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Le Fondazioni al tempo della crisi

  • Pubblicato il: 20/12/2013 - 21:06
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Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Redazione

Lo abbiamo chiesto ai vertici delle fondazioni d’origine bancaria. Ne emerge un quadro variegato, ma la parola d'ordine è «Fare rete».

«La Fondazione ha deciso di assegnare priorità a progetti che assicurino lo sviluppo sociale ed economico, che prevedano forme di cofinanziamento da parte di altri soggetti pubblici e privati, che consentano un costante monitoraggio nella fase di attuazione, che nascano da un rapporto collaborativo con gli enti pubblici e privati, allo scopo di stimolare l’integrazione e la razionalizzazione delle risorse». Fondazione Cassa di Risparmio di Asti

«La crisi impone grande lungimiranza nella gestione delle risorse disponibili. Per il 2013 è prevista una riduzione degli investimenti nel settore salvaguardando la qualità degli interventi». Fondazione Cassa di Risparmio di Biella

«Negli ultimi esercizi, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il rinvio dell’esame dei progetti di restauro pervenuti nell’ambito del settore, orientando l’attenzione a sostegno di progetti a connotazione culturale, sociale e formativa, considerando l’investimento in capitale umano un fondamento per la crescita e lo sviluppo economico del Paese». Fondazione Cassa di Risparmio di Bra

«La percentuale dedicata al settore Arte e Cultura, in sensibile diminuzione rispetto agli anni passati, non rappresenta una minore attenzione al tema, già penalizzato a livello nazionale, bensì l'orientamento a focalizzare l'attività erogativa e di progettazione su attività di tipo immateriale e di animazione culturale del territorio, con una particolare attenzione ai giovani. Sono dunque privilegiate iniziative, realizzate in partnership con soggetti pubblici e/o privati, che garantiscano una ricaduta ampia per la comunità di riferimento, con un interesse crescente alla misurazione della loro efficacia. Gli interventi di restauro e conservazione del patrimonio, in un'ottica di razionalizzazione delle risorse, sono sostenuti nel caso sussistano ragioni di urgenza legate al rischio di perdere un bene di elevato valore storico-artistico».
Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo

«Nonostante la perdurante e grave crisi economica, la fondazione ha mantenuto quasi inalterate le sue disponibilità. Sono emerse, comunque, situazioni di emergenza e nuove esigenze dal territorio, che hanno richiesto una risposta pronta ed efficace. pertanto la fondazione ha rimodulato le sue priorità di intervento, dirottando parte dei fondi destinati ai vari settori a favore dell'assistenza verso le categorie sociali più in difficoltà». Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano

«Cerchiamo di                 mantenere prioritaria l'attenzione alla cultura per dare continuità ad un percorso ormai consolidato, apprezzato e vettore di sviluppo economico-sociale». Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo

«Nella consapevolezza che purtroppo le risorse disponibili non sono sufficienti per sostenere impegni finanziari e progettuali di rilevante entità, procediamo secondo criteri di priorità, operando a favore della conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale del territorio con particolare riferimento al recupero e valorizzazione di monumenti ed istituzioni museali, edifici civili e religiosi allo scopo di mantenerne la memoria e  di favorirne l’utilizzo e lo sviluppo.
Fondazione Cassa di Risparmio di Savigliano

«La progressiva riduzione delle risorse disponibili, unita al forte incremento del disagio sociale e dei fabbisogni legati al cd welfare, ci ha spinto a cercare anche nuove e innovative modalità di intervento al fine di stimolare il territorio verso lo sviluppo di iniziative in grado di saper operare nel medio e lungo periodo. La cultura continua indubbiamente a rappresentare per la Fondazione un importante strumento di sviluppo sociale ed economico: secondo recenti studi ogni euro investito in cultura genera per l’economia locale una ricchezza pari a oltre 5 euro. Oggi, è più che mai necessario continuare ad investire in cultura, ma occorre anche saper scegliere con coscienza e coraggio quelle iniziative maggiormente rappresentative delle eccellenze del territorio». Fondazione Cassa di Risparmio di Torino

