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Fondazione di comunità Valle d’Aosta, il dono prende quota

  • Pubblicato il: 15/09/2017 - 09:24
Rubrica: 
FONDAZIONI DI COMUNITÀ
Articolo a cura di: 
Maria Elena Santagati

Attiva dal 2008, una piccola Fondazione promuove la cultura del dono e la raccolta di finanziamenti per bandi e progetti in favore della comunità locale. Tra i maggiori ambiti di intervento, il sociale, l’educazione, l’occupazione. In programma, l’avvio della Youth Bank Valle d’Aosta, una residenza d’artista e un convegno sul tema del dono. «Il dono ha forte rilevanza sociale e la sua diffusione non può essere demandata alla sola buona volontà dei singoli», sostiene il vice presidente e dedica al dono  l’edizione 2017 del Premio nazionale Montagna Sociale Contemporanea, rivolto a giovani artisti nel campo della fotografia d’arte
 


 «Una comunità nella quale ciascuno partecipa al bene comune». Questo l’auspicio della Fondazione di Comunità Valle d’Aosta, nata l’11 gennaio 2008 grazie al supporto di Compagnia di San Paolo.
 
Nel composito paesaggio delle Fondazioni di Comunità, questa piccola Fondazione in costante evoluzione «si propone di perseguire il miglioramento della qualità della vita della comunità valdostana, che già si caratterizza per una buona generosità, rafforzando i suoi legami solidaristici, attraverso la raccolta e la gestione di un pluralità di fondi da mettere a servizio della comunità. La Fondazione infatti favorisce partnership pubbliche e private nel campo degli investimenti sociali, divenendo punto di incontro e di dibattito e strumento a disposizione della comunità con il sostegno, la solidarietà e la sussidiarietà della comunità stessa», afferma il vice presidente prof. Pietro Passerin d’Entreves.
 
Assistenza socio-sanitaria, disagio giovanile, assistenza agli anziani, tutela del patrimonio storico e artistico e dell’ambiente, ricerca, volontariato e beneficenza, attività sportive dilettantistiche, questi gli ambiti prioritari di intervento della Fondazione.
 
«Dalla raccolta di poco più di 7.000,00€ nel 2008/2009 siamo passati ad oltre 100.000,0€ nell’anno in corso. Abbiamo ricevuto inoltre il lascito di un immobile e la donazione di un appartamento, che costituiscono per ora il nostro patrimonio», afferma il vice presidente. Nel corso del 2016 sono state effettuate erogazioni per un importo pari a 235.882,00€, grazie al contributo della comunità locale e di Compagnia di San Paolo.
 
La Fondazione ha all’attivo 28 fondi di cittadini, enti, associazioni, ordini professionali, service e parrocchie, di cui 4 avviati nel 2016. Tra questi, il Fondo «Oggi per domani per il durante e il dopo di noi», a sostegno delle famiglie con bambini disabili. Risale al giugno 2017, invece, la costituzione del Fondo «Solidal…Monte», destinato al sostentamento dei figli minori delle guide alpine rimaste vittime di gravi incidenti in montagna durante l’attività lavorativa. E sempre nel 2017 anche in Valle d’Aosta è stata attivata YouthBank, l’esperienza innovativa nata in Irlanda del nord e poi sperimentata anche all’estero e da altre fondazioni di comunità italiane, volta alla responsabilizzazione di giovani cittadini attraverso il loro coinvolgimento nella gestione di un bando di finanziamento.
 
Accanto ai bandi vi è il supporto a progetti emblematici, ovvero progetti esemplari pluriennali scelti alla luce del loro valore aggregativo della comunità o per il loro impatto sociale. Tra questi, «Pronto Soccorso Sociale», in collaborazione con Caritas Italiana, per interventi a sostegno di famiglie in situazione di grave indigenza (dal 2010 al 2016 contributo pari a 53.248,00€); «Nati per Leggere», il programma nazionale di educazione alla lettura dai primi mesi di vita (dal 2015 al 2016 contributo pari a 12.407,00€); «Fondo Solidarietà e Lavoro», per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati (47.392,00€ tra il 2015 e il 2016); «Una Famiglia per una Famiglia», progetto ideato dalla Fondazione Paideia di Torino e sperimentato anche in Valle d’Aosta, per l’affidamento di interi nuclei familiari e non di singoli individui (14.269,00€); «Frutta in rete», progetto di educazione alimentare e di consumo responsabile rivolto ad una scuola primaria di Aosta (2.500,00€); «Scuola in regola», per la sperimentazione di un patto educativo di corresponsabilità tra scuola e famiglia in due classi di scuola primaria e secondaria di I grado (5.000,00€).
 
