Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

Notizie in breve dal mondo delle fondazioni

  • Pubblicato il: 29/07/2016 - 09:59
Autore/i: 
Rubrica: 
POST-IT
Articolo a cura di: 
Francesca Sereno

Nasce il Forum Culturale Italia-Cina
Il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini  ha incontrato a Pechino il suo omologo cinese Luo Shugang, con il quale ha approfondito una serie di aspetti relativi a scambi culturali tra il nostro Paese e la Cina, prevedendo anche forme di gemellaggio tra città, musei e siti Unesco.
Al termine dell’incontro, Franceschini e Shugang hanno firmato un documento che sancisce la nascita del Forum Culturale Italia-Cina. Questo atto permetterà di aumentare gli scambi e le collaborazioni tra musei, teatri, fondazioni, grandi festival ma anche di favorire scambi di esperienze e tecnologie nella tutela e restauro dei beni culturali e nella promozione delle coproduzioni cinematografiche.  
Il Forum culturale Italia-Cina sarà una piattaforma operativa per  promuovere concrete forme di cooperazione culturale e turistica che in particolare si occuperà dei seguenti aspetti:
• reciproca conoscenza della civiltà, della cultura e della storia dei due Paesi;
• scambi e collaborazione tra musei, teatri, fondazioni, grandi festival;
• scambi e collaborazione nei settori cinematografico, musicale, dell’arte classica e contemporanea;
• scambi tra curatori di mostre d’arte;
• scambi e collaborazione nel settore del design e delle industrie della creatività;
• circuitazione delle esposizioni di beni culturali e reperti museali;
• scambio di esperienze e tecnologie nella tutela e restauro dei beni culturali, in particolare: divulgazione e utilizzo di tecnologie valutative dei rischi e della conservazione dei beni culturali;
• cooperazione nel settore della lotta contro il furto, lo scavo illecito, l'importazione e l'esportazione illecite di beni culturali, contrastando il traffico illecito dei beni culturali;
• conoscenza e valorizzazione delle città d’arte, in chiave turistica e di collaborazione culturale;
• cooperazione e scambi tra le istituzioni e le comunità locali dei  Siti Patrimonio UNESCO dei due Paesi;
• collaborazione nel settore del turismo, ivi inclusa la divulgazione di percorsi turistici alternativi;
• realizzazione di ogni altra iniziativa, nell’ambito del Forum, che persegua obiettivi di reciproco interesse in tema di collaborazione culturale.
 
 
 
Con «Cultura Crea» opportunità per le imprese creative del Sud Italia
Martedì 19 luglio 2016 presso il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata – Palazzo Lanfranchi di Matera, è stato presentato «Cultura Crea», il bando promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con lo scopo di incentivare, in 5 regioni del Sud d'Italia - Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Puglia - piccole e medie imprese e del terzo settore della filiera culturale e creativa.
Il programma, gestito da Invitalia,  si inserisce nell’ambito del «Piano Operativo Nazionale Cultura e Sviluppo 2014 – 2020» che prevede investimenti per oltre 491 milioni di euro e il cui principale obiettivo è la valorizzazione del territorio attraverso interventi di conservazione del patrimonio culturale, di potenziamento del sistema dei servizi turistici e di sostegno alla filiera imprenditoriale collegata al settore.
Tre le linee di intervento previste da «Cultura Crea»: oltre 41 milioni di euro sono destinati alla creazione di nuove imprese dell’industria culturale e creativa che promuovano l’innovazione, lo sviluppo tecnologico e la creatività; circa 38 milioni di euro sono riservati allo sviluppo delle imprese dell’industria culturale, turistica e manifatturiera: più di 27 milioni di euro sono inoltre destinati al sostegno delle imprese del terzo settore attive nell’industria culturale, turistica e manifatturiera.
Sono finanziabili progetti di investimento fino ad un massimo di 500.000 euro. Le domande per usufruire degli incentivi previsti nel possono essere presentate solo on line a partire dalle ore 12.00 del 15 settembre 2016 all’ indirizzo: www.culturacreativa.beniculturali.it
 
Per saperne di più
 
 
 
