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L’«eroe dei due mondi» trova fissa dimora a Caprera

  • Pubblicato il: 06/07/2012 - 02:09
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Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Stefania Crobe
Inaugurato il Memoriale Giuseppe Garibaldi a Caprera

Caprera (OT). La fine delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità di Italia non poteva che avere lui come protagonista. Inaugurato lo scorso 3 luglio a Caprera, è il museo interamente dedicato all’«uomo dei due mondi»: si tratta del Memoriale Giuseppe Garibaldi, nell’ex-forte militare Arbuticci completamente restaurato per mano dell’architetto lucchese Pietro Carlo Pellegrini, seguendo criteri di recupero non invasivi con particolare attenzione alle preesistenze, al contesto e all’edificio.
Grande schieramento per il giorno dell’inaugurazione, organizzato in coincidenza con il 205° anniversario della nascita dell'eroe, avvenuta a Nizza il 4 luglio 1807, che ha visto la presenza del Presidente Napolitano, del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Peluffo, del presidente del Comitato dei Garanti Giuliano Amato, del Presidente della Fondazione Banco di Sardegna, Antonello Arru e del presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti.
Il progetto, costato intorno ai cinque milioni di euro, è stato finanziato infatti, oltre che dallo Stato, per circa il 40 per cento dalle Fondazioni di origine bancaria associate all'Acri, con un contributo pari a 2,2 milioni di euro.
Nel Memoriale – che avrà presto una fondazione per la gestione dei suoi servizi - trovano posto oltre 200 opere tra documenti originali, quadri, busti e oggetti legati alle azioni e alla fortuna iconografica dell'Eroe. 
Attraverso l’utilizzo di materiali storico-documentari provenienti da diverse collezioni si ripercorre nelle diverse aree espositive la storia di Giuseppe Garibaldi: dalla nascita a Nizza, alla formazione politica e come marinaio, agli anni che lo videro protagonista delle lotte per la libertà in Sud America, al ritorno in Italia per combattere nella prima Guerra d’Indipendenza e nella difesa della Repubblica Romana, fino al lungo esilio, che lo porta a Tangeri, in Africa, quindi a New York, poi in Sud America, in Australia e in Cina. Tra il 1854 e il 1860, è protagonista di una vicenda tutta italiana con la seconda  Guerra  d’Indipendenza  e l’Impresa dei Mille.
Ma a Caprera alla storia si unisce la contemporaneità grazie agli allestimenti di N!03 e Next Urban Solutions, due studi specializzati in produzioni video e multimediali, uno milanese l’altro romano, che hanno realizzato un suggestivo e innovativo allestimento per favorire la conoscenza di Garibaldi e una migliore fruizione da parte del pubblico: una biblioteca e una videoteca, una piccola sala proiezioni, delle postazioni multimediali dove sarà possibile consultare documenti originali e autografi conservati nei più importanti archivi italiani -come il manoscritto integrale delle Memorie di Garibaldi conservate nell’Archivio centrale dello Stato di Roma – trasformano il luogo storico in un innovativo «Laboratorio», un museo «vivo» delle memorie e della storia di una delle maggiori personalità dell’Ottocento italiano e non solo.
L’intera realizzazione del Memoriale è stata gestita dall'Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio per i 150 Anni dell'Unità d'Italia, diretta da Giancarlo Bravi, nell'ambito del Progetto «I luoghi della Memoria». L'evento che conclude le celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia è inserito nel programma di manifestazioni che coinvolgeranno l'Isola e l'intero Arcipelago de La Maddalena dal 3 all' 8 luglio. L’apertura al pubblico del Memoriale è prevista per il 15 luglio, e l’accesso sarà gratuito fino al 4 novembre.
 
«Felice il Paese che non ha bisogno di eroi», recitava il Galileo di Brecht, riferendosi forse ad una società che avesse maturato un livello di coscienza e di consapevolezza civile, politica e culturale tali da non avere bisogno di esempi eccezionali per essere guidata.
Quella consapevolezza non sembra essere ancora giunta purtroppo, e riscoprire la figura di Garibaldi e della storia che ha portato all’Unità d’Italia non potrà che fare bene al nostro Paese!
 
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