«L'evidente riduzione delle risorse a disposizione del settore pubblico, soprattutto nell'ambito della salute pubblica e dell'assistenza sociale hanno determinato un orientamento dei flussi erogativi della Fondazione a favore di settori di intervento a maggiore richiesta sociale. Nel prossimo anno la Fondazione sarà impegnata nella realizzazione di una struttura destinata all'erogazione di servizi sociali a bassa soglia (distribuzione pacchi alimentari e dormitorio senza fissa dimora gestita da un'associazione di volontariato del territorio). Consapevoli dell'importanza per la crescita civile del territorio dell'investimento in cultura, la Fondazione cercherà comunque di proseguire nella tradizionale attività di supporto alle associazioni culturali, alle iniziative di recupero e valorizzazione del patrimonio storico ed artistico ed al coordinamento dell'attività del Polo Museale di Tortona». Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona

«Fondazione Cariplo ritiene che la cultura possa essere un forte fattore di sviluppo, anche economico. Sebbene infatti in momenti come questo emergano bisogni ed emergenze su ogni fronte e sembri lontana dall'immaginario collettivo la necessità di dedicare sforzi e risorse alla cultura, Fondazione Cariplo è convinta che sostenere la cultura, sulla base di un disegno strategico di rilancio del Paese, può essere vincente». Fondazione Cariplo

«La riduzione delle capacità pubbliche di intervento induce le fondazioni di origine bancaria a dover assumere sempre maggiori responsabilità economiche e di gestione delle iniziative culturali. Allo stesso tempo la diminuzione delle risorse a disposizione fa sì che le fondazioni debbano investire in cultura garantendo una maggiore efficienza gestionale e assumendo il ruolo non tanto di sponsor ma di "investitore culturale". La Fondazione Carispezia si assume la responsabilità della gestione dei progetti culturali realizzati direttamente e dei relativi risultati, sebbene non legati al profitto prettamente economico. In questo scenario, caratterizzato da minori risorse disponibili, è inoltre necessario incrementare la collaborazione fra fondazioni e fra banche e fondazioni, che devono essere in sinergia tra loro nell'interesse reciproco». Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia

«Proprio a causa della minore disponibilità da parte degli enti pubblici, sentiamo la forte responsabilità di continuare a sostenere la cultura. Un sostegno, tuttavia, limitato rispetto al passato, in ragione della necessità di far fronte, allo stesso tempo, alle richieste che pervengono dall'ambito sociale, anch'esse interessate dalla riduzione dei finanziamenti pubblici. Non abbandoneremo certamente gli investimenti nella cultura, ma con ogni probabilità dovremo limitare gli interventi di acquisto e restauro delle opere d'arte». Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia

«La situazione economica contingente impone senz'altro una revisione nel modus operandi della Fondazione in tutti i settori di intervento e non solo in quello della cultura. In tale settore è importante concentrare le risorse su progetti volano per l'economia locale che possano contribuire al rilancio turistico del territorio di riferimento. In proposito, la Fondazione ha deciso di dare priorità ad interventi progettuali propri, tra cui spicca la riqualificazione dell'ex Magazzino Vini che verrà in parte adibito a sede congressuale ed espositiva». Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste

«La Fondazione Crup al fine di rendere il proprio intervento efficace e capace di generare valore per il territorio e per i fruitori, in termini di crescita culturale ed economica, ha focalizzato l’attenzione sul capitale umano attraverso l’incremento della conoscenza e l’innovazione a tutti i livelli della formazione». Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone

«Il sociale è per noi prioritario, come testimoniano diverse iniziative attuate per contrastare la disoccupazione e i tagli sempre più significativi del welfare, ma manteniamo forte l’attenzione anche sul fronte della cultura, che consideriamo motore di sviluppo, lavoro e innovazione. Continueremo a favorire il lavoro in rete, catalizzando idee e risorse e testando approcci nuovi a problemi vecchi». Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

«Data la situazione la Fondazione intende operare un significativo dirottamento dei finanziamenti verso il settore socio-economico». Fondazione Banca del Monte di Rovigo

