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Una Fondazione di agrimensori

  • Pubblicato il: 07/06/2014 - 09:47
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Davide Boselli

Padova.  «Segnavie, orientarsi nel mondo che cambia»:  offrite una bussola  ai cittadini.
«Segnavie» è un progetto ideato e realizzato dalla nostra Fondazione a partire dal 2010 con l’obiettivo di offrire ai cittadini momenti di approfondimento su temi di forte attualità, stimolando la riflessione. Tra gli ospiti che si sono susseguiti  nel corso delle 4 edizioni ricordo i più conosciuti: Joaquìn Navarro Valls, Giuliano Amato, Alberto Alesina, Jacques Attali, Jean Paul Fitoussi, Dambisa Moyo, il premio Nobel Michael Spencer, Zygmunt Baumann, Fritjof Capra, Charles Landry, Gustavo Pietropolli Charmet per arrivare all’incontro con il filosofo Sandel dello scorso 23 Maggio. E’ un format molto atteso e seguito da una comunità ricettiva. Riteniamo che la qualità proposta dagli ospiti abbia contribuito ad avviare riflessioni costruttive e talvolta risvolti operativi. Come ente che promuove lo sviluppo sociale ed economico del territorio, sentiamo la necessità di continuare a proporre questo progetto, come chiave di lettura della nostra contemporaneità. L’edizione 2014, inaugurata lo scorso marzo dalla conferenza di Andrea Granelli sul «Lato oscuro del digitale», tratta di crisi, esplorando due elementi antitetici:  i lati d’ombra e gli aspetti di luce della complessa situazione attuale. Sandel, nella sua lectio magistralis, innanzi ad oltre 600 partecipanti, ha trattato il tema dello slittamento da un’economia di mercato verso una società di mercato, in cui tutto sembra essere in vendita. I prossimi incontri della rassegna (2 ottobre e 5 dicembre) vedranno ospiti, rispettivamente,l’autore di L’utilità dell’inutile Nuccio Ordine con Paolo Mieli, ed il biotecnologo Roberto Defez assime al fondatore di Slow Food Carlo Petrini. Di cosa parleremo? Venite a trovarci!
Infine tra ottobre e novembre organizzeremo un incontro dedicato al tema del lavoro: minacce e opportunità offerte dall’attuale congiuntura.

Cultura per voi abbraccia il sociale.  Ci illustri il Progetto Alzheimer.
Secondo recenti statistiche, nelle province di Padova e Rovigo vi sono circa 12.000 tra persone affette da demenza e malati di Alzheimer. Dal 2006 la Regione Veneto ha istituito gli «assegni di cura»: un contributo economico (massimo 520 euro mensili) a coloro che assistono in casa un malato di Alzheimer. Tutto questo non è sufficiente: la gestione del malato richiede competenze che i familiari o le badanti spesso non possiedono.
Per queste ragioni, e prendendo spunto dalle esperienze provenienti da altre regioni italiane, abbiamo ideato e promosso un’iniziativa a sostegno di coloro che assistono il malato di Alzheimer (familiari, badanti, operatori socio-sanitari, volontari, etc.).
Dopo una fase pilota avviata nel 2009/2010, il «Progetto Alzheimer», per il quale sono stati complessivamente stanziati 750.000 euro, offre oggi gratuitamente una serie di servizi: incontri sul territorio, formazione, sostegno psicologico, consulenza di esperti in ambito medico, legale e previdenziale, un centro di ascolto, ossia un servizio di consulenza telefonica svolto da uno psicologo.
L’iniziativa si avvale della collaborazione col Centro Servizi Casa Madre Teresa di Calcutta per la provincia di Padova ed ha coinvolto le Aziende Sanitarie Ulss 18 e Ulss 19 a Rovigo.
Nel convegno del 23 maggio sono stati presentati i risultati dei 3 anni di attività nel padovano. Quasi 3.000 persone hanno avuto una consulenza telefonica (857 i nuovi contatti) ricevendo aiuto ed orientamento da uno psicologo esperto di demenze. Dai colloqui psicologici individuali effettuati (quasi 700), abbiamo creato quattro gruppi di sostegno: due rivolti ai coniugi, uno ai figli del malato e uno alle badanti. Un’esperienza che ha permesso, dal 2011, di avviare gruppi psicoeducazionali d’aiuto per familiari nella gestione della fase iniziale della malattia. Abbiamo infine realizzato qualcosa come 12 corsi di formazione e 18 seminari.

Nei prossimi giorni  presenterete il bilancio sociale (17 e 18 giugno). Possiamo avere anteprime?
La presentazione del Bilancio Sociale ai nostri stakeholder è un appuntamento che riteniamo importante per renderli partecipi delle nostre scelte e del nostro impegno, aprendoci al confronto. Il Bilancio Sociale è solo uno dei documenti del sistema di rendicontazione del nostro ente: lo completano il fascicolo delle Delibere, quello dei Progetti Approfonditi, degli Allegati e del Bilancio di Esercizio: tutti consultabili e scaricabili dal nostro. Il Bilancio Sociale non è solo un documento da distribuire all’esterno: è prima di tutto uno strumento che stimola l’organizzazione ad esaminare se stessa, a monitorare il discostamento dagli obiettivi dichiarati ed eventualmente mettere in discussione i processi organizzativi. Lo intendiamo, perciò, come un percorso di analisi che coinvolge il governo e la struttura dell’ente.

