Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

Quando come e perché usare la Venture Philanthropy

  • Pubblicato il: 21/11/2011 - 17:44
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Redazione
Angelo Miglietta

Torino. Grazie alla Fondazione CRT, si è tenuta a Torino la settima Conferenza Annuale della European Venture Philanthropy Association (EVPA), che ha visto riuniti 400 rappresentanti della venture philanthropy internazionale provenienti da tutto il mondo, coinvolti in forme innovative di filantropia e innovazione sociale.
Investitori sociali, mecenati, fondazioni, società di private equity, istituzioni accademiche e imprenditori sociali si sono confrontati su strategie e sviluppi, attraverso case study, di questo innovativo approccio filantropico.

L’EVPA  ha presentato il primo studio sul settore in Europa, condotto dal proprio Knowledge Centre che sarà ripetuto a cadenza annuale e pubblicato a inizio 2012.

"La venture philanthropy - commenta Serge Raicher, Presidente dell’EVPA - si è trasformata da un fenomeno nascente a un modello comprovato, capace di amplificare l’impatto sociale. Il fatto che ONG e imprese sociali abbiano ormai ricevuto finanziamenti per un valore superiore a 1 miliardo di euro è un’ulteriore dimostrazione di come la venture philanthropy si sia ormai affermata come importante strumento che si aggiunge agli altri metodi di intervento filantropico. L’EVPA si impegna ad agire come punto di riferimento e le nuove linee guida rappresentano un passo avanti per rendere il nostro settore il più efficiente e trasparente possibile”.

La Fondazione CRT è stata pioniera nell’adottare l’approccio della Venture Philanthropy,
la cui attività è incrementata dalla nascita nel 2007 della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, ideata per ripartire risorse da destinare attraverso la formula della venture philanthropy in particolare nei settori dello sviluppo tecnologico e della ricerca.
“La venture philanthropy – afferma Angelo Miglietta, Segretario Generale della Fondazione CRT - è una strada ancora in gran parte inesplorata in Italia, anche se diffusa nel mondo anglosassone. D’altra parte, sperimentare nuovi strumenti, ricercare soluzioni innovative ai nuovi e vecchi bisogni espressi dal territorio, costituiscono una caratteristica peculiare del ruolo che le fondazioni di origine bancaria italiane sono chiamate a svolgere nella  società”.

Ma cosa si intende per Venture Philanthropy? Un metodo che si differenzia dalla filantropia tradizionale, basata su donazioni a breve termine e di piccola entità, applicando alcune pratiche tipiche del settore for profit alla gestione delle organizzazioni no profit per favorire lo sviluppo delle capacità organizzative necessarie alla sostenibilità dei progetti.
La venture philanthropy prevede una strategia di investimento completa, dalla valutazione iniziale dell’investimento alla strategia di uscita, con particolare attenzione alla sostenibilità dell’organizzazione finanziata e alla “capacity building”.
L’approccio comporta - oltre al sostegno finanziario - un supporto di capitale umano e di tecnologia che mira a costruire organizzazioni sociali più solide fornendo loro un supporto finanziario e di competenze in grado di incrementare l’efficacia e l’efficienza dei loro interventi.
I rischi e i problemi delle nonprofit vengono quindi condivisi con i propri finanziatori.

Alcuni numeri dalla settima conferenza annuale EVPA.
Dall’inizio delle loro attività i venture philanthropists europei hanno investito, in totale, 1,04 miliardi di euro in organizzazioni con finalità sociali. Trattandosi di un settore nascente, tali investimenti sono effettuati da pochi grandi investitori (oltre € 100 milioni) e da molti piccoli (< € 10 milioni) e medi (€1 0-100milioni). Il 50% delle organizzazioni di venture philanthropy si pone come obiettivo esclusivo l’impatto sociale; mentre il 38% considera l’impatto sociale  fra le principali finalità. Solo in pochi cercano il ritorno economico e, in questi casi, il denaro viene tendenzialmente reinvestito.

Un approccio innovativo, dunque, all’investimento nel sociale, già ampiamente diffuso negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, si sostituisce a modelli già esistenti ma che si propone come nuovo pensiero strategico per creare organizzazioni più solide e sostenibili.

Dal sito della Fondazione CRT è possibile scaricare la pubblicazione che prende in esame le diverse strategie utilizzate dalle fondazioni per sviluppare e realizzare programmi e iniziative di venture philanthropy. Clicca su Strategie per le fondazioni: quando, come e perché utilizzare la venture philanthropy