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Street art in Sicilia: guida ai luoghi e alle opere

  • Pubblicato il: 13/07/2017 - 15:41
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CONSIGLI DI LETTURA
Articolo a cura di: 
Elena Lombardo

Un racconto preciso e dinamico della Sicilia contemporanea e delle forme di arte urbana che la abitano. Un viaggio lungo tutto il perimetro dell’isola da Messina a Ragusa, da Trapani a Palermo, che non dimentica realtà più piccole e meno conosciute come Castellamare del Golfo, Licata, Castrofilippo, Favara.  Una “geografia della creatività urbana che riflette sulle identità dei quartieri e dei luoghi di intervento” costantemente aggiornata e consultabile anche on line sul sito streetartfactory.eu. Volume di Dario Flaccovio Editore a cura di  Mauro Filippi, Marco Mondino e Luisa Tuttolomondo.
 


 
In quanti modi si racconta un territorio? Attraverso quante voci, immagini, profumi viviamo la completezza di un paesaggio? Infiniti. Ma quando si tratta di partire per un nuovo viaggio ci muniamo ugualmente di guide, mappe, taccuini che ci consentono di navigare a vista, di organizzare le nostre rotte e di prepararci a nuove esperienze. La guida “Street art in Sicilia appartiene a questa tipologia di volumi, o piuttosto, appartiene a quell’insieme di letture che sono pensate per offrire prospettive nuove ed inesplorate rispetto ad un territorio, un fenomeno, una storia.
Se state programmando un viaggio in Sicilia o siete appassionati di arte urbana ed in particolar modo di street art, questo libro è per voi. Ma non aspettatevi una guida convenzionale, gli autori: Mauro Filippi, Marco Mondino e Luisa Tuttolomondo, un architetto e fotografo, un semiologo e una sociologa hanno raccolto un archivio visuale frutto di un’intensa ricerca sul campo nel quale le immagini sono accompagnate da storie di spazi e quartieri, degli abitanti e artisti che li abitano e che li hanno vissuti.
 
Un approccio che intende raccontare quelle fratture urbane frutto della speculazione edilizia, dell’incuria e dell’abbandono dei centri storici per ricostruirne la memoria ed esplorare il ruolo ricoperto dall’arte nella “riattivazione” di questi luoghi.
«Un tragitto che percorre e coglie la bellezza e le rovine, le fratture sociali e quelle urbane, i cambiamenti e i processi che vedono i luoghi in continua trasformazione o in perenne stato di immobilità».
Partendo dal fenomeno del writing, diffuso all’inizio degli anni ’90 nelle grandi città come Palermo e Catania e testimoniato dalla circolazione delle fanzine locali, la guida racconta i primi interventi di street art nel 2009 grazie alla manifestazione Wallpaper 09 che portò nel quartiere Kalsa del centro storico alcuni dei più noti artisti italiani. La logica dell’effimero, che caratterizza per natura la street art, viene raccolta attraverso una documentazione fotografica che mostra la stratificazione delle immagini, restituendo una dimensione di temporalità che racconta di interazioni, di riscritture, di incontri e di scontri, come quello famosissimo tra lo street artist Bansky e il writer Robbo.
Quartiere dopo quartiere, si incontrano a Piazza Magione (Palermo) le opere di Sten Lex (Papa Sergio I) e gli Ibridi di Ema Jons, alla Vucciria, l’estetica delle macerie si esprime in piazza Garraffello con le installazioni curate dall’artista austriaco Uwe Jaentsch e numerosi altri artisti locali e internazionali.  A Santa Rosalia, fanno capolino altre due icone della cultura palermitana: Santa Rosalia (Hopnn 2016) e il Genio di Palermo (Collettivo FX 2014), rappresentazione figurativa antropomorfa della città.
 
Lasciato il capoluogo, la guida si sposta a Gibellina, città divenuta simbolo del legame tra arte e territorio grazie al grosso investimento in cultura voluto dal Sindaco Ludovico Corrao, che richiamò grandi personalità dell’architettura, dell’arte contemporanea, del teatro e dello spettacolo alla ricostruzione della città dopo il tragico terremoto che nel gennaio 1968 colpì l’intera valle del Belice. La rifondazione della città, venne celebrata sulle rovine della distrutta Gibellina, anche attraverso la riproposizione dell’Orestea nel ‘siciliano poetico’ ideato da Emilio Isgrò. Da allora, La Fondazione Orestiadi organizza ogni estate il festival internazionale Le Orestiadi, ospitando importanti produzioni teatrali, eventi e manifestazioni culturali.
Proprio a Gibellina, per celebrare il centenario della nascita di Alberto Burri, autore del famoso Cretto, è stato organizzato nel 2015 il Cretto Earth Fest, un evento che ha lasciato in eredità alla città le opere di NemO’s, Collettivo FX e Julieta XLF.
 
Dopo uno stop a Castellamare del Golfo, Petrosino e Mazara del Vallo, sede della recente iniziativa Periferica, esperienza di rigenerazione urbana rivolta alla valorizzazione delle aree più lontane dal centro, la guida non manca di soffermarsi a Favara, per raccontarvi l’avventura di Farm Cultural Park e presentarvi alcune delle opere ospitate, tra tutte la facciata iconica di MAKE (2015) oggi sostituita da un intervento di Alberonero (2017).
Sono invece a Catania, la città siciliana con la storia più consolidata sia nel campo della street art che del writing, il quartiere Civita, dove il Teatro Coppola Occupato e la Palestra Lupo ospitano collezioni di opere di vari autori e Librino, area residenziale concepita negli anni sessanta dall’architetto giapponese Kenzo Tange rimasta incompiuta a causa di collusioni tra mafia a politica.
A Librino, noto per “La porta della bellezza” opera monumentale della Fondazione Fiumara d’arte di Antonio Presti che ha visto l’intenso coinvolgimento delle scuole del quartiere, la street art arriva nel 2012 con l’occupazione dello spazio abbandonato di Campo San Teodoro da parte di alcune associazioni locali impegnate in ambito educativo e sociale. Tre le numerose iniziative, la struttura è diventata sostenitrice di Librino Sky Line Distreet, progetto pensato per il miglioramento delle condizioni di vita e del decoro urbano del quartiere.
Queste e molte altre immagini accompagnano un viaggio per esploratori urbani che termina a Messina, dopo essere passato per Agrigento, Licata, Enna e Caltanissetta. Una fotografia della Sicilia contemporanea che in dialogo con il suo passato, più o meno recente, continua a fare dell’arte strumento di riflessione, denuncia, identità e bellezza.
 
Mauro Filippi, Marco Mondino, Luisa Tuttolomondo, Street art in Sicilia, Dario Flaccovio Editore, 2017, 20€, ISBN 9788857906652

 
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