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Fratta Polesine, riaperta al pubblico la casa natale di Matteotti

  • Pubblicato il: 25/05/2012 - 12:37
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Veronica Rodenigo
Casa natale di Giacomo Matteotti

Fratta Polesine (Rovigo). Ha riaperto al pubblico l'11 maggio la casa natale di Giacomo Matteotti, il deputato socialista che pagò a caro prezzo la sua opposizione all'ascesa del regime fascista denunciando pubblicamente con il discorso alla Camera del 30 maggio del 1924, brogli e violenze perpetrate nel corso delle elezioni tenutesi il 6 aprile dello stesso anno che sancirono la vittoria della Lista Nazionale portando i fascisti alla maggioranza. Matteotti scomparve pochi giorni dopo, il 10 giugno, e il suo cadavere verrà ritrovato nella campagna romana alcune settimane più tardi.
La valorizzazione della villa nel rodigino che fu abitazione di Giacomo, della sua famiglia e dei suoi figli, è un modo per celebrarne la memoria e mantenerla viva anche presso le nuove generazioni.
Dopo la morte degli eredi la proprietà dell'immobile passò per atto testamentario all'Accademia dei Concordi di Rovigo che a sua volta la concesse in comodato d'uso perpetuo al Comune di Fratta Polesine.
L'amministrazione cittadina, beneficiando della legge del 5 ottobre 2004 n. 255 che concedeva un finanziamento governativo per la commemorazione di Matteotti e per la tutela della sua casa natale, ha così provveduto a un recupero conservativo conclusosi nel 2011.
Il restauro del mobilio (in gran parte originale) è stato invece ultimato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Oggi la casa museo custodisce oltre agli arredi, lettere, libri e documenti personali. Un'apposita pannellistica ricostruisce la vita di Matteotti mentre a un supporto multimediale sono affidati filmati, fotografie e una selezione del materiale archivistico attualmente custodito presso la Fondazione di Studi Storici «Filippo Turati» di Firenze il cui vicepresidente, Stefano Caretti, docente all'Università di Siena, presiede anche il comitato scientifico che ha seguito il progetto di valorizzazione della villa.
E per il prossimo futuro? Non si esclude che una parte dell'archivio possa esser fruibile, una volta digitalizzata, negli spazi domestici di Fratta mentre Giampaolo Romanato, docente all'ateneo patavino e tra i membri del comitato scientifico, auspica che la casa possa trasformarsi in un punto di riferimento ospitando convegni e un centro studi dedicato anche alla storia dell'intero Polesine ai tempi di Matteotti.
Nel frattempo la data dell'inaugurazione ufficiale non è ancora stata decisa: si rimane in attesa di una cerimonia a cui dovrebbe presenziare il presidente Giorgio Napolitano (forse entro la prima settimana di giugno). Dal Quirinale, però, ancora nessuna conferma.
L'apertura al pubblico è comunque assicurata tutti i weekend corredata da visite guidate.

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da Il Giornale delle Fondazioni, edizione online, 21 maggio 2012