Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

Dare voce con l’Arte. Si può

  • Pubblicato il: 13/05/2016 - 09:56
Autore/i: 
Rubrica: 
CULTURA E WELFARE
Articolo a cura di: 
Daniela Trunfio

L’afasia, che si accompagna spesso ad ictus o altri traumi cerebrali, comporta la perdita totale o parziale delle capacità comunicative verbali, lasciando intattata l’abilità intellettiva. «Persone in grado di capire ed emozionarsi, che hanno perso la capacità di esprimersi in modo adeguato, che vivono una costante frustrazione e vergogna che può degenerare in volersi estraniare dal mondo». Afferma la Fondazione Molo che, con percorsi culturali integrati ad attività riabilitative e terapeutiche operate da équipe professionali ha creato un metodo esportabile nel processo di cura, nel supporto ai care givers e nella sensibilizzazione della comunità
 
 
 
 
Torino. «Era il 2009 quando la Fondazione da me presieduta ha dato vita a una serie di percorsi culturali offerti alle persone con afasia e assolutamente integrati con le attività più specificamente riabilitative e terapeutiche praticate dalle équipe professionali che operano all’interno delle nostre due strutture dedicate. Credo fortemente che la cultura possa e debba essere strumento fondamentale di miglioramento della qualità della vita». Questo il pensiero della dott.ssa Mariateresa Molo che nel 1997 ha costituito a Torino una Fondazione, riconosciuta come onlus, facendo evolvere l’associazione di ricerca Ce.R.Ne. (1993) con l’intento di applicare la ricerca scientifica al campo della psicologia cognitiva. Dal 2000 la Fondazione Molo porta avanti il Progetto Afasia attuando percorsi riabilitativi che si sviluppano secondo i più innovativi studi internazionali del settore, secondo due direzioni:
 

  • la prima coinvolge direttamente le persone afasiche, si propone di facilitarne il reinserimento sociale oltre che di stimolare il recupero delle capacità legate alla comunicazione;
  • la seconda è rivolta al pubblico generico con l’obiettivo di sensibilizzare sulle tematiche dell’afasia, e alle persone che quotidianamente si relazionano con le persone afasiche in ambito familiare e non.

 
L’Area Riabilitativa si svolge in due centri specializzati. Il Laboratorio Sperimentale Afasia
organizza gruppi di pragmatica della comunicazione per il recupero di un linguaggio, tenuti da psicologi e psicoterapeuti per consentire agli utenti di riappropriarsi di un proprio spazio relazionale. Il Centro Afasia C.I.R.P. ha come obiettivo la presa in carico delle problematiche delle persone afasiche e dei loro familiari. È un Centro nel quale l'afasico e i suoi familiari possono trovare ascolto, orientamento e sostegno ad un reinserimento sociale.
 
La Fondazione ha fatto molta strada nella sua ricerca sul campo, integrando linguaggi culturali e scientifici. Attraverso i laboratori con il Museo Nazionale del Cinema e la GAM, la produzione di due corti presentati al Torino Film Festival, vincitori di riconosciuti concorsi nazionali e visite guidate nei principali musei torinesi, ha con tenacia perseguito la consapevolezza che attraverso la pratica artistica a diversi livelli, le persone colpite da afasia possano ritrovare un proprio ruolo nell’ambito delle relazioni sociali e familiari.
 
«Dobbiamo ricordare – continua la Presidente– che le persone colpite da questo deficit a seguito di ictus o altri traumi cerebrali, perdono in toto o parzialmente le capacità comunicative verbali, ma hanno un’abilità intellettiva che rimane quasi del tutto intatta e per questo, proprio perché sono in grado di capire e di emozionarsi, ma non di esprimersi in modo adeguato, vivono una costante frustrazione e vergogna che può degenerare in volersi estraniare dal mondo”.
 
