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Ravello Lab: colloqui internazionali per (ri)pensare Città, Territorio e Innovazione

  • Pubblicato il: 22/06/2012 - 16:47
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
L. Maria Rita Delli Quadri

Roma. Il 27 e 28 ottobre 2011 Ravello ha ospitato il sesto dei colloqui internazionali che vanno sotto il titolo di Ravello Lab, occasione di confronto europeo sui temi che collegano Cultura e Sviluppo, nel tentativo di rispondere alle importanti sollecitazioni che proprio dall’Unione Europea vengono sollevate per costruire un futuro condiviso e sostenibile. Se sembra, purtroppo, molto concreto il rischio che l’Italia non riesca a svolgere un ruolo di rappresentanza nello scenario di Horizon 2020, essere al centro di questi incontri sicuramente le attribuisce una funzione di coordinamento di non poca importanza nel dibattito che ruota intorno a politiche urbane e industrie creative e culturali, uno degli assi sul quale si gioca la capacità competitiva futura dell’economia europea nello scenario globale.
Cultura e città: pianificazione strategica a base culturale nelle aree urbane; Cultura e territorio: distretti e i sistemi culturali come leva di sviluppo locale; Cultura e innovazione: le Industrie Culturali e Creative nell’economia della conoscenza, sono stati, quindi, i temi principali affrontati dai tre tavoli di lavoro che si sono riuniti lo scorso ottobre. L’esito di quegli incontri, riunito e pubblicato on-line sul sito di Ravello Lab, è stato presentato lo scorso 19 giugno a Roma, nella sede dell’Ufficio d’Informazione in Italia del parlamento Europeo, sottoforma di «Raccomandazioni» con una duplice finalità: fornire, da un lato, un contributo in termini di proposte ai policy makers europei e nazionali per orientarne le decisioni e le scelte strategiche; dall’altro, avviare una piattaforma di programma d’azione da sviluppare in collaborazione con tutta la community di Ravello Lab.
In sintesi. Rispetto al focus «Cultura e città», emerge la necessità di reinventare dinamiche di vivibilità che si avvicinino alle esigenze reali dei cittadini, determinando la necessità di rilanciare il ruolo della cultura nei processi di formazione delle policy di governo urbano e di integrare i “grandi eventi” in una pianificazione strategica a medio-lungo termine.
Anche sul fronte di «Cultura e territorio», la pianificazione integrata è alla base di uno sviluppo territoriale che faccia leva sugli strumenti offerti da reti, sistemi e distretti, che consentono una migliore gestione delle risorse locali e una maggiore capacità di accedere a finanziamenti e investimenti. In questo senso, è stata ribadita l’importanza del rapporto pubblico-privato.
Infine, il tema legato a Cultura e Innovazione è stata l’occasione per analizzare motivi e condizioni di successo delle industrie culturali e creative , che, per produrre i migliori risultati hanno bisogno di luoghi e incubatori di impresa specializzati nella creatività culturale, sul modello dei cluster promossi dall’agenzia regionale Campania Innovazione, o ancora su quello dei Distretti istituiti in Lombardia dalla Fondazione Cariplo. Gli onori di casa  erano affidati a Claudio Bocci, Consigliere delegato del Comitato Ravello Lab, che ha ribadito l’importanza di sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione ; e ad Alfonso Andria, Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e del Comitato Ravello Lab, che ha sottolineato l’importanza della dimensione urbana per lo sviluppo, e , in particolare, l’emergenza delle periferie.

E dal 18 al 20 ottobre 2012 si va di nuovo in scena, per la settima edizione del Ravello Lab.

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