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MORE THAN 100 SKIES

  • Pubblicato il: 12/05/2017 - 16:08
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Maria Rebecca Ballestra

Alla Fondation du doute, consacrata al movimento Fluxus (in Italia abbiamo la Fondazione Bonotto con uan collezione di oltre 20mila tra opere e documenti),  prosegue la ricerca sul rapporto tra arte e natura. In mostra un viaggio tra i cieli dell'artista americano Geoffrey Hendrick
 


Ha inaugurato sabato 6 Maggio 2017 alla Fondation du Doute a Blois (Francia), la mostra dell'artista americano Geoffrey Hendricks “More than 100 skies”,  concepita come un'installazione da Caterina Gualco, curatrice del progetto in collaborazione con la Fondation du Doute, una mostra che offre una lettura poetica della natura, dei riti, dei gesti e delle performance realizzate dall'artista tra il 1970 e 1980.
 
Geoffrey Hendricks, artista americano nato nel 1931 a Littleton – New Hampshire (USA), vive e lavora tra New York e la Nuova Scozia in Canada, e ha partecipato attivamente a partire dagli anni 60 al movimento Fluxus insieme a Philip Corner e Alison Knowles. Come precisa Alain Goulesque, direttore della Fondatin du Doute e della scuola d'arte di Blois: “Geoffrey fa parte del ramo poetico di Fluxux con il suo rapporto con la Natura, la sua postura meditativa e pacifista. In questo movimento, l'arte e la vita si fondono ed il fatto stesso di vivere è una forma d'arte”.
 
Il lavoro di Geoffrey Hendrick si rapporta al mito, alla natura, al sogno, e al rito; la rappresentazione delle nuvole e lo studio sistematico dei cieli, la maggior parte delle volte dipinti ad acquarello, gli hanno valso il soprannome di “cloudsmith” che gli ha attribuito Dick Higgins. I corpi come oggetti quotidiani, scarpe, auto, vestiti, possono essere ricoperti di nubi dipinte. Il suo sguardo non è solo poetico ed ecologico ma anche politico, in particolare con la sua pratica di postura meditativa fotografata in diversi luoghi del mondo, il “Salamba Sirsasana”, la posizione dello yoga in verticale sulla testa, che ci propone una nuova presa di coscienza della dimensione interiore dell'essere ed una nuova visione sul mondo. Con la testa in basso, vicino alla terra, e i piedi in alto, vicino al cielo, che produce un'inversione della visione, l'artista ci suggerisce un cambio prospettico sul mondo che ci circonda, così come sull'arte e la cultura.
 
Il titolo della mostra “More than 100 skies” nasce dall'omonima opera dell'artista appositamente realizzata per la mostra a Blois, una grande parete con oltre 100 acquerelli di cieli intervallati a lastre di ardesia.
 
In occasione della mostra, la grande scalinata Denis Papin nel cuore della città di Blois, si è trasformata grazie ad un intervento site-specific in un grande cielo, offrendo al pubblico e ai cittadini l'occasione di camminare tra le nuvole dipinte da Geoffrey Handricks. Un invito a un happening permanente: salire le scale per avvicinarci a ciò che ci unisce, il cielo, lo spazio il cosmo.
 
Caterina Gualco, direttrice di UnimediaModern Contemporary Art,  spazio culturale con sede a Genova che dal 1970 si dedica al movimento Fluxus, alla poesia visiva e concreta, all'arte concettuale e antropologica, ha contribuito dal 2013 Caterina Gualco alla creazione della Fondation du Doute, consacrata al movimento,  prestando opere  della sua collezione personale, insieme a quelle di Ben Vautier e Gino di Maggio.
 
MORE THAN 100 SKIES
mostra di Geoffrey Hendricks
curata da Caterina Gualco e Fondation du Doute
dal 3 Maggio al 5 Novrmebre 2017
Fondation du Doute – Blois (France)
www.fondationdudoute.fr

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