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  • Pubblicato il: 07/12/2012 - 09:59
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Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Stefano Luppi
Perugino

Bologna. Le 88 fondazioni di origine bancaria italiane, rappresentate da Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa), detengono un amplissimo ed eterogeneo patrimonio collezionistico, raccolto dal momento della loro costituzione nei primi anni Novanta (la legge Amato che le costituisce è del 1991) oppure ereditato dalle banche di riferimento.
Nel corso del tempo le fondazioni lo hanno in vari modi reso pubblico: basti pensare alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna che ha dato vita al nuovo museo della storia cittadina (Genus Bononiae), alla Fondazione Cariplo che con Intesa Sanpaolo ha recentemente inaugurato a Milano Le Gallerie d’Italia-Piazza della Scala, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone che è entrata di recente in possesso di oltre 500 opere della relativa banca sino alla Fondazione di Macerata attiva da tempo con il Museo di Palazzo Ricci. Gli enti hanno anche dato vita a molte esposizioni e volumi per illustrare questo patrimonio, ma ancora mancava la possibilità di averne una visione completa attraverso un catalogo accessibile via web. Ora l’Acri, insieme alla fondazione capofila del progetto, l’ente del Monte di Bologna e Ravenna (il suo presidente Marco Cammelli è anche presidente della Commissione per le attività e i Beni culturali dell’Acri, che ha coordinato i lavori), ha colmato questa lacuna con il catalogo «r’accolte» che accoglie e valorizza nella loro specifica identità i patrimoni d’arte delle singole fondazioni. Sono qui radunati, schedati e fotografati, secondo gli standard internazionali, oltre 9.300 pezzi appartenenti a 59 collezioni di 52 Fondazioni: si tratta di 5.509 dipinti, 1.583 disegni, 1.054 opere di ceramica, 609 sculture, 368 stampe, 112 articoli numismatici, 67 arredi, 13 opere di arte contemporanea, 10 strumenti musicali, 5 fotografie d’arte, 4 oggetti di vetro. È possibile accedere tramite pc, tablet e smartphone al catalogo online dal sito http://raccolte.acri.it.
Il 5 dicembre alla Fondazione del Monte di Bologna la novità è presentata dal ministroLorenzo Ornaghi, dal presidente dell’Acri e Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, dal presidente della Fondazione del Monte Marco Cammelli e dallo storico dell’arte Angelo Mazza.
Un pool di esperti ha censito il patrimonio artistico, analizzandone la varietà della composizione e la stratificazione temporale: esso può essere considerato come il volto storico e culturale dei diversi territori italiani in cui operano le singole fondazioni e può dunque offrire una significativa lettura delle vicende collezionistiche locali.
Impossibile illustrare tutti questi tesori ora accessibili con un clic dal proprio computer. Alcune fondazioni hanno privilegiato la produzione ceramica: la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola detiene 90 pezzi ceramici dell’area imolese e faentina distribuiti tra Sette e Ottocento, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia possiede oltre 150 pezzi ceramici di Deruta e di Faenza, Toscana e Marche, la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo è attenta alla raccolta delle ceramiche di Castelli e la Fondazione Banco di Sicilia affianca alle maioliche trapanesi e palermitane un gruppo di ceramiche attiche a figure nere o a figure rosse del VI e del V secolo a.C. La pittura è però il genere più collezionato (oltre 4.500 opere del Novecento, 1.200 opere dell’Ottocento e poco meno di mille del Settecento) con nuclei legati alla storia artistica del territorio come quelli della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, che possiede una raccolta nettamente incentrata sulla grafica del Novecento con disegni e incisioni di De Nittis, Matisse, Morandi, Viani, De Pisis, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, che conserva 80 dipinti di Luigi Spazzapan, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che ha il fondo grafico dell’ascolano Tullio Pericoli, mentre le opere grafiche e pittoriche di Amedeo Bocchi connotano la raccolta della Fondazione Monte di Parma. È inevitabile che la raccolta della Fondazione di Cento sia orientata verso la documentazione della produzione del Guercino, la Fondazione di Pesaro ha opere di Simone Cantarini, di Giovan Francesco Guerrieri detto il Fossombrone e di Carlo Magini e gli enti emiliani abbia raccolto la pittura delle diverse scuole locali, da quella riminese del Trecento a quella bolognese, dalla cultura figurativa affermatasi nel ducato estense a quella dei territori farnesiani.

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da Il Giornale dell'Arte numero 326, dicembre 2012