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Notizie in breve dal mondo delle fondazioni

  • Pubblicato il: 09/10/2015 - 10:05
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Redazione

Fondazione Ermanno Casoli ed Elica insieme per Save the Children
Dopo l'evento di lancio del 30 settembre a Milano, nella prestigiosa sede di Palazzo Visconti, dal 1 ottobre è disponibile Marie, l’edizione limitata del diffusore che Elica, azienda leader al mondo nella produzione di cappe da cucina, ha realizzato per supportare la campagna Every One di Save the Children, finalizzata a combattere la mortalità infantile nelle aree più disagiate del mondo.
Nata dal progetto Sillage, realizzato nel Villaggio Save the Children di Expo 2015, questa speciale edizione di Marie costituisce la parte conclusiva del progetto ideato da Ettore Favini insieme alla Fondazione Ermanno Casoli per celebrare la prima partnership di Elica con Save the Children, l’organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini e tutelarne i diritti.
Il titolo è tratto dal vocabolario dei profumi: indica la scia che il profumo lascia intorno a noi, capace di superare barriere e di propagarsi nell’ambiente circostante. In linea con questa definizione, Sillage, progetto a cura di Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli, è stato sviluppato in diverse fasi, la prima delle quali realizzata nell’ambito dell’orto comunitario del Villaggio Save the Children in EXPO, una delle tappe del percorso interattivo e sensoriale attraverso il quale i visitatori possono conoscere e sperimentare le cause della mortalità infantile e della malnutrizione, e le semplici soluzioni necessarie a combatterle. Qui sono state installate tre scocche di celebri modelli di cappe Elica (Audrey, Edith, Seashell) trasformate in una seconda fase in sculture nelle quali sono state piantate orzo, avena, mandorla, finocchio, anice.
In un terzo momento le essenze cresciute nel corso dei mesi, sono diventate una nuova profumazione per Marie, il diffusore di fragranze Elica per il quale, come quarta e ultima fase del progetto, Ettore Favini ha realizzato una speciale cover, l’immagine decostruita di una natura morta ottenuta fotografando una composizione formata dalle piante cresciute nei vasi durante i sei mesi di Expo.
Sillage si caratterizza dunque come un progetto articolato: un prodotto dal design innovativo, un’opera d’arte, uno strumento per legarsi ai temi da sempre vicini a Save The Children e, più in generale, a quello dell’EXPO 2015 - Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.
Per il lancio di Marie è stata scelta come location l’intero piano nobile di Palazzo Visconti. Un percorso ispirato ai cinque sensi ha condotto i partecipanti alla scoperta di Sillage. L’olfatto è stato stimolato dal profumo dell’essenza che avvolge lo spazio; l’allestimento delle Marie, le decorazioni e gli arredi di Palazzo Visconti sono stati gli input per la vista; alcuni momenti musicali affidati al musicista pesarese Marco Mencoboni hanno attivato l’udito, con il momento clou della presentazione, in anteprima assoluta, del pianoforte a tavolo costruito da Luigi Hoffer nel 1809 e appartenuto al giovanissimo Gioachino Rossini; il gusto è stato coinvolto dalle creazioni culinarie nate dalle cinque colture cresciute nei vasi-scultura durante i mesi di EXPO 2015; infine il tatto, con le composizioni floreali che hanno arricchito lo spazio, da annusare e toccare. © F.S
 
 
 
I beni culturali statali potranno essere gestiti dai privati
Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, nel corso della presentazione a Roma della prossima campagna di raccolta fondi lanciata dal Fai, ha annunciato che i privati potranno gestire i beni culturali statali.  Beni immobili del demanio culturale dello Stato, non aperti al pubblico o non adeguatamente valorizzati, saranno dati in concessione a quegli enti del terzo settore che hanno, per statuto, la finalità di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, che hanno un’esperienza almeno quinquennale in tale settore e che negli ultimi cinque anni hanno maturato un’esperienza nella gestione di monumenti pubblici o privati che dovranno pianificare restauri, programmazione e costi dell'esercizio.
I primi dieci beni verranno affidati tramite una procedura di selezione con il coinvolgimento degli uffici periferici territorialmente competenti. Tra i principali requisiti per ottenere l’affidamento verranno valutati: il progetto di restauro e conservazione programmata, il programma di apertura alla pubblica fruizione e l’ammontare del canone proposto. Insieme alla concessione è prevista la stipula con l’aggiudicatario di un contratto di servizio che disciplina lo svolgimento dell’attività di gestione del bene da parte del concessionario. La concessione, non rinnovabile automaticamente, potrà avere una durata ordinaria tra i sei e i dieci anni, estendibile fino a diciannove nel caso di interventi di restauro particolarmente complessi e onerosi.
«Da oggi le associazioni no profit attive nei territori potranno partecipare con una procedura chiara e trasparente alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale, uno strumento che consentirà di partire dal basso nell’adempimento dell’articolo nove della Costituzione. Pubblico e privato sociale perseguono infatti lo stesso obiettivo a favore del patrimonio culturale a tutto vantaggio dell’intero sistema Paese», ha dichiarato il Ministro, che il 7ottobre ha firmato il decreto. © F.S
 
