazione e gestione. Per tali finalità il Piano strategico di sviluppo culturale può prevedere la sperimentazione di nuovi modelli di valorizzazione e fruizione”.
Questo l’impianto dell’accordo che promuove anche la partecipazione dei privati, ora il passo successivo sarà l’insediamento della cabina di regia.

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