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Altare di Gand, un restauro lungo un lustro

  • Pubblicato il: 02/03/2012 - 09:16
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DAL MONDO
Articolo a cura di: 
Paola Bracke

Gand (Belgio). I fiamminghi lo chiamano «Lam Gods» ed é l'orgoglio della città di Gand. «L'Adorazione dell'agnello mistico» dei fratelli Hubert e Jan van Eyck non è solo un'opera cardine del passaggio tra tardo Gotico e primo Rinascimento fiammingo, ma un canto spirituale, il poema religioso di un popolo, e come tale viene conservato e tutelato.
Lo scorso gennaio sono iniziati i primi interventi del lungo restauro che vedranno l’opera protagonista per i prossimi cinque anni. Il trattamento, che terminerà nel 2017, si é reso necessario a seguito delle conclusioni tratte dall’approfondito studio diagnostico avvenuto tra l’aprile 2010 e il giugno 2011. É stata The Getty Foundation di Los Angeles a rendere possibili tali analisi scientifiche, grazie ad una donazione di €172.000. Il restauro sarà invece svolto dal Royal Institute for Cultural Heritage (KIK-IRPA, Bruxelles) e coordinato da Anne van Grevenstein in una delle sale espositive del Museo di Belle Arti di Gand, dove il pubblico avrà la possibilità di seguire l'andamento del lavoro attraverso una parete di vetro.
Il polittico, tuttavia, non lascerà la sua attuale collocazione nella cattedrale di San Bavone, poiché il trattamento verrà svolto pannello per pannello. All’interno del Caermersklooster, importante centro culturale di Gand, sono stati collocati alcuni grandi schermi, che mostreranno sia il restauro in corso, sia le immagini in diretta del polittico nella Cattedrale. Il Caermersklooster sarà anche la sede di incontri, mostre e conferenze che riguardano il capolavoro fiammingo. Inoltre, per non deludere chi non potrà seguire da vicino questo restauro-evento, venerdì 24 febbraio 2012 è stato inaugurato il sito web Closer to Van Eyck: Rediscovering the Ghent Alterpiece, sul quale sarà possibile studiare da vicino il polittico e visionare tutta la documentazione fotografica disponibile, comprese radiografie, macrofotografie e riflettografie a infrarossi.
Dopo il trattamento, il polittico sarà alloggiato in condizioni climatiche migliori rispetto al passato, con lo scopo di tutelare al meglio questo capolavoro per le generazioni future. Il finanziamento dell’intera operazione è stato garantito all’80% dal governo fiammingo e per la parte restante dal InBev-Baillet Latour Fund, per una spesa totale di 1,4 milioni di euro. La Fondazione InBev-Baillet Latour nacque nell'aprile 1974 per desiderio di Alfred de Baillet Latour, filantropo e amministratore delle birrerie Artois, al fine di supportare l'eccellenza belga su scala internazionale. Per perseguire tale scopo, da più di trent'anni la fondazione focalizza le sue iniziative soprattutto su quattro settori: la ricerca medica, la formazione, lo spirito olimpico e il patrimonio storico-artistico e culturale. La partecipazione al finanziamento del restauro si inserisce perfettamente in quest'ottica di salvaguardia e valorizzazione, perché non c'é eccellenza belga che possa superare la pittura fiamminga del XV secolo. Nemmeno la birra.
 
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