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Boom Polmoni Urbani: un respiro di innovazione in Sicilia

  • Pubblicato il: 15/09/2015 - 09:30
Autore/i: 
Rubrica: 
PAESAGGI
Articolo a cura di: 
Neve Mazzoleni

La «buona politica» si mobilita per replicare l’esempio virtuoso di Favara  con  la FARM Cultural Park, per dare energia e risorse alle idee innovative di giovani siciliani impegnati a  ridisegnare i loro territori depressi, grazie alla cittadinanza attiva e riqualificazione urbanistica.  120.000 Euro per tre  anni a  tre progetti fra Caltanissetta, Mazara del Vallo e Catania
 
 
Prima edizione di Boom Polmoni Urbani, un bando promosso dalla politica siciliana. I deputati regionali del Movimento 5 Stelle,   decurtando mensilmente una parte dei  propri emolumenti, hanno creato un fondo di 360.000 Euro destinato a progetti di sviluppo socio economico. Dopo il microcredito, ora, in collaborazione con FARM Cultural Park di Favara, di Andrea Bartoli e Florinda Sajeva, che costituisce il modello,  promuovono con il bando  nuovi modelli di sviluppo urbano, valorizzando luoghi identitari,  puntando sull’inclusione sociale e cittadinanza attiva. Il modello di riferimento è quello di
 Tre progetti sono i vincitori, selezionati da una giuria esterna di professionisti, composta da Catterina Seia,  dal giornalista Emilio Casalini e da Annibale D’Elia, esperto di innovazione sociale e politiche giovanili vengono fuori da un’analisi che ha visto ai blocchi di partenza oltre 120 proposte progettuali.  Si aggiudicano i 120 mila euro cadauno previsti dal bando che saranno erogati a tranche annuali di 40 mila euro.
 
“In uno scenario politico in cui le priorità sono i rimpasti o mettere toppe ai danni della ‘malapolitica’ – ha detto Claudia La Rocca – manca la capacità di puntare sulle nostre  risorse, non solo in termini di luoghi, ma soprattutto in termini di persone, di forze sane,  intelligenze. Mancano le possibilità reali per i giovani che hanno voglia di fare, spesso costretti a lasciare la nostra isola. Boom Polmoni Urbani è un segnale da parte nostra e solo l’inizio di una bella avventura”.
 
Abbiamo raggiunto i tre team progettuali per sentire a caldo le loro reazioni e valutazioni sull’esperienza, ponendo a tutti gli stessi quesiti.
Si tratta di tre progetti accomunati da alcune caratteristiche virtuose: tutti lavorano attraverso processi partecipati nei quali la cittadinanza e il pubblico sono coinvolti nella progettazione; sono team di "cervelli di ritorno", ovvero di persone che si sono formate fuori dalla Sicilia e sono rientrate per lavorare sulla riabilitazione dei territori dove vivono, capitalizzando i propri percorsi formativi; lavorano in network nazionale ed internazionale, con l'ambizione di espandersi e replicarsi.
 
I primi classificati sono il team di Street Factory di Caltanissetta che, dopo 15 anni di abbandono della celebre pista comunale di pattinaggio, intende riaprire e realizzare un polo attrattivo sportivo-culturale e di aggregazione sociale per i giovani,  attraverso la riqualifica dell’impianto in disuso, integrandone all’interno lo skatepark comunale, sviluppando un connubio artistico-culturale come “Street Factory”, la prima nel suo genere in Italia e in tutta Europa. Il sodalizio di azioni fra street art, sport, ambiente si esprime attraverso i linguaggi dei giovani, che sono in primi beneficiari dell'azione.
 
A seguire, Periferica di Mazara del Vallo, progetto attivo da due anni, che lavora sulla riqualificazione urbana, mettendo al centro giovani studenti universitari e cittadinanza attiva. L'azione sta permettendo di rivitalizzare aree della periferia della città, restituendo pubblicamente spazi privati, culminando in un festival di design e architettura  presso una cava di tufo, dove si concentrano workshop e eventi per l'autoproduzione e l'ideazione di nuove forme dell'immaginario.
 
