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L’arte del fashion e l’arte per il fashion

  • Pubblicato il: 12/07/2017 - 22:33
Autore/i: 
Rubrica: 
SAPER FARE, SAPER ESSERE
Articolo a cura di: 
Roberta Bolelli

Accesi i riflettori sulle due icone-simbolo del polo didattico, espositivo e archivistico dedicato alla formazione, all’innovazione e alla valorizzazione del settore moda della Fondazione  Fashion Reaserch Italy che svela la passerella multimediale, in attesa del grand opening di sabato 21 ottobre.  Da settembre programmi innovativi con l’Università di Bologna, in un polo che oltre che didattico, sarà espositivo e archivistico dedicato alla moda.
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Exclusiva.
 


 
Bologna. Come avevamo anticipato su queste colonne, a Bologna sta prendendo vita una nuova Fondazione privata no-profit: la Fashion Research Italy (FRI). Fondata e presieduta da Alberto Masotti, ex patron de La Perla (prestigioso brand di lingerie), opererà come centro didattico e di innovazione, polo espositivo e archivistico, dedicato all’arte della moda, settore chiave del sistema economico-produttivo in Italia, che a Bologna ha lunga e prestigiosa tradizione. La nuova realtà sarà ospitata negli spazi completamente rinnovati della storica sede del Gruppo che aprirà le porte il 21 ottobre prossimo.

Con un investimento di 15 milioni di euro, su progetto dello Studio Cervellati e Associati, i tre corpi di fabbrica dello stabilimento La Perla, in un’area di 7.000 metri quadrati, sono stati completamente ristrutturati. La nuova struttura architettonica integrata, sede della Fondazione, esempio di riqualificazione della periferia industriale di Bologna, avrà al suo interno aule didattiche, laboratori, spazi espositivi ed un archivio di libri e disegni di textile design.

Al centro della mission della Fondazione Fashion Research Italy il balance tra l’innovazione e la tradizione nella moda, supportando le imprese nell’era rivoluzione digitale attraverso la formazione di professionisti e imprenditori. Dal prossimo 5 settembre presso la fondazione prenderanno il via  le lezioni della prima edizione del Master in Design and Technology for Fashion Communication che la Fondazione FRI ha attivato con l’Università di Bologna. A ottobre partiranno il Corso FRI in Architettura per la Moda – il primo corso per formare progettisti in grado di interpretare la natura del prodotto moda - e la Fall-Winter School in Archivi della Moda-Heritage Management di FRI, il primo corso che raccoglie le esperienze della disciplina catalografica e archivistica in ambito fashion.
Per questo FRI sarà anche un polo didattico-espositivo e archivistico dedicato alla moda: qui saranno custoditi (digitalizzati e schedati) i 30.000 disegni su carta e tessuto del Fondo Renzo Brandone (storico collaboratore di Etro) e i disegni, bozzetti, mood board, prove tecniche, prodotti finiti e tanto materiale di comunicazione che costituiscono il Fondo Emmanuel e Giorgia Schvili, donato dai fondatori dell’omonimo brand. L’archivio della Fondazione comprende inoltre il Fashion Photograhy Archive, creato per raccontare, attraverso le campagne di advertising e altri materiali di comunicazione, la storia delle aziende che hanno aderito al progetto.

E parallelamente, sul versante dell’innovazione, per stimolare il cammino delle imprese verso l’evoluzione digitale, la Fondazione FRI ospiterà il Punto Innovazione (P.IN), un “catalizzatore” di incontro fra domanda e offerta di strumenti, soluzioni e professionalità di eccellenza - con il supporto anche di gruppi leader del settore come Samsung, Lectra e Sap - per accompagnare le piccole e medie imprese nell’Industria 4.0.

Perché, come sottolinea Alberto Masotti, «La moda è trasmissione di pensiero, è arte libera, è contaminazioni di saperi e tradizioni, è sperimentazione. La manifattura e il sapere artigianale devono cogliere nuove opportunità di crescita attraverso l’innovazione, la ricerca, la formazione, la memoria e l’internazionalizzazione: la moda deve trasformarsi in moda 4.0».
In attesa dell’avvio di tutte queste attività, Masotti ha voluto presentare in anteprima le due icone-simbolo che mettono insieme arte rappresentazione e tecnologia, come espressione della filosofia FRI: la Passerella multimediale per la riproduzione di sfilate virtuali e l’Icona di Donna.

Ideata per permettere la creazione e la fruizione di sfilate di moda virtuali, la Passerella multimediale è uno strumento di alta tecnologia, che potrà modificare l’approccio alle collezioni moda da parte del pubblico, degli addetti ai lavori, dei buyers. L’allestimento multimediale, prima installazione al mondo di questo tipo per dimensioni e tipologia di video, si compone di 8 monitor 85” Samsung - modalità portrait quindi visibili come un unico lungo schermo da oltre 16 mln di pixel – accompagnati da un potente sistema di diffusione sonora digitale ad alta definizione da circa 1.000 watt. «E’ un esempio di digitalizzazione e smaterializzazione – spiega Masotti - Fashion week e fiere di settore potrebbero dotarsi della passerella multimediale per contenere i costi e l’impatto ambientale. I brand emergenti potrebbero farsi conoscere con sfilate virtuali nelle città e negli eventi di riferimento, da Mosca a New York, da Milano a Shanghai, approcciare mercati nuovi o difficilmente raggiungibili».
L’Icona di Donna è una suggestiva statua di luce, oltre 10 metri di altezza, sospesa nell’aria, protagonista al centro dell’edificio e visibile da tutti i tre piani in cui si articola la Fondazione. La figura di donna è delineata da 21.120 LED inseriti in 5.280 sfere bianche opaline che si accendono al ritmo di un concerto digitale, rivestendola come tessuto di luce e replicando particolari texture conservate nell’ archivio di FRI. Un software sofisticato controlla ogni LED per creare forme 3D che vanno a fondersi con le onde sonore, sottolineandone l’impatto emozionale. L’opera vuol rappresentare ed esprimere il valore dell’artigianalità (nella moda fortemente legato alla donna e alla creatività delle donne che nella storia de La Perla sono state figure importanti come Ada Masotti e Olga Cantelli Masotti) coniugato con quello delle tecnologie più innovative. «L’icona è il simbolo della donna, la vera protagonista delle manifatture del fashion – ci tiene a sottolineare il Presidente - La Statua è dedicata alle donne che nel corso dei decenni hanno contribuito concretamente al successo del comparto, alla creazione di quello che è diventato il made in Italy. Ma l’icona è anche un omaggio speciale a Olga Cantelli, la più creativa e fascinosa stilista di La Perla, che contribuì in maniera decisiva allo sviluppo del brand nel mondo e a cui l’intera Fondazione è dedicata». 

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