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Napoli, il Forum dimezzato (e non solo nei giorni)

  • Pubblicato il: 03/02/2012 - 08:53
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Olga Scotto di Vettimo, da Il Giornale dell'arte
I totem che pubblicizzano il Forum delle Culture di Napoli del 2013: abusivi

Napoli. La prestigiosa kermesse internazionale, il cui format fu assegnato a Napoli nel 2007 e destinata a far vivere alla città un protagonismo nuovo sullo scenario internazionale, si arricchisce di settimana e in settimana di notizie di cronaca, pur nell’assoluta vacanza di contenuti che giustifichino le attività espositive e culturali che dovrebbero vivacemente articolarla e gli interventi urbanistici da attuare, per i quali, a dire il vero, già non si parla più.
Del Forum Universale delle Culture Napoli 2013 si conosce ormai tutto sull’organigramma e sulle vicende della Fondazione che lo coordina: dalle rocambolesche successioni alla presidenza (Nicola Oddati prima, Roberto Vecchioni poi, Sergio Marotta infine) alle polemiche sui compensi (70mila euro versus 200mila, fino alla rinuncia al compenso, in pieno stile austerity, perché l’attuale presidente ha preferito mantenere quello di vicecapo di Gabinetto del Sindaco); dall’eterogeneo comitato scientifico al prestigio del direttore generale.
Ma, si diceva, ogni giorno la cronaca aggiunge nuovi particolari. Quelli che oggi si segnalano sono due: da un lato si scopre (!) che i circa 30 giganteschi totem pubblicitari strategicamente sparsi per la città sotto la precedente gestione sono abusivi (ma c’è da chiedersi come possa essere accaduto visto che, tra l’altro, l’allora presidente del Forum ricopriva anche la carica di assessore alla Cultura del Comune di Napoli); dall’altro che, su suggerimento degli stessi catalani proprietari del marchio Unesco, l’assessore alla Regione alla Cultura della Regione Campania ha dichiarato che il Fourm non si svolgerà in 101 giorni ma solo in 60. Mentre la colpa si dà agli incolmabili ritardi, si hanno finalmente anche le prime certezze sui finanziamenti regionali/europei, pari a circa 15-20 milioni di euro. Abbandonata l’idea di Bagnoli per ospitare il Forum, sono stati indicati le meno «scottanti» e più gestibili Mostra d’Oltremare, centro storico e, forse, alcuni siti sulla collina del Vomero.
Intanto sui giornali alcuni a gran voce chiedono alla città di fare un passo indietro e di capitolare: il Forum della Culture «non s’ha da fare».
Preferendo, però, il visconte (dimezzato, appunto) di Calvino alle «promesse» di Manzoni, pur consapevoli che non mancheranno nuove delusioni frustranti, ci si augura ancora che vi siano margini perché il Forum si possa ricongiungere con la sua metà (quella buona, ovviamente, se esiste).

da Il Giornale dell’arte, edizione online, 2 febbraio 2012
 
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