Piccoli Grandi Musei crescono
Piccoli Grandi Musei (PGM) è un progetto che Ente Cassa di Risparmio di Firenze promuove da 10 anni con mostre, convegni, restauri per valorizzare le realtà museali minori del territorio toscano stimolando l’indotto economico della filiera dei beni culturali ad essi collegati. Secondo un stima compiuta dagli operatori coinvolti, il progetto PGM è riuscito ad attivare investimenti per oltre sei milioni di euro con il coinvolgimento di oltre 300 piccole e medie imprese della filiera culturale.
Il progetto PGM, nelle sue 10 edizioni, ha interessato 81 Comuni, 96 piccoli musei, 82 enti e istituzioni e ha totalizzato 948 mila visitatori, oltre ad aver promosso 71 mostre e 220 interventi permanenti di restauro e ristrutturazione museali. In particolare l’ultima edizione, dedicata al Novecento in Toscana, ha coinvolto 109 musei ed ha totalizzato 212 mila visitatori che hanno potuto scoprire un’altra Toscana, non solo ‘culla del Rinascimento’ ma anche attiva nel design e nella moda, aperta al contemporaneo, fortemente attraversata da artisti e correnti culturali internazionali. 
Questi dati sono stati presentati nell’ambito della 24a Conferenza generale dell’ICOM, per la prima volta ospitata dall’Italia a Milano, durante la sessione «Musei e paesaggi culturali: Fondazioni e Pubblica amministrazione per lo sviluppo del territorio integrato».
Ai lavori, moderati da Cristina Acidini, già Soprintendente speciale per il Polo Museale Fiorentino, sono intervenuti Marco Cammelli, Presidente Commissione per le Attività e i Beni Culturali ACRI; Luciano Barsotti, Presidente della Fondazione Livorno Arte e Cultura e delegato per i progetti culturali della Consulta delle Fondazioni di Origine Bancaria della Toscana; Barbara Tosti, Responsabile progetti strategici di Ente Cassa di Risparmio di Firenze; Lucia Mannini Curatrice di Toscana 900.
Il dibattito ha evidenziato il ruolo sempre più importante delle Fondazioni di origine bancaria nel sostegno e nella valorizzazione dell’imponente patrimonio d’arte italiano che, solo a livello di musei, ne conta 4.588, il 63% dei quali è pubblico. Di questi, oltre 700 sono in Toscana e costituiscono una infrastruttura di attrattività del patrimonio storico artistico locale tanto che il turismo culturale della regione è salito al 36% e i musei registrano un costante incremento di visitatori.
Di ciò ne sono consapevoli le 10 fondazioni toscane hanno erogato nel 2015 quasi 30 milioni di euro consentendo la valorizzazione e la fruizione di molteplici raccolte.
 
 
 
Riapre a ottobre il Museo Pecci
Il prossimo 16 ottobre verrà riaperto il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, dopo il completamento del nuovo edificio iniziato nel 2007 e affidato allo studio NIO di Rotterdam e la riqualificazione della struttura già esistente, progettata da Italo Gamberini, e degli spazi circostanti al museo, nuova porta ideale alla città, per un totale di quasi 3.000 metri quadri espositivi.
Il progetto di ampliamento del Pecci, costato14 milioni e mezzo di euro, è stato interamente finanziato dal Comune di Prato e dalla Regione Toscana, con il supporto dell’Unione Europea. Nel 2014
Il contributo della Regione Toscana al nuovo Pecci è stato di 900.000 euro nel 2014 e 590mila lo scorso anno. Al fine di dare all’istituzione la stabilità è stata costituita la Fondazione Per le Arti Contemporanee in Toscana, di cui i partner principali sono di nuovo il Comune e la Regione. Nel consiglio di amministrazione siedono Irene Sanesi (presidente), Edoardo Donatini, Fabio Donato, Fabio Gori, Anna Maria Schinco.
La fondazione sarà aperta a nuovi soggetti che porteranno nuove risorse per il funzionamento del Centro Pecci, quest’anno erogate solo da Comune (1.160.000 euro) e Regione (1.000.000 euro).
Il museo, nato dall’iniziata di un privato, l ’imprenditore Enrico Pecci che fondò il museo in onore del figlio Luigi scomparso prematuramente, diventa così l’unica istituzione pubblica dedicata all’arte contemporanea in Italia, e una tra le poche in Europa a inaugurare un nuovo edificio nel decennio 2010-2020. 
Le linea artistica dettata dal direttore Fabio Cavallucci è impostata alla massima apertura verso tutte le discipline, inclusi cinema, musica e performance. Il Centro sarà aperto di sera, oltre alla collezione permanente già esistente avrà una biblioteca attiva (già ricca di 50.000 volumi) e un ristorante.
A inaugurare il nuovo Museo Pecci, la mostra «La fine del mondo», a cura di Fabio Cavallucci, con artisti che provengono da tutti i settori delle arti e da ogni parte del mondo. Tra loro ci sono Ali Cherri, Riccardo Arena, Kader Attia, Francesco Bertelè, Rossella Biscotti, Björk, Umberto Boccioni, Julian Charriere & Julius Von Bismark, Pippo Delbono, Marcel Duchamp, Marlene Dumas, Federico Fellini, Carlos Garaicoa, Cai Guo-Qiang, Arash Hanaei, Robert KuśMirowski, Andrey Kuzkin, Volodymyr Kuznetsov, 
Lydia Ourahmane
, Piotr Pavlevsky, 
Gianni Pettena, 
Pussy Riot, 
Jozef Robakowski, Batoul S’himi, Hiroshi Sugimoto, 
Emmanuel Van Der Auwera, Andy Wahrol, Ingrid Wildi Merino, Andrzej Wroblewski.
 
