Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

Il Fondo ambiente italiano è anche svizzero: nasce Fai Swiss

  • Pubblicato il: 30/11/2012 - 02:32
Rubrica: 
DAL MONDO
Articolo a cura di: 
Anna Saba Didonato

Lugano. È nata la prima delegazione Fai non italiana, si chiama Fai Swiss ed è una fondazione di diritto svizzero, con sede presso il Museo delle Culture di Lugano. Ma non rimarrà un caso isolato, dal momento che un progetto di ampio respiro prevede la creazione di delegazioni internazionali. A breve, ad esempio, si assisterà alla nascita di quella londinese.
Responsabile di tale espansione è la divisione Fai International, che intende realizzare «un’intensa e vasta rete di attività che vedrà coinvolte numerose organizzazioni culturali europee e internazionali come Europa Nostra, The National Trust of England and Wales, Unesco e l’Unione Europea».
Il Fai, intanto, ha già dato vita al Friends of Fai, un gruppo di supporto internazionale con sede a New York, il cui compito è organizzare eventi, conferenze, seminari, mostre e concerti negli Usa e promuovere la conoscenza del patrimonio culturale italiano presso gli americani.
La nascita di Fai Swiss costituisce, quindi, il primo passo verso questa espansione internazionale. In questo caso, lo scopo è «sviluppare e consolidare i legami tra la cultura italiana e quella svizzera».
Fanno parte della Fondazione: Simona Zampa Garelli, Presidente; i membri Paola Boselli Foglia, Anna Gastel, Maria Paola Giuliani, Beatrice Groh de Tavernost, Enzo Pelli, Isabella Puddu; il Segretario, Paolo Bernasconi; Mila Boatti, Anna Sciancalepore, Cristina Fantin Gatti, Giuliana Montrasio Bruera, Maddalena Pais e Enrica Schueli, componenti del Comitato organizzativo; Mario Botta, Alfredo Gysi e Marco Solari, che ricoprono la carica di Presidenti onorari.
Il gruppo di lavoro è già attivo da un anno con iniziative ed eventi sul territorio e, a seguito dei molti riscontri positivi, ha deciso di procedere all’istituzionalizzazione formale.
Fai Swiss sarà presentata ufficialmente il prossimo 29 novembre, alle ore 17.30, nel corso di una conferenza stampa presso l’Università della Svizzera Italiana di Lugano.
© Riproduzione riservata

da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 24 novembre 2012