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Due fondazioni per la rinascita di un bene invisibile

  • Pubblicato il: 28/02/2014 - 09:26
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Ilaria Oliva

Matera. Città dal grande fascino, unica nel suo genere, Matera ha la sua peculiarità nei Sassi, che ne rappresentano la parte più antica: sviluppatisi intorno alla Civita, sono una intera città scavata nella roccia calcarenitica, creando un sistema abitativo articolato, abbarbicato lungo i pendii di un profondo vallone fluviale qual è la Gravina. Un tempo cuore della civiltà contadina, oggi, ristrutturati e rinobilitati, i Sassi rivivono affollati di residenze, botteghe di artigiani e ristoratori. Si dividono in due grandi Rioni: Sasso Barisano e Sasso Caveoso, divisi al centro dal colle della Civita, l'insediamento più antico dell'abitato materano.
Ed è proprio nel cuore dei Sassi, l’antica Civita, che si trova Casa Noha, un appartamento nobiliare all’interno dell’omonimo Palazzo del XVI secolo, ceduto nel 2004 dalle famiglie proprietarie al FAI affinché diventasse un luogo aperto a tutti e divenendo il primo bene FAI in Basilicata.
Poiché l’unione fa la forza, nel 2001 il FAI ha partecipato al bando Beni invisibili della Fondazione Telecom per trasformare Casa Noha in una nuova sede di iniziative culturali e artistiche, oltre che in infopoint per le visite ai Sassi. Il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Telecom, ed ha portato alla realizzazione di quanto si potrà ammirare nell’odierna inaugurazione: un punto di informazione, un ingresso per Matera, un luogo della memoria, ma anche uno spazio di educazione interculturale a disposizione di cittadini e turisti, un luogo di eccellenza capace di integrare nella sua unicità conoscenza e divulgazione con nuove tecnologie che consentono di espandere i suoi spazi.
Quello che più colpisce di questo progetto è soprattutto la storia: i proprietari, Fodale e Latorre, che altra eredità non avevano, decisero, con un gesto di grande coscienza civica, di lasciare questa porzione del palazzo, di loro proprietà, al FAI, consentendo ad esso di salvaguardarne la memoria. Il FAI, considerata anche la posizione strategica dell’abitazione, situata tra la Cattedrale e l’attuale MUSMA, il Museo della Scultura Contemporanea, decise di renderlo un luogo vivo, aperto al pubblico e che potesse essere da input per chi arriva in città e vuole organizzarne la visita. La Fondazione Telecom ha scelto questo progetto tra i 300 pervenuti nell’ambito del bando 2011 «Beni Culturali Invisibili» ed oggi è possibile inaugurarlo alla presenza di autorità ed esperti del settore che, in una tavola rotonda apposita, disquisiranno sul tema «Matera, dal passato al futuro: per un turismo di qualità».
È da qui che il viaggio inizia e continua grazie anche all'App Matera invisibile, realizzata dal FAI per condurre il visitatore alla scoperta dell'anima di Matera descrivendola attraverso i suoi elementi costitutivi: l'acqua, la pietra, la luce, il tempo e lo spirito. Cinque itinerari narrativi arricchiti da testimonianze d'autore trasformano la visita in un'esperienza di scoperta e apprendimento..
Dal primo marzo Casa Noha sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18, tranne i lunedì non festivi, fino al 6 gennaio 2015.
Quando si dice «scritto nella pietra»

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