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Notizie in breve dal mondo delle fondazioni

  • Pubblicato il: 27/06/2015 - 15:18
Autore/i: 
Articolo a cura di: 
Francesca Sereno

Riparte a settembre il Festival della comunicazione
Dopo il successo della prima edizione con 20.000 presenze di pubblico e un coinvolgimento ben più ampio sui social network, torna a Camogli da giovedì 10 a domenica 13 settembre 2015 il Festival della Comunicazione. La manifestazione, ideata e diretta da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, è promossa da Regione Liguria (che l’ha inserita tra i Grandi Eventi in concomitanza con EXPO 2015), e dal Comune di Camogli, in collaborazione con Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, Talent Garden di Genova, Ente Parco di Portofino, Area Marina Protetta di Portofino.  
Quattro giornate dedicate ad approfondire uno degli aspetti fondanti di ogni comunicazione, il linguaggio, vedranno la partecipazione di oltre 100 ospiti. Gli interventi sono suddivisi in quattro grandi aree: il linguaggio della cultura digitale; il linguaggio scientifico; il linguaggio delle arti e il linguaggio delle imprese. Chiude la manifestazione la lectio magistralis di Umberto Eco «Tu, lei, voi: il linguaggio e i giovani».
All'interno di un palinsesto ricco di conferenze, tavole rotonde, laboratori per grandi e bambini, escursioni e spettacoli, saranno organizzate quattro mostre collaterali.
Inaugurerà  venerdì 11 settembre 2015 «Zoom – Fotografia Italiana dalla Collezione Remotti», a cura di Francesca Pasini per la Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti.
Con l'intento di porre l'attenzione sulla fotografia come perno della comunicazione quotidiana, saranno esposte opere storiche come quelle di Luigi Ghirri, Ugo Mulas, Gianni Berengo Gardin, Franco Vaccari, Gabriele Basilico, Mimmo Jodice,  Olivo Barbieri. Ma anche di altre generazioni come Maria Mulas, Marina Ballo, Mariella Bettineschi, Stefano Arienti, per arrivare alle più recenti,  Luisa Lambri, Francesco Jodice, Andrea Botto, Rä Di Martino, Linda Fregni Nagler. Cesare Viel e Nico Vascellari, due artisti che si sono concentrati sulla performance, testimonieranno invece l’intreccio quotidiano con la fotografia che entra con spontaneità nelle loro opere.
«Danzando con la mente – RITRATTI», di Leonardo Céndamo è una selezione di fotografie, a colori e in bianco e nero, di scrittori e artisti di fama internazionale, tratte dal libro del fotografo che dà il nome alla mostra. Le foto saranno appese ai lampioni in via Garibaldi e in via della Repubblica, strade che percorrono il cuore di Camogli e ritrarranno artisti, quali: Isabel Allende, Piero Angela, Corrado Augias, Alessandro Baricco, Enzo Biagi, Andrea Camilleri, Camilla Cederna, Andrea De Carlo, Umberto Eco, Natalia Ginzburg, David Grossman, Francesco Guccini, Margherita Hack, Primo Levi, Dacia Maraini, Alberto Moravia, Heiner Muller, Amos Oz, Orhan Pamuk, Daniel Pennac, Fernanda Pivano, Federico Rampini, Roberto Saviano, Andy Warhol  e Banana Yoshimoto.
Poi «Cibo 2.0 e comunicazione», a cura della galleria P46, installazioni e video sul cibo nell’era della comunicazione multimediale.
Infine Carlo Rognoni, abbandonando le vesti di giornalista, presenterà la sua mostra «Quei pesci che vengono da lontano»: olii, inchiostri di china e fotomontaggi che testimoniano l’amore dell’autore per il mare.
© Francesca Sereno

Fondazione Cariparma: nel 2014 erogati oltre 10 milioni di euro sul territorio
In occasione della giornata di San Giovanni per il volontariato, all’Auditorium del Carmine, il presidente di Fondazione Cariparma Paolo Andrei ha tracciato il bilancio dell’attività della Fondazione nel 2014. Sono stati erogati 10 milioni e 700mila euro. Il 70% della cifra è stato destinato ai servizi alla persona, due milioni a sostegno dell’arte e dei beni culturali, 1 milione per la ricerca scientifica. La Fondazione nell’anno passato ha inoltre visto accrescere il patrimonio netto, arrivato a 870milioni di euro, con un aumento di 14 milioni rispetto al 2013. Incremento dovuto sia a donazioni che a una serie di plusvalenze e accantonamenti. In questa sede il presidente ha delineato il nuovo obiettivo del programma di solidarietà «Parma facciamo squadra». La parola chiave è microcredito, cioè una forma di finanziamento che mira all’inclusione, per aiutare piccole attività commerciali o artigianali, a erogare servizi di formazione professionale, a coprire situazioni di temporanea difficoltà, generate da eventi o imprevisti quali, ad esempio, spese mediche, rate di locazione, depositi cauzionali, bollette, etc. Il programma punta a raccogliere contributi per istituire un fondo specifico per sostenere quei soggetti che presto la crisi potrebbe travolgere, che secondo Giampietro Pizzo (presidente Rete italiana microfinanza) nel nostro Paese sono almeno un quarto della popolazione. © Francesca Sereno
 