Arte, impresa culturale e giovanile: le vostre possibilità.
L’impresa non profit, culturale e giovanile è al centro delle linee di intervento nel settore Arte e Cultura per il 2014. Oltre all’adesione a Funder 35, che nelle scorse edizioni ha premiato 3 realtà dei nostri territori con progetti di impresa, per il terzo anno consecutivo promuoviamo il Bando «Culturalmente» (http://www.fondazionecariparo.net/blog/2013/05/02/aperte-le-iscrizioni-a...): aperto alle associazioni culturali del territorio per progetti incentrati su diverse tematiche. Dalla valorizzazione e la tutela dell’ambiente e del patrimonio artistico, alla riqualifica di spazi urbani e suburbani, la valorizzazione di spazi culturali pubblici, anche attraverso start up gestionali e funzionali all’attuazione di uno specifico progetto. 700.000 euro è lo stanziamento complessivo messo a disposizione, con un massimo di 30.000 euro per ciascun progetto selezionato.
«Culturalmente» ha sostenuto nelle prime due edizioni 50 associazioni culturali (su circa 200 richieste pervenute) per un importo complessivo di 1.3 milioni di euro.
Gli ultimi dati ISTAT dicono che 100.000 giovani sono emigrati negli ultimi 5 anni: l’emorragia va fermata. L’Italia investe in cultura solo l’1.1% del Pil, la metà della media europea. Una miopia che non consente di considerare questo settore come strategico per lo sviluppo del Paese. Giovani e cultura sono i perni di Culturalmente. Un’importante novità di questa terza edizione è l’attenzione a quelle iniziative di riqualifica di spazi pubblici degradati, nella convinzione che, rivitalizzandoli, possano diventare luoghi di aggregazione per la comunità.

Con il vostro documento programmatico 2013/2015 avete  stanziato 7 mln per il 2014 in riferimento al settore Arte e Cultura. Tre sono le direttrici segnate. Uun breve resoconto a metà del triennio?
Nel 2013 abbiamo erogato oltre 10 milioni di euro a favore di progetti e iniziative nel settore Arte e Attività Culturali e 7 sono quelli previsti per il 2014. Tre sono filoni di intervento: la valorizzazione del patrimonio storico-artistico del territorio, il sostegno e la valorizzazione di attività creative nell’ambito della produzione artistica e culturale, la promozione di una programmazione artistico-culturale per offrire alla comunità occasioni di arricchimento culturale.
Per il primo filone, gli interventi più significativi hanno riguardato un bando di 1,2 milioni di euro per rafforzare il ruolo culturale e sociale delle biblioteche e degli archivi storici; la realizzazione di due Musei Diocesani, uno a Cittadella (PD) e uno ad Adria (RO); il completamento del restauro di Palazzo Roncale, edificio cinquecentesco situato nel cuore di Rovigo. Abbiamo stanziato 1 milione di euro per riparare i danni causati dal sisma del maggio 2012 in alcune chiese della provincia di Rovigo.
Sul secondo filone, le iniziative più significative sono state il Bando «Culturalmente» e «Funder 35» oltre al sostegno di diverse manifestazioni culturali promosse dagli enti territoriali. Tra questi  quelle del Comune di Padova quali «Padova Carrarese», «Universi Diversi», «RAM», ossia i tre format che propongono ai cittadini mostre, spettacoli di musica, cinema, danza, teatro, laboratori, workshop; sempre a cura del Comune di Padova in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto , la mostra «Venetkens» dedicata alla civiltà degli antichi veneti.  Nella provincia di Rovigo i sostegni più significativi sono andati alla manifestazione «Tra Ville e Giardini» che propone durante l’estate una serie di appuntamenti con il teatro e la musica nelle dimore storiche del territorio ed il festival internazionale «Deltablues» promosso dall’Ente Rovigo Festival.
Infine, sul terzo filone, i progetti più significativi sono stati quelli promossi e organizzati direttamente dal nostro ente: le mostre d’arte «Pietro Bembo e l’invenzione del Rinascimento» a Padova, una delle mostre più visitate in Italia nel 2013, e «Il successo italiano a Parigi negli anni dell’Impressionismo: la Maison Goupil» a Rovigo. A seguire il ciclo di conferenze «Segnavie» e la rassegna «Musike» (spettacoli teatrali, di danza, concerti di musica classica e jazz non solo nei capoluoghi ma anche nei piccoli e medi centri di provincia).

Chi segna(le)vie raccoglie.

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