 
Arte, Cinema e Teatro. Tre anni fa nasce la Compagnia Teatro Babel, ospite in questi giorni come Evento Speciale al Torino Fringe Festival, con la recente produzione «Parole Dentro».
«Teatro Babel – sottolinea la sua animatrice Lorena La Rocca - è un gruppo teatrale aperto ad attori afasici e studenti-in formazione, nell'ambito del Laboratorio teatrale permanente del Centro Afasia CIRP. Giovani studenti e persone con afasia lavorano fianco a fianco producendo testi, azioni, e racconti sui limiti e le risorse di una relazione che passa per l’ascolto del silenzio».
La volontà della compagnia è quella di muoversi all’interno della metodologia del Teatro Sociale, offrendo spettacoli che possano abbattere le distinzioni fra teatro con e teatro per persone con disabilità, a favore di una visione del teatro come espressione creativa autonoma e indipendente da chi e per chi si realizza, che debba trovare casa nei circuiti teatrali ufficiali, così come le Fonderie Limone (per «Guerrieri senza Spada», 2014) e «Parole Dentro» giunto alla sua terza replica dopo il debutto al Teatro Astra e successivamente al Teatro Garybaldi di Settimo T.se.
«Le persone che frequentano il laboratorio lavorano fianco a fianco: attori afasici, infermieri e logopedisti in un percorso di reciproca formazione. Le persone afasiche acquisiscono altri possibili codici di comunicazione; infermieri e logopedisti acquisiscono nuova consapevolezza sulle pratiche di cura», commenta La Rocca.
 
Nei percorsi culturali possiamo individuare tre macro attività come illustra la responsabile dei progetti culturali Dott.ssa Valentina Borsella «la collaborazione con i musei, la realizzazione delle guide «Museo che emozione» e www.isabile.it».
Con i musei, oltre ad attività laboratoriali specifiche, c’è la programmazione di un calendario di visite guidate, svolte in sinergia con i dipartimenti educativi di vari istituti museali, che vengono prima di tutto informati/formati sulle caratteristiche dell’afasia e ricevono riferimenti per rendere efficace l’accoglienza.
«Museo che emozione – continua Borsella - è un progetto, giunto alla quarta edizione, che vuole rendere protagoniste le persone afasiche della costruzione di un percorso museale «emozionale».
Nel modello operativo ormai ben collaudato la struttura museale permette il libero accesso agli autori per un periodo di tre mesi, durante i quali le persone effettuano visite libere individuando il loro percorso preferito e percependo un contatto emozionale con alcune opere delle collezioni. Al termine, ogni autore seleziona il percorso che preferisce e racconta le motivazioni della propria scelta. Il risultato porta a una piccola guida cartacea lasciata in libera distribuzione alla cassa del Museo, in modo che i visitatori che lo desiderano possano visitare il luogo attraverso i racconti e l’esperienza delle nostre persone afasiche.
Al momento sono state realizzate le guide per Palazzo Madama, Museo Nazionale del Cinema, Borgo Medievale ed è in corso la realizzazione per il Museo di Arte Moderna del Castello di Rivoli.
 
 
Infine Isabile.it è un portale dedicato all’intrattenimento intelligente per le persone afasiche. Progettato e realizzato nel 2009 grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, propone una serie di informazioni (angolo dell’afasico, angolo del caregiver e angolo degli operatori) su attività, iniziative, eventi. Nelle sezioni più specifiche dedicate all’intrattenimento (sezione TV) proporne video offerti da vari enti culturali pubblici e privati, adatti alle persone afasiche per contenuti e velocità di fruizione.
 
Progetti che non intendono portare a un incremento delle competenze storico-artistiche-culturali, ma guardano a un tangibile miglioramento della qualità della vita, perché «stare in mezzo al bello, partecipare attivamente, fa stare bene».
 
 
© Riproduzione riservata
 
 Foto: “Con l’Arte si Può” copertina DVD – Storie di persone afasiche raccontate dalle Lanterne Magiche, Cinema Massimo e Museo Nazionale del Cinema, 2010

Fondazione Carlo Molo Onlus
Via della Rocca 24 bis - 10123 Torino- Tel. 011.8171483
progetti@fondazionecarlomolo.it
www.fondazionecarlomolo.itwww.isabile.it - Facebook e Twitter