 
 
Nuova mission per la Fondazione Monte dei Paschi
Il Documento di Programmazione Strategica Pluriennale (DPSP) 2016-2018, approvato nei giorni scorsi a larga maggioranza dalla Deputazione Generale della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ha definito gli obiettivi strategici per il prossimo triennio: una rinnovata operatività, un ruolo più incisivo nella co-gestione dei progetti finanziati, una fondazione che avrà sempre più una «funzione di supporto», un dialogo strutturato con gli stakeholder grazie a un nuovo metodo partecipativo, inaugurato nei primi sei mesi del 2015, con i vari momenti di ascolto e dialogo con il territorio.
L'intento della fondazione è di superare il  ruolo di mero soggetto finanziatore, assumendo un ruolo propositivo, basato sulla costruzione e sul consolidamento delle relazioni con i diversi attori territoriali.
Il documento apre così una fase nuova per la Fondazione e per la sua programmazione, sancita anche dal recente modello operativo, entrato in vigore lo scorso aprile, e dalla sottoscrizione del Protocollo MEF – ACRI, in particolare sui temi della gestione del patrimonio e sull’attività di aggiornamento e rivisitazione dello Statuto dell’Ente per l’adeguamento alle recenti regolamentazioni.
Nel triennio 2016-2018 saranno confermati i cinque settori rilevanti in continuità con quanto individuato nel precedente DPSP: Arte, attività e beni culturali; Famiglia e valori connessi; Sviluppo locale ed edilizia popolare locale; Ricerca scientifica e tecnologica; Volontariato, filantropia e beneficenza. Da questi è possibile enucleare quattro macro-aree di prioritario intervento per la Fondazione: Sviluppo locale; Arte e cultura; Ricerca, Welfare, con Sviluppo locale e Ricerca che si posizionano in maniera trasversale a tutti gli altri.  © F.S
 
 
 
