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Museo Riso, Sergio Alessandro lascia la direzione e si rivolge alla Magistratura

  • Pubblicato il: 06/04/2012 - 11:43
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Giusi Diana

Palermo. Alla fine Sergio Alessandro ha rassegnato le dimissioni e da ieri pomeriggio non è più direttore del Museo Riso. Dopo le accuse di insubordinazione per i fatti accaduti in gennaio (l'annuncio della chiusura del museo), la sospensione dell'attività espositiva, un procedimento disciplinare a suo carico, e il commissariamento di fatto dell'istituzione culturale, il braccio di ferro con il dirigente generale Gesualdo Campo e con i vertici della Regione proseguirà adesso in Procura della Repubblica: Alessandro infatti si è rivolto alla Magistratura che ha aperto un fascicolo per accertare eventuali illeciti.
La notizia è trapelata dopo che nella tarda mattina di ieri l'assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Missineo annunciava in una conferenza stampa in cui l'ex direttore non era intervenuto, il recupero in extremis di una delle mostre programmate e poi sospese, «Più a Sud» a cura di Paola Nicita, che in un primo momento avrebbe dovuto tenersi a Lampedusa. La data indicata da Missineo per la ripresa delle attività del museo è dunque il 17 di maggio, con la mostra temporanea, ma soprattutto con una novità di rilievo: l'allestimento nelle sale del primo piano della pur esigua collezione permanente, poco più di cinquanta opere finora chiuse nei depositi. Cambierebbe repentinamente identità così l'istituzione regionale votata alla promozione dell'arte contemporanea in Sicilia, che da centro per l'arte contemporanea (quale di fatto finora è stato), ambirebbe a diventare museo (come impropriamente finora è stato chiamato), votandosi anche alla conservazione e alla storicizzazione del passato recente. Va da sé che per traghettare il Riso verso questa nuova e impegnativa fase (in un momento in cui il dibattito circa la funzione e l'identità dei musei d'arte contemporanea italiani è particolarmente vivace e insidioso) occorra una visione chiara e un direttore all'altezza del compito (individuato attraverso criteri di trasparenza e tracciabilità che solo un concorso internazionale assicurerebbe), per avviare la delicata fase dell'ampliamento degli spazi espositivi, correlandola direttamente alla identità del museo e a una ipotesi di collezione tutta da costruire.
In attesa che i fondi promessi della Comunità Europea arrivino (solamente quelli destinati al Riso sono 12 milioni di euro inseriti nel Po-Fesr 2007-2013), è stato costituito un comitato d'indirizzo, a titolo gratuito, di cui fanno parte Bartolomeo Pietromarchi, neodirettore del Macro, Anna Mattirolo, direttrice Arti visive del MaXXI, Paolo Falcone, direttore della palermitana Fondazione Sambuca, Francesca Corrao, presidente della Fondazione Orestiadi di Gibellina e Michele Ciacciofera, pittore siracusano.

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da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 22 marzo 2012