 
 
Partnership tra Fondazione TIM e Accademia Teatro alla Scala a sostegno dei giovani talenti
Accademia Teatro alla Scala e Fondazione TIM hanno siglato una partnership pluriennale finalizzata a sostenere i giovani talenti attraverso una serie di progetti innovativi che, adottando strumenti di comunicazione tecnologicamente avanzati, si pongano al servizio di una tradizione artistica e tecnica inestimabile quale quella del Teatro alla Scala.
L’accordo prende il via con Talenti on stage, la campagna di crowdfunding sulla piattaforma Tim WithYouWeDo, volta a raccogliere fondi per l’assegnazione di 127 borse di studio destinate a giovani allievi scenografi, sarti, ballerini, musicisti, cantanti e coristi dell’ Accademia milanese.
Su WithYouDo sarà possibile donare, fino al 31 agosto, da un minimo di 20 euro, con carta di credito previa registrazione  e, a seconda dell’importo erogato, si potranno ricevere dei benefit: dal ringraziamento nella pagina dedicata al progetto, all’inserimento del proprio nome fra i Sostenitori dell’Accademia, fino alla possibilità di incontrare l’allievo beneficiario della borsa di studio, oltre a inviti per concerti e spettacoli dell’Accademia. Inoltre, per ogni euro donato, Fondazione Tim riconoscerà all’Accademia un contributo di pari importo, per un massimo di 200mila euro.
L’accordo di durata triennale prevede per ogni anno di attività una campagna di crowdfunding sulla piattaforma di Tim WithYouWeDo e un progetto specifico volto a comunicare le proposte formative dell’Accademia.
L’Accademia, attraverso i suoi quattro dipartimenti (Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori e Management), è da sempre impegnata nella formazione dei professionisti di domani nel campo dello spettacolo dal vivo, secondo una metodologia didattica che favorisce la quotidiana esperienza in palcoscenico e dietro le quinte, attraverso produzioni operistiche e di balletto, concerti, attività espositive. Il corpus docente è costituito dai più grandi artisti del mondo, dalle maestranze del Teatro alla Scala, oltre agli esperti più qualificati.
La profonda attenzione con cui l’Accademia guarda all’evoluzione del mercato del lavoro si traduce in una proposta formativa continuamente aggiornata e all’avanguardia, con uno sguardo che non prescinde dalla tradizione eppure si proietta costantemente verso il futuro.
In tale ottica si inserisce la partnership con Fondazione TIM, nata nel 2008 come espressione della strategia di Corporate Shared Value del Gruppo Telecom Italia, che con questa iniziativa prosegue nella propria missione volta a promuovere l’innovazione digitale, favorendo l’integrazione, la comunicazione e la crescita economica e sociale del Paese.
Sarà possibile seguire il progetto di crowdfunding attraverso i social con l’hashtag #TalentiOnStage.
 
