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"Quanto più sapremo guardare al classico, tanto più sapremo formare le nuove generazioni per il futuro"

  • Pubblicato il: 02/09/2011 - 09:44
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FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Redazione
Basilica di Fano

Fano. Il 7 e l’8 ottobre 2011 il Teatro della Fortuna di Fano ospiterà la seconda «Giornata di Studi Vitruviani», organizzata dall’Associazione Centro Studi Vitruviani con il supporto, tra gli altri, della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano e il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Il Centro di Studi Vitruviani, l’associazione costituita nel 2010 per diffondere la conoscenza della cultura classica e della classicità a partire dalla ricerca sull’opera di Vitruvio, ha scelto la cittadina romagnola come sede permanente del Centro grazie allo splendore della sua Basilica vitruviana.
La posizione di Salvatore Settis, Presidente del Comitato Scientifico del Centro, è chiara: «quanto più sapremo guardare al classico non come una morta eredità che ci appartiene senza nostro merito, ma come qualcosa di sorprendente da conquistare ogni giorno, come un potente stimolo a intendere il diverso, tanto più sapremo formare le nuove generazioni per il futuro».

Una visione che pone i giovani al centro, declinata quest’anno con l’istituzione di 30 micro borse di studio per studenti universitari meritevoli che avranno l’opportunità di partecipare ai due giorni di convegno confrontandosi con alcuni tra i massimi studiosi internazionali di architettura e cultura classica: oltre a Settis, Pierre Gros, Werner Oechslin, Howard Burns, Antonio Monterroso, Antonio Corso, Piernicola Pagliara, Bruno Zanardi, Mario Luni e Marco Gaiani.
Il tema centrale delle giornate di studio sarà, infatti, il disegno di architettura nell'antico e l’influenza del «De Architectura», attraverso la sua rilettura cinquecentesca, sull'architettura e la cultura rinascimentale.

Non stupisce che, per l’occasione, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano abbia deciso di prorogare la mostra alla Pinacoteca San Domenico «Guercino a Fano, Tra presenza e assenza» (cfr. «I Guercino di Fano tornano a casa»).

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