Trame di Quartiere di Catania lavora per la rigenerazione di uno dei quartieri piu' marginali e in emergenza nel cuore di Catania, San Berillo. Con le arti performative e audiovisive e i linguaggi creativi, si sta riscoprendo il patrimonio culturale materiale e immateriale, rafforzando le relazioni cooperative tra le comunità locali attivate con Comitati  e una comunita' di artisti, studiosi, registi, per costruire un’offerta culturale aperta a nuovi pubblici rendendo fruibile una significativa parte della zona. Il cuore del progetto prevede la costruzione di due laboratori: il primo è un laboratorio di “drammaturgia di comunità” con la partecipazione degli abitanti e di saperi esperti; il secondo è un laboratorio di produzione di web series su tematiche legate al quartiere e al suo patrimonio culturale. Il tutto sfocera' nel Centro “Trame Vive”, uno spazio espositivo e di documentazione, visitabile e consultabile da cittadini, turisti, studiosi.
 
Una menzione particolare è andata a “Bella Sapi” di Racalmuto, un progetto nato del paese natale di Sciascia, che vuole invitare i cittadini a partecipare col loro racconto personale e di famiglia alla grande narrazione del cibo, del sapore e dei saperi legati alla terra, introducendo la cultura di nuovi stili di vita attenti alle coltivazioni di prossimità', biologiche e biodinamiche.
 
 
Come giudicate questa opportunità del bando? Quali effetti per la Sicilia?
STREET FACTORY ECLETTICA (Caltanissetta, 5 ragazzi dai 23 ai 32 anni)
Molto positiva e costruttiva. Questo concorso ha rappresentato per un’intera regione un’occasione più unica che rara, finalmente una possibilità concreta per tutte quelle valide idee che altrimenti, proprio a causa della loro matrice innovativa, spesso giovanile, sarebbero rimaste astratte senza mai trovare corpo.
Periferica- (Mazara del Vallo, team di 4 ragazzi dai 25 ai 33 anni)
Buona e potenziale. Boom sembra essere un concorso già maturo, per questo ci auguriamo che venga replicato ma soprattutto che venga promosso come merita.
TRAME DI QUARTIERE  (Catania, 6 partecipanti dai 33 ai 48)
Boom ha rappresentato una nostra ennesima sfida progettuale. Nella fase iniziale di lettura e analisi del bando abbiamo colto immediatamente le opportunità che offriva. Pensiamo che sia un grande passo in avanti verso l’incremento  e il sostegno all’innovazione sociale in Sicilia, soprattutto se declinato in un’azione di rigenerazione urbana. La particolarità del bando  e la sfida posta agli “innovatori” si fonda sulla necessità di proporre attività e proposte di imprese che abbiano sia un impatto positivo sul contesto d’azione, sia un coinvolgimento del tessuto sociale che sappia innescare nuove relazioni.
 
 
Quali impatti sulle competenze del  team progettuale?
SFE Il nostro team, in questi pochi mesi, è cresciuto enormemente in termini di esperienza e fiducia, di pari passo con l’idea progettuale stessa. E per un “gruppo informale” di cinque giovani ragazzi, armati soltanto delle proprie idee, è il miglior inizio possibile.
P Di certo ci ha permesso di concentrare le nostre risorse sulla progettazione della permanenza, ambito del tutto nuovo rispetto a quello del festival.
TDQ E’una tappa di un percorso intrapreso da 5 anni nel territorio della città di Catania  e in particolare nel contesto del quartiere di San Berillo. In questi anni partendo da un’attività di ricerca finalizzata alla realizzazione di mappe di comunità, si è formato un comitato di quartiere che ha saputo intrecciare relazioni significative con associazioni e individui interessati a lavorare all’interno del quartiere. Questi elementi hanno arricchito la competenza professionale ed esperienziale del gruppo.

