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Guardarsi allo specchio e vedere il futuro

  • Pubblicato il: 13/04/2013 - 00:11
Autore/i: 
Rubrica: 
OPINIONI E CONVERSAZIONI
Articolo a cura di: 
Stefania Crobe
Il Terzo Paradiso al Louvre

Biella (To). A Cittadellarte Fondazione-Pistoletto fervono i preparativi per «Année Un. Le Paradis sur terre» la grande retrospettiva che il Museo Louvre di Parigi dedica a Michelangelo Pistoletto (dal 24 aprile al 2 settembre 2013).
Da qualche tempo il Louvre ha aperto le sue porte al contemporaneo con una programmazione, curata da Marie-Laure Bernadac, che ha visto artisti come William Kentridge, Mimmo Jodice, Gerhard Richter confrontarsi con i Maestri del passato, creando un trait d’union tra contemporaneità e memoria.
Ma al Louvre Michelangelo Pistoletto avrà «carte blanche», inaugurando un nuovo ciclo di mostre in cui, oltre a creare un fil rouge con le opere della collezione, si darà vita ad un rapporto di scambio con il pubblico del museo attraverso incontri, dibattiti, performances e con uno speciale appuntamento dedicato agli «artenauti dell’arte» insieme al Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli.
Sarà riproposta al Louvre anche la celebre azione teatrale - Anno Uno - che Pistoletto fece nel 1981 con gli abitanti di Corniglia, che per l’occasione voleranno a Parigi con l’artista.
E con «Année Un. Paradis sur terre» si dà avvio a una nuova era. E’ l’inizio del Terzo Paradiso, la riconciliazione tra natura e artificio celebrata in tutto il mondo il 21 dicembre 2012 con il progetto condiviso «Rebirth-day», la prima giornata della Rinascita, attraverso azioni, gesti e performances, segno della volontà collettiva di prendere parte a una trasformazione umana, sociale, culturale, politica.
La mostra, curata da Marie-Laure Bernadac, Marcella Lista, Pauline Guélaud, ripercorreil passato retrospettivo rappresentato dal patrimonio museale stesso, il presente dei visitatori catturato negli specchi, ed il futuro simbolizzato dal simbolo del Terzo Paradiso, attraverso un’opera monumentale creata appositamente per il Louvre.
Così, lungo le sale storiche del museo, le opere Cage, 1962 - 1973  e Cage, 1962 – 1973, saranno nelle Grand Galerie della pittura italiana ad accogliere i visitatori all'ingresso alla sala della Gioconda, la Ragazza che fotografa, 1962 - 2007 abiterà la sala del Botticelli, mentre la Venere degli Stracci, 1967, quella delle sculture italiane. Il progetto site specific per il Louvre, il Terzo Paradiso, prenderà forma invece tra le sculture della Cour Marly. Una sezione della mostra sarà dedicata a Cittadellarte a Biella, la grande opera in progress di Pistoletto, progetto di formazione per giovani artisti in residenza per generare il cambiamento, che occuperà gli spazi del Louvre medievale con un allestimento curato da Studio Azzurro.

Tra passato, presente e futuro, le opere di Pistoletto e le scritte luminose e in diverse lingue - «Amate le differenze!» - che campeggiano come statement lungo le pareti del museo, conducono il visitatore di fronte al simbolo del Terzo Paradiso, un invito a «prendersi cura del mondo» e a prendere parte al cambiamento, ponendo l’arte al centro di una trasformazione sociale responsabile.
In una lunga chiacchierata, Michelangelo Pistoletto ci illumina con la sua visione capace di aumentare il senso del possibile e immaginare nuove relazioni tra uomo e società.

Dopo il Maxxi di Roma, il Museum of Art di Philadelphia, approda al «museo dei musei» in dialogo con i  Maestri del passato
Entrare in una raccolta di grande valore storico con il presente rende lo sguardo attuale ampio e offre la possibilità di rileggere la storia, tirare le somme  e trarne  insegnamento. Produrre dei segnali prospettici per il futuro è un’opportunità, ma anche una necessità perché siamo in un momento di passaggio epocale. Il mio lavoro  è, in un certo senso, già retrospettivo: attraverso lo specchio  guarda  nella storia e  la ricongiunge con il presente, per definire il passaggio da ieri a domani. Rappresenta il flusso emblematico dell’esistente utilizzando i mezzi che l’arte ha fatto crescere nel tempo.

Una mostra  preceduta  lo scorso dicembre dal «Rebirth-day», da taluni definito come il più grande progetto partecipato mondiale  nel Suo segno-simbolo del Terzo Paradiso..
Davanti alla retrospettiva c’è la prospettiva. La mostra  sarà dinamica, una testimonianza di quel teorema che ho sviluppato sul numero tre e che ho chiamato della «trinamica», ovvero la combinazione di due unità che dà vita a una terza unità distinta e inedita. Avremo una mostra trinamica che mette insieme il passato e il futuro, congiungendoli nel presente e dando una carica energetica, risultato di un accoppiamento di opposte direzioni che convergono e ripartono come elemento terzo. C’è bisogno di una rigenerazione di pensiero e delle attività umane per equilibrare natura e artificio, due elementi che devono trovare il loro modo di coesistere per poter avere il terzo elemento, cioè quell’ effetto trinamico che è il Terzo Paradiso  E’ un segno  commissionato dalla società, che lo richiede per riconoscersi e  comunicare un progetto comune. E’ la ricerca dell’equilibrio tra natura e artificio, per  un mondo nuovo che possa nascere in uno scambio circolare.

Che ruolo può avere l’arte oggi?
Ha le potenzialità per porsi al centro di una trasformazione sociale responsabile connettendo due elementi fondamentali: la ricerca e l’educazione.

Cittadellarte, la sua grande «opera aperta», lavora in questa direzione e sarà in mostra al Louvre
Cittadellarte è una barca sulle onde ma sa dove vuole andare: raggiungere un continente nuovo, che è quello su cui noi poggiamo i piedi quotidianamente, è un viaggio in casa.
Cittadellarte cerca di collegarsi ma non ha la presunzione di aver la bacchetta magica, di essere luogo privilegiato, anzi. Più un luogo è privilegiato e meno avviene il processo di trasformazione nella società, perché diventa esclusivo e non inclusivo. Ogni territorio diventa essenziale quanto il mondo intero, perché senza quella capacità trasformativa locale non esiste la capacità di unire i territori e farne la società completa.

Dove finiranno e fioriranno i semi del Rebirth-day?
Voglio dedicarmi personalmente a comunicare con le persone che partecipano e che ne avranno voglia. Sono convinto di dover fare qualcosa di più, al di là di internet serve un approfondimento successivo, più reale, di scambio più ravvicinato.  Nei miei prossimi cinquanta anni di vita cercherò di fare questo!

© Riproduzione riservata

Catalogo:
Michelangelo Pistoletto – Année 1, le Paradis sur Terre
con testi di Henri Loyrette, Bernard Blistène, Marie-Laure Bernadac, Marcella Lista, Paolo Naldini e Nicola Setari. 
Co-editori Musée du Louvre Editions e Actes Sud.
€ 39