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Fondazione Golinelli - 25 anni di attività e nuovi progetti

  • Pubblicato il: 27/11/2013 - 09:42
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Roberta Bolelli

«Fermo nella convinzione che l’obiettivo principale per l’agire imprenditoriale sia la realizzazione del profitto (…) ho deciso di non investire mai  la mia ricchezza personale in termini finanziari e immobiliari, ma ho sentito che fosse per me eticamente un imperativo reinvestirne parte sostanziosa nella società.  (…) Ho avvertito l’urgenza di restituire alla società parte di quanto la società mi ha dato e l’ho fatto. (…)».
Con queste straordinarie parole Marino Golinelli ha voluto sottolineare, nella celebrazione del venticinquennale della sua Fondazione, nella splendida cornice dell’Aula Magna dell’Università di Bologna, alla presenza del Rettore Ivano Dionigi, dei Sottosegretari ai Beni Culturali, Borletti Buitoni e all’Istruzione Galletti e a tutte le Autorità cittadine, la profondità di un significato e di un impegno sociale e culturale che lo hanno guidato e ne hanno fortemente caratterizzato l’attività.

Per il 25esimo anno dalla sua costituzione la Fondazione ha preparato iniziative speciali, nel solco già tracciato attraverso i progetti sviluppati con indubbio successo in questi anni. Si è iniziata la giornata con un grande convegno su «Le Fondazioni come strumento di sviluppo», con numerose testimonianze di esperienze istituzionali all’incrocio tra mondo pubblico e mondo privato da cui è emersa «la scarsa consapevolezza della forza crescente che rappresentano le Fondazioni private per la ricerca, l’innovazione e la cultura” nonché “la scarsa attenzione da parte delle Istituzioni pubbliche a questa evidenza, contrariamente a quanto avviene a livello internazionale».
Nel corso della celebrazione sono stati ricordati i diversi settori di attività (e premiati anche giovani studenti che hanno partecipato ad esse), dalla divulgazione scientifica (gli eventi di “Arte e Scienza in Piazza” con 8 edizioni e 450.000 visitatori), le grandi mostre di “Arte+Scienza” (4 edizioni ed oltre 70.000 visitatori), gli incontri e convegni sulla “Scienza nella Società” con 70.000 presenze); alla formazione attraverso i centri permanenti (LLC-“Life Learning Center” sulle Scienze della vita (13 anni e 113.000 studenti) per formare e aggiornare  docenti e studenti con una autentica esperienza di laboratorio organizzando anche Summer School per gli studenti delle scuole superiori (5 edizioni e 800 studenti) che desiderano approfondire le proprie conoscenze su biotecnologie e scienze della vita anche in previsione di una futura scelta universitaria e finanziando idee progettuali attraverso il bando «Start up your life: idee innovative da giovani ricercatori»; «START – Laboratorio di Culture Creative» (3 anni ed oltre 50.000 visitatori), uno spazio stabilmente dedicato alla diffusione della cultura scientifica e artistica, alla conoscenza ed alla creatività, con particolare attenzione ai più piccoli); alla ricerca (in particolare il sostegno all’Unità Operativa di Angiologia «Marino Golinelli», del Policlinico S. Orsola-Malpighi, con finalità sia clinico-scientifiche sia di promozione).
Di qui e dal coraggio e lungimiranza di Marino Golinelli nasce il grande progetto «Open M» (open mind, mente aperta) che, in un’area industriale dismessa completamente trasformata e riqualificata, realizzerà una sorta di città della scienza con «Centro polifunzionale per la conoscenza e la cultura», rivolto in particolare alle scuole e ai giovani «futuri cittadini di un mondo globale», ma aperto anche a tutta la collettività. Un investimento di circa 8 milioni su una superficie complessiva di circa 9.000 metri quadrati, una riqualificazione e trasformazione importante dell’area, con logiche simili a quelle che hanno ispirato la creazione del Mast da parte della Fondazione Isabella Seragnoli, con l’obiettivo di diffondere la cultura scientifica, tecnologica e umanistica ai più giovani e alle nuove generazioni, come è nella mission della Fondazione Golinelli. «Open M» si dovrebbe inaugurare nel contesto dell’Expo 2015, con capacità di attrazione a livello nazionale oltreché bolognese.
Nella stessa direzione va la collaborazione con l’Accademia nazionale dei Lincei sul progetto nazionale «I Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale», attraverso la costituzione del Polo di Bologna (inaugurato il 12 settembre scorso) con un programma di formazione pluriennale per insegnanti di ogni ordine e grado (oltre 730 insegnanti iscritti alla prima edizione).
L’impegno della Fondazione Marino Golinelli proseguirà inoltre negli anni a venire con un programma integrato («La Cultura nutre il Pianeta») con il quale si affronteranno in progressione i grandi temi riguardanti il futuro dell’uomo.
In un Paese come il nostro dove la filantropia ha avuto difficoltà ad avere diffusione e condivisione, diversamente da quanto tradizionalmente avviene nei Paesi anglosassoni, la Fondazione Marino Golinelli è forse l’unico esempio di fondazione filantropica privata totalmente operativa, ispirata al modello delle fondazioni filantropiche americane, che si occupa in modo integrato di educazione, formazione e cultura, in particolare promuovendo la cultura scientifica e umanistica verso i giovani.

Per usare le parole del commosso ringraziamento di Marino Golinelli che ha rinnovato il suo pensiero ai giovani «che mi danno la forza e l’emozione per dire che la Fondazione deve continuare per loro».