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Roma, nasce la Consulta del contemporaneo

  • Pubblicato il: 01/07/2011 - 10:51
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Guglielmo Gigliotti
Una veduta del MACRO. Foto © Luigi Filetici - ODBC

Roma. Il 28 giugno il Macro ha ospitato l’assemblea costituente per la creazione della Consulta permanente per l’arte contemporanea. Centinaia i partecipanti per un’iniziativa sorta dallo spontaneo organizzarsi, nel corso delle settimane precedenti, di gruppi e movimenti cittadini di professionisti e appassionati del mondo dell’arte, in seguito alle dimissioni di Luca Massimo Barbero dalla direzione del Macro per protesta contro la decisione (poi rientrata) dell’assessore alle Politiche culturali di Roma Dino Gasperini di non trasformare il Macro in una fondazione. La Consulta permanente per l’arte contemporanea si propone il fine di dialogare con l’amministrazione per un buon esito delle vicende riguardanti tanto il Macro quanto il destino delle espressività del contemporaneo in genere, con l’intento di contribuire a una politica culturale degna di questo nome.
I componenti della Consulta sono stati eletti in base a una suddivisone dettata dalle categorie professionali di appartenenza, determinando la seguente composizione: Cesare Pietroiusti per gli artisti (vice Alfredo Pirri), Cristiana Perrella per i curatori/critici/storici (vice Claudio Libero Pisano), Francesco Nucci per le fondazioni (vice Flavio Misciattelli), Cecilia Casorati per le associazioni non profit (vice Maria Rosa Sossai), per i collezionisti Ines Musumeci Greco (vice Giovanni e Rosa Cotroneo), Fabrizio Del Signore di The Gallery Apart per i galleristi (vice Beatrice Bertini) e Filippo Riniolo per gli studenti. La Consulta è pro tempore, sarà in piedi fino al 29 ottobre, giusto il tempo di dotarsi di uno statuto e di un regolamento, di affrontare i primi spinosi problemi del contemporaneo in città, per sciogliersi e poi ricomporsi secondo modalità non limitate all’ambito solo romano.
da Il Giornale dell'Arte edizione online, 29 giugno 2011

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