«La Fondazione Cassamarca sta lavorando con il massimo impegno per abbassare sempre di più le spese, tutelare il patrimonio e sostenere le attività che svolge nel territorio». Fondazione Cassamarca

«Priorità agli interventi nel campo sociale senza peraltro trascurare quelli nel settore culturale». Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona

«Le disponibilità nel settore della cultura, seppur ridotte e riequilibrate rispetto al passato, a causa  degli eventi sismici che hanno afflitto il territorio esasperando i disagi del prolungarsi della crisi economica, sono rimaste comunque alte con l’intento di garantire un presidio del patrimonio storico locale e un’offerta culturale ampia e articolata, sostanziale anche e forse soprattutto nei momenti di difficoltà». Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi

«Sono stati incrementati gli interventi diretti della Fondazione in collaborazione con le varie associazioni ed enti del territorio». Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza

«La riduzione degli investimenti pubblici chiama ad ancor maggior responsabilità ed impegno gli enti intermedi, e quindi ad una ancora più attenta concertazione con enti pubblici (dai comuni alle soprintendenze) l'opera di selezione delle priorità, avendo d'altra parte fattivamente provato con l'esperienza delle grandi mostre che l'investimento in cultura rappresenta uno degli strumenti-chiave anche sotto il profilo economico». Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì

«Pur in presenza di una considerevole contrazione delle risorse, la Fondazione ha cercato di mantenere inalterata la risposta alle esigenze del territorio attraverso una razionalizzazione dei costi e l'utilizzo dei fondi preposti all'attività istituzionale». Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo

«La crisi ha avuto conseguenze importanti sul piano dei risultati economici della Fondazione, che è stata tuttavia in grado di assicurare risorse significative al territorio. Ciò ha portato ad accentuare le linee di intervento volte a dare risposta ai problemi del disagio economico e sociale, cercando di contribuire alla tutela delle situazioni più . Ha fatto inoltre investimenti strategici, come il progetto Sant'Agostino, in grado di aprire nuove prospettive per la città nel campo della cultura, della ricerca e delle relazioni sociali». Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

«Fondazione Monte Parma ha sempre riservato al settore larga parte delle proprie risorse e intende proseguire nel solco di questa propria tradizione continuando a sostenere le attività e i beni culturali anche attraverso le varie realtà museali seguite direttamente». Fondazione Monte di Parma

In una stagione di gravi difficoltà economiche, bisogna respirare i tagli alle espressioni culturali, considerandole beni superflui. Anche il sistemi degli enti locali sta cadendo in questo equivoco. La Fondazione di Piacenza e Vigevano ritiene che in campo culturale si debba programmare meglio, facendo squadra e selezionando i progetti migliori, ma non che si possa indiscriminatamente ridurre sempre gli investimenti culturali. Questi ultimi sono espressione dell'identità del territorio, e la loro valorizzazione è un fattore di sviluppo sociale ed economico delle aree piacentina e vigevanese. Fondazione di Piacenza e Vigevano

«In considerazione delle particolari difficoltà economiche la Fondazione ha dato crescente impulso alle iniziative di carattere sociale per far fronte ai bisogni delle categorie più deboli.
Per la tenuta e l’ulteriore sviluppo del territorio, incrementa l’entità dei suoi interventi grazie soprattutto ai costanti dividendi rivenienti dalla partecipazione nella Cassa di Risparmio di Ravenna SpA». Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna

«L’attività istituzionale per alcuni esercizi dovrà essere mantenuta entro limiti contenuti. In tal senso, sarà necessario continuare ad improntare le scelte progettuali ed erogative su precisi criteri di priorità e selezione così da perseguire efficacemente, pur in presenza di minori risorse, gli scopi e le finalità statutarie». Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini

«Consolidando le principali attività con massima attenzione ai progetti con maggior impatto sul territorio, maggior selettività delle richieste cui accordare il contributo, ricerca di sinergie tra vari soggetti». Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno

«L’attuale situazione economica rende meno consistenti e più incerte le risorse disponibili in valore assoluto rispetto al passato; contemporaneamente rende molto più forte la pressione dei bisogni sociali». Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia

