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Milano: addio a CityLife per Libeskind ed Expo più vicino

  • Pubblicato il: 26/04/2013 - 08:56
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Redazione

Milano. Il sindaco Giuliano Pisapia ha annunciato la decisione della città di rinunciare al Museo d’Arte contemporanea che avrebbe dovuto sorgere nell’area CityLife su progetto di Daniel Libeskind. Il progetto definitivo era stato presentato solo un anno fa e prevedeva la realizzazione di 12.000 mq di superficie espositiva (5.000 interni e 7.000 esterni) e di spazi commerciali e di servizio organizzati in 5 piani chiusi sul tetto da una grande terrazza circolare all’interno di un volume cilindrico tortile rivestito di lamelle in alluminio verniciato color bronzo.
La cifra prevista per il finanziamento dell’opera sarà (più saggiamente) destinata alla riqualificazione del velodromo Vigorelli e del Palazzo delle Scintille.
Approvata il 19 aprile dalla giunta, la decisione è motivata da una «redistribuzione delle risorse finanziarie nell’ottica di una valorizzazione e riqualificazione del patrimonio esistente», per cui, sui 45 milioni previsti, 27,6 saranno destinati al Padiglione 3 - Palazzo delle Scintille, 11,2 a funzioni pubbliche e di interesse pubblico e generale, quali spazi museali, culturali e/o di servizi, mentre 18 al Vigorelli, di cui, sempre il 19 aprile, un gruppo guidato da Vittorio Grassi (con Popoulus, Schlaich - Bergmann, Energo Group e GAE engineering) si è aggiudicato la trasformazione in arena multi-eventi.

E nel mentre, passi avanti anche verso Expo 2015, con l’aggiudicazione del concorso del padiglione italiano, che arriva dopo l’info point aggiudicato ad Alessandro Scandurra di Scandurrastudio.
Nemesi & Partners / Proger / BMS Progetti (79,690 punti), Miralles Tagliabue EMBT / Giorgio Ceruti / DLC / Giuseppe Gaspare Amaro / Planning / Studio Ing. Remo Massacesi / Alessandra Pirovano (78,650), Matteo Paolo giorgio Fantoni / Ruggero Venelli / Mauro Nicoletti / BDSP Partnership / Sinergo (75,700), Giugiaro Architettura / Studio Favole / Marco Castelletti / Stefano Lanotte / Sajni e Zambetti / A.D.F. Sistemi (74,100), Mario Bellini Architects / Favero e Milan Ingegneria / Prisma Engineering (74,100) sono i primi 5 classificati su 68 partecipanti della graduatoria finale provvisoria diffusa il 19 aprile a seguito della seduta pubblica della commissione giudicatrice (Antonio Acerbo, presidente e rup, Ciro Mariani, Monica Antinori, Antonella Cupiccia e Patricia Viel segnalata dall’Ordine degli Architetti di Milano).
La proposta vincente per il «Palazzo Italia», unico padiglione dell’expo che sopravviverà all’evento, realizzerà 12.000 mq espositivi all’interno di 4 blocchi collegati fra loro attorno a una piazza centrale che ospiteranno le diverse funzioni della struttura (esposizione, auditorium, uffici e aree per riunioni). E si ispira al concept «Vivaio Italia» proposto da Marco Balich, già ideatore e produttore delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi invernali torinesi del 2006.

da Il Giornale dell'Architettura, edizione online, 24 aprile 2013