Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

La storia di condottieri, filantropi e grandi collezionisti d'arte si svela al pubblico

  • Pubblicato il: 02/11/2012 - 18:14
Autore/i: 
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Redazione
Antonello da Messina

Milano. La Fondazione Trivulzio ha aperto al pubblico lo storico palazzo dell'omonimo casato con il plurisecolare archivio denso di testimonianze di condottieri, filantropi e grandi collezionisti.  Un patrimonio che va dal '300 al '900, inventariato e digitalizzato, che si apre agli studiosi ed è oggetto di studi e ricerche sulla storia del casato e dei suoi beni artistici. A breve darà la luce alla pubblicazione sugli Stemmi e le imprese della casa. Ma il fascino esercitato dalle scatole originali con armi e insegne, travolge anche i profani con nomi come il Maresciallo di Francia, il controverso governatore di Milano Gian Giacomo Trivulzio (1518), il Cardinale Gian Giacomo Teodoro (Pavia 1656), il collezionista Carlo Trivulzio (Milano 1789) e la protagonista del Risorgimento Cristina Trivulzio di Belgiojoso (Milano 1871).
E che dire dell'affascinante vicenda, tra gli anni venti e gli anni trenta del secolo scorso, della collezione Trivulziana? Luigi Alberico Trivulzio aveva l'intenzione di cedere Biblioteca, Pinacoteca e la collezione di Arazzi al comune di Torino, con una trattativa riservata condotta con il Podestà. L'opposizione di Milano tutta, con in testa Marcello Visconti di Modrone, bloccò la transazione con una rinuncia dei torinesi a fronte di un contratto firmato, con il Ritratto d'uomo dell'Antonello da Messina, pezzo forte di Palazzo Madama a Milano.
Un Mi.to antesignano.