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Il Premio Faenza è per l’arte ceramica

  • Pubblicato il: 07/06/2013 - 08:22
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FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Acri
Il Mic di Faenza

Faenza. Istituito nel 1932, il Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea, giunto quest’anno alla 58ª edizione, dagli anni Sessanta in poi è sempre stato un «sismografo» della contemporaneità e ha dimostrato come l’arte ceramica non sia solo tecnica e materia, ma scultura a tutti gli effetti, superando la dicotomia tra artigianato e arti maggiori. Dal 25 maggio al 22 settembre, con il fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, il Mic-Museo In ter - nazionale delle Ceramiche di Faenza presenta gli artisti premiati e quelli selezionati per il 2013: 1.249 opere, per 548 artisti provenienti da 51 nazioni. «Un bel numero che ha ben fornito una panoramica importante del significato, oggi, del fare ceramica - spiega Claudia Casali, direttrice del Mic - attraverso una prospettiva nuova e più complessa, che tiene in considerazione non solo la “materia” in sé ma anche elementi socioantropologici, installativi, poetici, coerenti con la nostra varia cultura… Questa 58ª edizione ha mostrato come mai prima la grande attenzione ai linguaggi dell’arte contemporanea e della scultura contemporanea, grazie all’apertura a tutti gli artisti senza limite di età, all’insegna del dialogo intergenerazionale, ma soprattutto all’idea di una commistione di pratiche in toto. Così come accade per i prestigiosi riconoscimenti di Taiwan e della Corea, anche per Faenza si è respirata un’idea di innovazione poetica ben lontana dal solo dato tecnico formale, ma comprensiva di un percorso creativo e poetico molto attuale». Il Premio Faenza, over 40, è stato assegnato alla finlandese Paivi Ritaniemi per l’opera «Avis»: una forma classica, che ha stupito per la forza della sua forma tanto archetipica quando universale. L’opera si colloca all’interno di un progetto più ampio dal titolo «Ritratti di un cambiamento», una ricerca sull’essere umano e i cambiamenti che la nostra esistenza affronta ogni giorno. Il Premio Faenza, under 40 è andato a Nero / Alessandro Neretti per l’installazione «I nuovi apostoli ovvero paesaggi economico- strutturali»: uno sguardo trasversale sulle dinamiche socio-culturali contemporanee, sulla nostra società e sulle intricate relazioni che essa sostiene, sottolineando come l’arte debba essere un elemento partecipe e presente della quotidianità, in grado di cogliere i mutamenti e i cambiamenti di genere. Infine il terzo riconoscimento, il Premio Cersaie, è andato alla serba Jociæ-Kneževiæ Ljubica. Entrambi i Premi Faenza sono offerti dalla Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza, mentre il Cersaie da Edi.Cer.
In foto: un opera dell’artista Silvia Zotta, vincitrice del Premio Faenza nel 2005.

Fonte: Fondazioni, Periodico delle Fondazioni di origine bancaria, Maggio - Giugno 2013 Anno XIV