Come impegnerete i fondi?
SFE I fondi verranno totalmente impiegati per la rigenerazione di un celebre impianto sportivo pubblico abbandonato, di oltre 3000mq, in una Street Factory polifunzionale, restituendolo alla cittadinanza. Non solo rendiconteremo ogni spesa al gruppo parlamentare, ma anche ai nostri followers, tramite foto, video e social web.
P Vogliamo convertire un’area dismessa in un centro per il design activism e le arti performative, attraverso un metodo che fa perno sulle attività formative ed inclusive per rigenerarsi gradualmente, anno dopo anno. I fondi verranno impiegati prevalentemente per la promozione e produzione del programma e l’acquisto di materiale, rendicontati attraverso un apposito schema.
TDQ Il fondo messo a disposizione del bando per la realizzazione delle attività previste dal progetto verrà ripartito in tre anni con tre tranche di 40.000 euro . La loro erogazione sarà subordinata ad una verifica delle attività svolte e delle spese sostenute. Il nostro progetto prevede la realizzazione di due laboratori, quello di drammaturgia di comunità e quello di web series. Si prevede nel corso dei tre anni l’apertura del centro di documentazione progettazione territoriale “Trame Vive” nucleo spaziale e cuore concettuale delle attività, che si troverà nel cuore del quartiere di San Berillo a Catania, nello storico palazzo De Gaetani.

 
Come si svilupperà il progetto nel prossimo anno?
SFE  Le risorse della prima tranche verranno interamente impiegate per il recupero degli impianti e la messa in funzione della Street Factory, siamo molto determinati, vogliamo renderla fruibile per la primavera insieme alla maggior parte dei servizi e delle attività previste dal progetto. 
Una prima esperienza positiva, che ha permesso l’applicazione anche ai gruppi informali, con l’impegno che entro il periodo del progetto si costituiscano come soggetto giuridico a propria scelta. Una spinta in più per le organizzazioni a ragionare su lungo periodo.
P. L’obiettivo principale del primo anno è quello di segnalare significativamente una nuova presenza all’interno della città, gettando le basi per collaborazioni immediate e future.
TDQ . Il progetto inizierà a tessere la sua trama, attivando i due laboratori. L’obiettivo è acquisire nuove conoscenze sul quartiere attraverso un dialogo costante con chi vive  e abita quotidianamente lo spazio fisico e culturale di San Berillo . Tali elementi , plasmati dai linguaggi artistici del teatro sociale e del video-documentario, costituiranno la base su cui costruire la documentazione del centro e l’attività di promozione del quartiere.
 

Quali consigli a chi volesse seguire il vostro esempio?
SFE Le stesse cose che consiglieremmo ai noi stessi di cinque mesi fa, se potessimo: non mollare! Se si è convinti delle proprie idee, bisogna metterle nero su bianco e consolidarle, facendo tesoro di ogni imprevisto. Esiste un terreno per ogni seme.
P.Dietro ogni problema c’è un’opportunità che vi aspetta.. progettatela!
TDQ Pensiamo sia necessario continuare il lavoro di progettazione rivolto a ricercare nuove possibilità per i nostri territori. Non bisogna cercare “l’ idea vincente a cui nessuno ha pensato”, piuttosto studiare i contesti in cui si sceglie di lavorare e saper intrecciare relazioni forti con gli elementi che lo compongono, siano essi spaziali, sociali, economici e  culturali.
 
 
«Boom Polmoni Urbani – ha detto Gianina Ciancio  di M5S– è un’esperienza molto importante per
noi, ci ha dato la prova che ci sono siciliani che vogliono mettersi in gioco e che non vogliono vivere di assistenzialismo, i vincitori hanno tutte le carte in regola per innescare un circolo virtuoso, per portare avanti uno sviluppo reale».
 
Si aggiunge un capitolo nella nostra ricognizione di bandi per l’innovazione sociale che attraversano l’Italia, che stanno generando best practise e esempi virtuosi.
 
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