 
Fondazione Pirelli presenta «Una musa tra le ruote»
Alla Triennale di Milano, Fondazione Pirelli ha presentato il libro «Una musa tra le ruote» realizzato per celebrare «un secolo di arte al servizio del prodotto».
Sono intervenuti il presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera, il consigliere delegato della Fondazione Antonio Calabrò, l’architetto Alessandro Mendini, i designer Leonardo Sonnoli e Andrea Braccaloni.
Il volume, a cura di Giovanna Ginex e pubblicato da Corraini Edizioni,  raccoglie un secolo di storia della comunicazione della Pirelli, compiendo non solo un'abile operazione promozionale, ma anche un'acuta rilettura del rapporto che ha legato industria e creatività: 450 immagini di oltre 200 artisti per pubblicizzare i prodotti, per illustrare le pubblicazioni aziendali o create in occasione delle celebrazioni degli anniversari del Gruppo. Nomi, e opere, che fanno parte della storia delle arti figurative, della grafica e della comunicazione d'impresa e che hanno creato lo stile Pirelli.
Moltissimi gli artisti coinvolti: dai grandi personaggi della cartellonistica e della grafica non solo italiana, fino ad artisti conclamati come Renato Guttuso, Fortunato Depero, Bruno Munari e Jean Michel Folon.
Selezionando materiale pubblicitario, fra bozzetti, cartoline, disegni e manifesti, la Fondazione Pirelli, fondata nel 2009, ha raccolto le testimonianze di questa storia secolare nell’Archivio aziendale, lanciando negli ultimi anni un progetto di restauro, catalogazione e digitalizzazione dei bozzetti e disegni originali.
Il risultato non è soltanto la storia di un marchio popolare, ma anche il racconto dei cambiamenti della società italiana riflessi nei bozzetti e nelle campagne di Pirelli. Dalle immagini felici della Belle Epoque degli esordi del Novecento al ritrovato ottimismo degli anni Cinquanta, passando per gli influssi futuristi, c’è l’Italia del Novecento, raccontata attraverso arte e impresa. © Francesca Sereno
 
 
Fondi UE per la Fondazione Gustav Mahler
All’inizio di aprile la Commissione Europea ha ufficializzato i risultati del bando 2015 del programma Creative Europe: su 101 progetti presentati dall’Italia, solo 9 sono stati selezionali dalla Commissione. Per la prima volta in Alto Adige un’istituzione viene selezionata dalla Commissione Europea tra i destinatari dei finanziamenti del programma Creative Europe. La Fondazione Gustav Mahler  in qualità di project leader di una partnership europea ha presentato all’interno di questo programma il progetto «Spread - Skills, Practice and Recruitment of European musicians for tomorrow. Audience Development in classical music», concepito con l’intenzione di valorizzare i principi culturali e i valori etici di Claudio Abbado, da cui nacquero le iniziative da lui promosse tra cui la Fondazione Gustav Mahler a Bolzano e la Gustav Mahler Jugendorchester di Vienna.Il progetto prevede la collaborazione di 4 partner di 4 paesi diversi: oltre alla Fondazione Gustav Mahler a Bolzano, la Gustav Mahler Jugendorchester di Vienna, Monteverdi Choir and Orchestras di Londra e il Festival di musica da camera Gezeitenkonzerte di Aurich in Germania. L'intento è di creare una connessione tra queste realtà per costituire un network e formare i migliori talenti musicali d'Europa, con l'obiettivo di farne i più bravi e versatili orchestrali del futuro. All'interno di questo percorso sono previste lezioni e prove con musicisti di fama internazionale.
Spread partirà in ottobre, ma in luglio ci sono l’Accademia Mahler a Bolzano con docenti provenienti da tutta Europa e i concerti di Dobbiaco e Bolzano diretti da Harding e Hagen. Inoltre l'Accademia parteciperà al festival di Aurich con il quale si stanno studiando una serie di iniziative per educare il pubblico all’ascolto della musica classica.
Con un budget dimezzato, l’Accademia è stata  ridotta da 3 settimane a 10 giorni, ma non ci si è scoraggiati. Come dichiara  il direttore artistico,  Philipp von Steinaecker «abbiamo venduto il concerto di Dobbiaco e abbiamo molti sponsor anche privati le cui donazioni vanno dai 50 euro, fino ai 5-8.000. Come sempre, ci aiuta molto l’Hotel Città. E poi ci sono gli Amici dell’accademia Mahler».
Quest’anno sono aumentate ulteriormente le iscrizioni all’Accademia, grazie agli  ottimi docenti, di assoluto prestigio internazionale come Alexander Lonquich e Clemens Hagen, e poi Alois Posch, Volker Jacobsen, Marco Postinghel, Daniel Harding. Inoltre hanno la possibilità di entrare in diretto contatto con un’orchestra prestigiosa come la Mahler e magari riescono a ottenere delle scritture. E poi i giovani musicisti sono in contatto attraverso Facebook e i social media, e il nome della nostra Accademia si sta diffondendo sempre più nel mondo. Purtroppo possiamo offrire il master class solo a 50 giovani, le richieste sono state più del doppio».
© Francesca Sereno