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Bando ORA! per combinare umanesimo, scienza e nuove tecnologie

  • Pubblicato il: 15/06/2016 - 01:09
Rubrica: 
BANDI E CONCORSI
Articolo a cura di: 
Giangavino Pazzola

Presentate al Museo Egizio le venti idee vincitrici della prima edizione  bando “ORA! Linguaggi contemporanei, produzioni innovative”, lanciato a ottobre 2015 dal Settore Innovazione Culturale di Compagnia di San Paolo e orientato a sostenere progetti nei settori delle arti visive, performative e della cultura digitale. Alla chiamata hanno risposto 250 progetti provenienti da tutto il territorio nazionale, motivo per cui la Fondazione ha deciso di aumentare il numero di premiati che in un primo momento sarebbero dovuti essere quindici, e incrementare il budget dedicato al bando, da € 550.000 a € 740.000. Ne abbiamo parlato con Giovanna Segre, economista e docente presso l’Università di Torino
 
 
 
Torino. Progetti di alta qualità, elevata innovazione, capaci di creare reti e valore nella comunità di riferimento e nell’offerta culturale. E di essere economicamente sostenibili. Sono questi i tratti distintivi, una sorta di identikit dei soggetti vincitori disegnata dal presidente di Compagnia, Francesco Profumo. All’incontro coordinato dallo scrittore Gianluigi Ricuperati e dall’economista Giovanna Segre, in qualità di advisor della Compagnia per il Bando ORA!, erano ospiti i direttori di due eccellenze torinesi nello scenario culturale mondiale: Christian Greco per il Museo Egizio e Sergio Ricciardone per il Festival Club to Club.
La scelta dei vincitori è ricaduta su proposte che hanno esplicitato la presenza di un approccio cross-disciplinare e l’utilizzo delle nuove tecnologie. Ma come si è arrivati a definire queste categorie? Un aspetto interessante risiede proprio nello spirito stesso del bando, redatto dall’area Innovazione Culturale della Compagnia di San Paolo, con Segre e Ricuperati che hanno fatto parte della cabina di regia per l’accompagnamento nella promozione e costruzione dei paradigmi per la valutazione nel bando. Per stessa ammissione del presidente Profumo, «il bando ci ha permesso di rispondere all’esigenza (non troppo esplicita) di chi opera sui temi dell’innovazione a livello nazionale. Il bando non è un’operazione tradizionale di erogazione di risorse nel tessuto culturale, ma un intervento di scalatura in cui l’obiettivo è quello di aprire un percorso progettuale di innovazione “nella cultura”, attraendo progetti di qualità e talenti da una scala più larga di quella di competenza della Fondazione – ma che abbiano una ricaduta materiale in Piemonte e Liguria, instillando nuove energie progettuali e aumentando la competizione in un ecosistema di attori culturali».
Il processo di selezione e individuazione dei progetti vincitori ha avuto un assetto sperimentale, che considerava la partecipazione dei rappresentanti della Compagnia di San Paolo e dei due advisor, ai quali si è aggiunto un team di quattro referee anonimi di esperienza internazionale, dal differente background, ma accomunati da una profonda conoscenza della cultura contemporanea, delle nuove tecnologie e della dimensione cross-disciplinare dei linguaggi. Questi ultimi hanno effettuato una scrematura delle candidature secondo criteri di contenuto della proposta e reputazione delle organizzazioni, mentre «il ruolo di accompagnamento non ha investito gli aspetti di scrittura del bando o valutazione delle proposte, ma ha agito sulle motivazione e valori che il bando contiene, nella sua diffusione, e nell’identificare la metodologia migliore per selezionare progetti innovativi e crossdisciplinari. La modalità non era chiara ed è stata identificata dopo la chiusura della call. Costruire la procedura era una vera e propria sfida che la Compagnia ha posto. Fino ad oggi abbiamo visto dei bandi di sostegno a linguaggi specifici, ORA! rappresenta un esperimento nell’esperimento». Il metodo seguito per la selezione è stato il seguente: il totale dei progetti partecipanti è stato diviso dapprima in tre gruppi, valutandone il livello dell’application: buono, da valutare, da escludere. I referee hanno lavorato in maniera autonoma, senza conoscersi, e hanno selezionato quelli che – a loro avviso – erano le migliori quindici candidature. «Si è arrivati ad avere quattro liste da quindici proposte, i referee erano in grado di leggere meglio lo scenario. Abbiamo incrociato i voti e alcuni dei progetti hanno ottenuto 3 voti (nessun 4 su 4). In una riunione allargata, l’unica nella quale abbiamo conosciuto i referee – e loro si sono conosciuti a vicenda – abbiamo selezionato i 15 vincitori convergendo all’unanimità sulle proposte. C’erano state delle menzioni speciali, e si è deciso di poter premiarne altri cinque».