40 artisti internazionali per l'Albero della Cuccagna
«L’Albero della Cuccagna. Nutrimenti dell’arte» è una mostra diffusa in tutta Italia, dal Trentino alla Sicilia, tra musei, fondazioni pubbliche e private, che coinvolge oltre 40 artisti internazionali, scelti da Achille Bonito Oliva per realizzare opere ispirate al tema arcaico dell’albero della cuccagna. Un simbolo di abbondanza eletto dall’arte a monito, per invitare a riflettere sui temi dell’alimentazione e sulle sue implicazioni sociali.
Nell’immaginario collettivo l’albero della cuccagna rappresenta il paese dell’abbondanza e il luogo del divertimento. Il coinvolgimento di artisti contemporanei permette di realizzare opere interattive, finalmente non vietate ai minori che sollecitano l’intervento di bambini e giovani dando un accento partecipativo e ludico all’evento espositivo. Nello stesso tempo diventa anche il monito dell’arte che vuole sollecitare una presa di coscienza del pubblico nei confronti del tema dell’alimentazione e della fame nel mondo.
A partire da venerdì 25 settembre sino a fine ottobre 2015 – con una particolare concentrazione nel week-end del 10 ottobre, in concomitanza con la Giornata del Contemporaneo di AMACI – si inaugurano le installazioni ambientali che compongono L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte.
Le Fondazioni/Musei che accoglieranno le opere ispirate all’Albero della cuccagna sono:
Bard (Aosta) (Forte - Museo delle Alpi). Bergamo (GAMeC). Biella (Cittadellarte - Fondazione Pistoletto). Bologna (MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna). Bolzano (Museion). Casacalenda (Campobasso) (Maack Kelenarte Museo). Catanzaro (MARCA - Museo delle Arti di Catanzaro). Cosenza (Museo del fumetto). Faenza (MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche). Fisciano (Salerno) (Campus UNISA - Università degli studi di Salerno). Frascati (Roma) (Scuderie Aldobrandini). Genazzano (Roma) (CIAC- Museo Colonna). Genova (Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce). Gibellina (Trapani) (Fondazione Orestiadi). Lecce (Complesso Monumentale Carlo V). Matera (Capitale Europea della Cultura), Milano (Hangar Pirelli Bicocca; Fondazione MUDIMA; Spazio pubblico). Montefortino (Fermo) (La Roccaccia - Parco Nazionale dei Monti Sibillini). Montesilvano (Pescara) (ex-colonia Stella Maris). Napoli Museo Archeologico Nazionale; Museo MADRE; Fondazione Morra (Vigna San Martino); Fondazione Morra Greco. Nuoro (MAN - Museo d'arte della provincia di Nuoro). Padula (Salerno) (Certosa). Palermo Centro storico. Pieve di Cento (Istituzione Bologna Musei, Museo Magi’900 - Museo delle eccellenze artistiche e storiche). Potenza (Museo Archeologico Provinciale). Rivoli (Torino) (Castello di Rivoli); Fondazione Merz; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Roma (GNAM - Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea; MACRO - Museo d’Arte Contemporanea di Roma, MAXXI - Museo delle arti del XXI secolo). Rovereto (Trento) (MART - Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto). San Gimignano (Galleria Continua). Spoleto (Rocca di Albernoz), Torino (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Merz). Venafro (Isernia) (Castello Pandone - Museo Nazionale del Molise), Venezia (Ca’ Pesaro | MUVE - Fondazione Musei Civici Venezia).
Il progetto, che si concluderà il 10 febbraio 2016, viene realizzato sotto il patrocinio di EXPO 2015, con la collaborazione del MiBACT e del Programma sperimentale per la cultura Sensi Contemporanei dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. © F.S
 
 

«Faimarathon» tra i tesori nascosti d’Italia
Si terrà domenica 18 ottobre la quarta edizione della maratona culturale del Fai, per la prima volta a cura dei gruppi giovanili del Fondo (circa 3.500 volontari). Speciali percorsi tematici in 130 città di tutto il Paese sveleranno 500 luoghi spesso inaccessibili o poco conosciuti. [Il Messaggero; La Repubblica; Corriere della sera]

Carandini, prevenire è meglio che curare
In occasione del lancio della maratona del Fai, il presidente del Fondo Ambiente Italiano Andrea Carandini si esprime sui restauri, con particolare riferimento al progetto di Pompei. L’idea guida è che, grazie a una manutenzione programmata in maniera oculata, si riesca a evitare grandi interventi straordinari, costosi e spesso snaturati in corso d’opera, come accaduto appunto a Pompei. [L’Unità]

Venaria sposta il suo compleanno
La data corretta sarebbe il 12 ottobre, ma sarà spostato in avanti di una settimana per allinearsi alla maratona del Fai l’ottavo anniversario della riapertura della Reggia di Venaria. Impressionanti le cifre postrestauro: 33 mostre, 3.150 fra spettacoli ed eventi culturali, 28mila itinerari didattici, e oltre 6 milioni di ingressi con una media annuale superiore alle 755mila presenze. [La Repubblica; Il Messaggero]

Ultima chiamata per mantenere il Padiglione Zero
Il contratto con Arexpo parla chiaro: l’area dove sorge il Padiglione Zero va restituita libera entro il 30 giugno 2016. Tuttavia una petizione lanciata da Shiaké Bonadeo sta cercando di coinvolgere imprenditori, industriali e intellettuali per evitare lo smantellamento. [Corriere della sera]

Milella, la trasparenza è segno di serietà
Giovanna Milella, presidentessa della Fondazione per il libro, la musica e la cultura di Torino, difende la sua scelta di rendere noti i dati reali degli ingressi al Salone del Libro negli ultimi tre anni (sui quali sta indagando anche la Procura), di molto inferiori a quelli comunicati in precedenza: «È una prova di serietà, dichiara, e non può diventare un’occasione per gettare discredito sul Salone del Libro e su tutta la cultura di Torino e del Piemonte». [La Stampa]