 
 
 
 
Funder35: Piemonte e Puglia prime per numero di proposte.  
Si è chiusa l’edizione 2016 di Funder35, il bando che mette a disposizione 2,65 milioni di euro  alle imprese culturali non profit composte prevalentemente da giovani al di sotto dei 35 anni.
180 le proposte di progetto ricevute con un incremento rispetto alla precedente edizione (170 progetti) e una sostanziale uniformità anche dal punto di vista geografico, tra Nord e Sud.
Il maggior numero di proposte è giunto da Puglia e Piemonte (entrambe 26), Sicilia (23), Campania (22), Lombardia (16), Emilia Romagna (14), Toscana (13).
Tutti i 180 progetti sono stati ammessi all’istruttoria. Ora sarà avviato il percorso di valutazione delle proposte che porterà, entro la fine dell’anno, all’individuazione di una rosa di progetti. Le imprese selezionate potranno accedere a un contributo economico a fondo perduto e ad un percorso di accompagnamento, che prevede come lo scorso anno un supporto formativo. A queste si aggiungono una serie di facilitazioni, tra cui l’accesso al credito grazie al protocollo di intesa Acri – Funder35 – ABI siglato lo scorso gennaio, e la partecipazione alla «comunità di pratiche» di Funder35 per lo scambio di idee, modelli e prassi di successo.
La valutazione terrà conto di alcuni aspetti quali la capacità delle organizzazioni di rapportarsi con il proprio territorio, recepire le migliori tendenze ed esperienze nazionali e internazionali, introdurre nuove tecniche, rinnovare nel tempo le proprie modalità di produzione, le competenze, le esperienze pregresse, i risultati conseguiti.
Funder35 è promosso da 18 fondazioni: Fondazione CRT-Cassa di Risparmio di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione di Sardegna, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariverona, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione CON IL SUD, Fondazione CRUP, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Livorno, Fondazione Sicilia.
Con la precedente edizione del bando sono state sostenute 50 imprese culturali con 2,5 milioni di euro complessivi, mentre altre 12 organizzazioni hanno avuto accesso ai servizi di supporto formativo e di accompagnamento.
 
 
 
Fondazione Creberg riporta il Polittico di Palma il Vecchio a Serina
Il «Polittico della Resurrezione», realizzato da Palma il Vecchio fra il 1520 e il 1522, torna restaurato nella Chiesa di Serina, grazie all'intervento della Fondazione Creberg (Credito Bergamasco). 
Il Polittico  venne smembrato verso la metà del Settecento, quando fu disposta la radicale trasformazione barocca della chiesa della Santissima Trinità di Serina: il Cristo, che occupava la posizione centrale, fu rimaneggiato e collocato in una cornice settecentesca, mentre i due santi laterali furono posti – a inizio ‘900 – a completamento dell’altro polittico di Palma il Vecchio che, in un’impropria e nuova formulazione di otto tavole, fu collocato in sagrestia.
Sabato 30 luglio, le due tavole dei Santi Filippo e Giacomo, oggetto di un complesso intervento di restauro eseguito da Eugenia De Beni, con la collaborazione di Leone Algisi, ritroveranno la loro originale posizione a fianco del Cristo.
Con la ricomposizione del «Polittico della Resurrezione», si completa l’opera di ricostituzione e ricollocamento dei due polittici palmeschi di Serina iniziata nel 2015 con il «Polittico della Presentazione della Vergine» a sei scomparti. Anche quel Polittico fu restaurato dalla Fondazione in vista della mostra dedicata a Palma il Vecchio e riconsegnato un anno fa alla parrocchia di Serina in una nuova cornice sulla base di disegni del Cinquecento.
Inoltre  fino all'8 gennaio sarà allestita anche una «Sala del Restauro», per raccontare le varie fasi di creazione, recupero e restauro di un'altra opera di Palma: la Santa Apollonia del Polittico della Presentazione della Vergine. Per mostrare anche alla comunità l'aspetto scientifico, oltre che identitario e fortemente sentito, che ha caratterizzato questi due anni in compagnia di uno dei più grandi protagonisti dell'arte del '500.