La risposta delle organizzazioni culturali è stata importante anche da un punto di vista spaziale, con proposte giunte da 36 differenti province italiane e presentate in larga parte da associazioni – formula giuridica leggera che permette ai soggetti di agire facilmente nel ruolo di intermediario della produzione culturale. Uno spaccato della cultura e dei linguaggi contemporanei del nostro paese che è stato svelato in parte – per il momento, un insieme di idee e dati che verranno elaborati in una ricerca da presentare poi in autunno, mirando a focalizzare dei trend emergenti per favorire il consolidamento dell’offerta culturale territoriale. Un punto importante da chiarire, secondo Segre, è: «la forma progettuale più adatta a veicolare la combinazione di questi elementi. È interessante avere una nuova visione del panorama culturale e accettare il ruolo per il quale la finalità di portare la cultura sulla sua frontiera più avanzata rientri - sicuramente - nella produzione di momenti culturali innovativi, ma che possano coniugare la ricerca all’interesse di un pubblico diffuso e alla sperimentazione dei modelli di sostenibilità economica. […] Il bando ha un impatto positivo sulla produzione culturale se un curatore/organizzatore/progettista riesce a lavorare con l’artista e intercettare le esigenze della società civile. Studiando tutti i partecipanti cercheremo di restituire alle organizzazioni degli elementi per poter competere. Attualmente molti aspetti evidenziano la possibilità di crescita nelle capacità di implementazione di un progetto e di includere risorse qualificate».
Ulteriore obiettivo del bando era quello di attrarre talenti sul territorio piemontese e ligure anche da altre regioni, per realizzare progetti nei territori di competenza. Così come la cross-medialità, anche la contaminazione e la circuitazione delle idee sono un elemento cardine sul quale puntare per lo sviluppo di una nuova ecologia culturale. Un compito importante, quello della gemmazione e circuitazione delle idee, dove le nuove tecnologie ricoprono una funzione determinante ma ancora non troppo considerata: «sono stati premiati dei progetti che hanno l’elemento nuova tecnologia esplicitato in maniera più sostanziosa, ma questo non era criterio discriminante. Un differenziale piccolo di punteggio, ma significativo, perché il bando aveva come caratteristica preferenziale la presenza e l’uso delle nuove tecnologie. Dei progetti partecipanti, quelli che hanno indicato una marcata presenza sono il 40% del totale. Ora sarà necessario verificare questa percentuale all’interno del gruppo dei vincitori.
Per quanto riguarda i settori disciplinari, da una prima lettura dei dati emerge che le arti visive sono maggiormente rappresentate – ma spesso in compresenza con altri settori creativi. Elemento fortemente connotante, infatti, è quello della multidisciplinarietà e dell’ibridazione dei linguaggi. Solo il 18% indica un settore creativo come formalizzazione del proprio progetto, mentre il 31% ne dichiara due, il 24% ne mette 3 e il 27% struttura il proprio progetto con più di tre settori. Tale dato potrebbe esser anche letto come il tentativo di sviluppare una produzione culturale che tenga in considerazione il gusto di più pubblici di riferimento e della volontà di far convergere la loro attenzione su un’unica produzione.
In autunno si avrà il quadro esaustivo del panorama culturale più innovativo d’Italia, nomi e numeri. Per il momento l’elenco completo di tutti i progetti vincitori è disponibile sul sito della Compagnia di San Paolo all’indirizzo: ora.compagniadisanpaolo.it
 
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