«La Fondazione è un ente non commerciale con una struttura articolata ma snella, che si caratterizza per trasparenza nella gestione, minimi costi di struttura e valorizzazione del volontariato in tutte le sue forme, in accordo con il Coordinamento solidarietà della Valle d’Aosta che gestisce il Centro servizi per il volontariato», afferma Passerin d’Entreves. Il suo consiglio di amministrazione si compone di 21 membri, tra cui Compagnia di San Paolo, il Sindaco di Aosta, i presidenti di: Camera di Commercio Valdostana, Consiglio Notarile della Valle d’Aosta, Ordine dei dottori commercialisti, Coordinamento solidarietà Valle d’Aosta, e altre personalità in rappresentanza del tessuto sociale della regione.
 
«Il dono ha forte rilevanza sociale e la sua diffusione non può essere demandata alla sola buona volontà dei singoli», sostiene il vice presidente. Per questo motivo la Fondazione organizza eventi sul territorio volti a far conoscere la propria attività e a promuovere la cultura del dono.
 
E’ infatti dedicata al dono, per volontà della Fondazione, l’edizione 2017 del Premio nazionale Montagna Sociale Contemporanea, rivolto a giovani artisti nel campo della fotografia d’arte contemporanea, promosso dall'Associazione Culturale Framedivision e ProgettoSKIA, con il sostegno della FC Valle d'Aosta e in collaborazione con Cittadella dei Giovani. In palio, la possibilità di svolgere una residenza d’artista di 8 settimane sul territorio regionale, con l’obiettivo di realizzare un’opera legata alla tematica del dono nel Comune di Villeneuve, oltre all’allestimento di una mostra personale e a un riconoscimento economico. «Interrogarsi sul significato della parola dono e sul significato della parola dono in quanto atto sociale, economico, intellettuale, spirituale o religioso, come fonte di libertà (o eventualmente del suo contrario) personale o collettiva: dal dono della vita (o eventualmente del suo contrario) al dono come azione di sviluppo economico e sociale della comunità», questo è stato l’invito rivolto al vincitore. Dal mese di settembre, Villeneuve ospita il giovane artista Tommaso Rada che, proprio nei giorni scorsi, ha illustrato pubblicamente il progetto vincitore grazie ad un incontro organizzato presso la Cittadella dei Giovani.
 
E sempre sul tema del dono, in occasione della Giornata Europea delle Fondazioni e delle Donazioni del 1° ottobre e della Giornata Nazionale sul Dono del 4 ottobre, il 30 settembre la Fondazione ha in programma un convegno con il prof. Stefano Zamagni, in collaborazione con Caritas e Coordinamento Solidarietà della Valle d'Aosta e con il patrocinio della BCC Valdostana.
 
«Mediante il dono si ha la possibilità di avviare un processo virtuoso che passa attraverso la partecipazione, per cui i donatori si identificano con la comunità e si fanno carico dei suoi bisogni. Riassumerei cinque fattori che rendono sostenibili questi processi: sicurezza, in quanto il donatore ha sempre l’ultima parola; semplicità, ad esempio un fondo può essere creato anche per semplice scrittura privata; flessibilità, infatti si può donare sia a fondi già esistenti sia ad un nuovo fondo ad hoc; economicità ed efficacia, grazie ai benefici fiscali per i donatori in quanto le donazioni non sono imponibili», afferma Passerin d’Entreves.
 
Una presenza sul territorio dinamica e costante per una Fondazione in forte crescita e attenta alla sperimentazione di progetti e strumenti innovativi, al servizio della propria comunità di riferimento.

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