«Cerca di interpretare in maniera più articolata la sua mission diversificando l’attività di erogazione istituzionale, prettamente ispirata al sostegno finanziario, che non potrà più essere considerata prioritaria. L’obiettivo è di mettere al servizio del territorio anche le risorse umane e professionali della struttura. Particolare attenzione viene rivolta al fund raising, non solo per finanziamento interno, ma anche degli stakeholder».  Fondazione Monte dei Paschi di Siena

«La Fondazione è impegnata a mettere in collegamento i soggetti pubblici e quelli privati capaci di investire in cultura. Il coinvolgimento di partner nei progetti ad ampio respiro culturale riesce a  creare un positivo effetto moltiplicatore delle risorse impiegate». Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo

«Negli ultimi anni ha rafforzato il suo impegno nel settore socio-sanitario, rivendo di conseguenza le linee guida dell'attività erogativa al fine di rispondere al meglio alle istanze del territorio». Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata

La situazione congiunturale attuale ha comportato una contrazione delle erogazioni in favore del settore volontariato/beneficienza». Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno

Attraverso una oculata gestione degli investimenti e con  l'utilizzo di un fondo di stabilizzazione a suo tempo creato, proprio in previsione di eventuali periodi di maggiori difficoltà economiche, è riuscita a garantire significative risorse tese a soddisfare le esigenze del territorio, sia pure con una lieve contrazione rispetto al passato. Maggiori risorse sono state destinate al sociale in conseguenza del perdurare della crisi economica». Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia

«La Fondazione Roma è un esempio nel panorama nazionale delle fondazioni di origine bancaria. Un passato, quello bancario, che si è lasciata alle spalle per perseguire esclusivamente la propria missione filantropica in forma privata e diretta. La gestione oculata e professionale del patrimonio permette alla Fondazione di assicurare costantemente risorse per il territorio. In particolare, nell'ambito della cultura, nella consapevolezza che essa rappresenta l'unico asset ancora competitivo nel nostro Paese, è impegnata a valorizzare il patrimonio attraverso iniziative culturali dirette e partnership qualificate per potenziare l'offerta culturale e creare allo stesso tempo valide opportunità di crescita umana e sviluppo economico». Fondazione Roma

«Il dualismo è innegabile: da un lato l’obbligo di confrontarsi con i limiti imposti da questa interminabile crisi, dall’altro la consapevolezza che la cultura è una delle principali leve di sviluppo sociale. Il punto d’incontro virtuoso sta nel compiere finanziamenti mirati, concentrandosi su progetti che abbiano uno spiccato livello di attrattività e che siano in grado di coinvolgere partner». Fondazione Banco di Sicilia

«La politica erogativa della Fondazione è stata fortemente condizionata dall’esigenza di venire incontro alle emergenze create dal sisma del 6 aprile, pur senza disattendere le istanze provenienti dalle aree non colpite dal terremoto. In tale situazione ha continuato ad operare con intento filantropico, mettendo a disposizione della collettività le proprie risorse per salvaguardare le testimonianze artistiche e ambientali, per promuovere la cultura, per contribuire a dare linfa allo sviluppo economico, per migliorare la qualità della vita, senza peraltro mai assumere un  improprio ruolo sostitutivo delle istituzioni». Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila

«In un’ottica di miglioramento continuo, abbiamo adeguato il nostro modus operandi, grazie ad un costante interscambio di idee ed informazioni con il territorio circostante, rinnovando la nostra immagine nel tempo e svolgendo non solo attività erogativa, ma anche e soprattutto di promozione e realizzazione diretta di progetti innovativi. La Fondazione opera come risorsa aggiuntiva e propulsiva, favorendo, nel migliore dei modi, il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di soggetti ed enti pubblici e privati nella creazione delle condizioni migliori per produrre innovazione e sviluppo». Fondazione Pescarabruzzo

«Anche se le risorse a nostra disposizione si sono ridotte rispetto al passato, il nostro progetto non è ridimensionato. Occorre procedere con scelte ben definite e rigorosamente fedeli alla strategia adottata». Fondazione per l'arte moderna e contemporanea - CRT