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Alla Fondazione Fotografia non solo immagini e video, ma tanta didattica e approccio manageriale

  • Pubblicato il: 17/05/2013 - 20:48
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Stefano Luppi
Daido Moriyama Pantomime 1965 2008

Modena. Con l’annunciata ristrutturazione da 62 milioni di euro dell’ex ospedale ducale Sant’Agostino la neonata Fondazione Fotografia avrà dal 2017 spazi molto ampi per organizzare le mostre relative a un progetto partito in ogni caso nel 2007. Anche se non saranno gli spazi monumentali dell’ampio immobile settecentesco (una convenzione della proprietaria Fondazione Cassa di risparmio di Modena con Stato e Comune di Modena ha previsto che in questi vi siano collocate le biblioteche Estense e Poletti) l’ente fondato lo scorso autunno non si potrà lamentare. Intanto al fianco dell’attività espositiva e didattica Fondazione Fotografia, diretta da Filippo Maggia (oggi una sorta di «head of projects» più che un classico direttore museale) e presieduta da Andrea Landi presidente dell’ente di origine bancaria, tenta un approccio manageriale alle proprie attività. Sull’esempio, peraltro, di ben poche altre realtà italiane in ambito culturale. In particolare la nuova istituzione punta su marketing e spirito imprenditoriale per raggiungere l'auto-sostenibilità anche attraverso un organigramma in cui la componente femminile è decisiva. Fondazione Fotografia, nata ufficialmente pochi mesi fa da una partnership tra Fondazione Cassa di Risparmio e Comune (la maggioranza è del primo ente, che ci mette anche i finanziamenti che annualmente superano il milione di euro), si propone come un modello innovativo nel panorama delle istituzioni museali italiane. Senza ricordare quel ministro che pochi anni fa sentenziò come «Con la cultura non si mangia», è banale dire che viviamo in tempi di crisi e tagli dei finanziamenti pubblici e privati, epoca in cui i musei e le istituzioni culturali si ritrovano di fronte alla crescente necessità di mobilitare nuove risorse. «Per noi, spiegano i vertici di Fondazione Fotografia, , la sfida concreta è riuscire a individuare forme di gestione ibride, capaci di combinare i punti di forza del pubblico e del privato, attraverso lo scambio di risorse e competenze, il reciproco potenziamento tra sfera economica e sfera culturale». Con questo obiettivo l’ente vede una gestione improntata all'auto-sostenibilità, un obiettivo da raggiungere attraverso attività di marketing e promozione economica dei progetti artistici, formativi e culturali avviati. Ogni anno la Fondazione «madre» destina un budget sostanzioso, ma l’ente si autofinanzia anche attraverso ricavi derivanti da attività, come il master di alta formazione sull'immagine contemporanea, che rappresenta un caso unico nel panorama delle scuole italiane. «L'attività didattica, spiegano dalla sede, è calata nel più ampio contesto di Fondazione Fotografia Modena e gli studenti hanno la possibilità di lavorare a contatto con le opere originali che compongono le collezioni fotografiche storiche e contemporanee, oltre che di partecipare a conferenze, artist talk e visite guidate agli eventi espositivi organizzati». Il core business di Fondazione Fotografia è infatti la costituzione di una raccolta fotografica, composta oggi da una collezione italiana e una internazionale per un totale di quasi mille pezzi. La selezione italiana di Fondazione Fotografia raccoglie le opere di alcuni tra i più importanti fotografi italiani, oggi è composta da oltre 300 opere, tutte datate a partire dagli anni '70 fino ai giorni nostri. Il tema centrale in questa parte di foto, video e installazioni è la rappresentazione dei diversi atteggiamenti degli artisti nel mostrare il paesaggio, il suo significato e la loro relazione con esso. La parte internazionale è suddivisa per aree geografiche e include attualmente più di 600 opere di oltre 100 artisti: si è sviluppata nel tempo seguendo un filone di ricerca geografica, spaziando nei diversi anni dall' Estremo Oriente, all'Europa dell'Est, dall'Africa e il Medio oriente all'India, all'America Centrale e Meridionale, agli Stati Uniti. Tra gli artisti presenti vi sono opere di Nobuyoshi Araki, Daido Moriyama, Hiroshi Sugimoto, David Goldblatt, Yasumasa Morimura, Kimsooja, Amar Kanwar, Ansel Adams, Robert Adams, Minor White, Edward Weston, Lee Friedlander, Diane Arbus. Tra le attività di Fondazione Fotografia Modena rientrano anche il nuovo corso compact rivolto a chi vuole specializzarsi nella curatela di mostre fotografiche, parte di didattica dell’ente che prenderà il via nel gennaio prossimo, un ampio programma di workshop, un bookshop - concept-store in cui oltre a libri e cataloghi è possibile acquistare opere fotografiche in edizione speciale, gadget e cd, la sponsorizzazione di rassegne ed eventi e, in generale, la vendita di beni e servizi collegati. Infine l’organigramma: insieme a Maggia la Fondazione ha scelto, in via però privata e senza alcun bando di lavoro, una quindicina di persone tra dipendenti e collaboratori, tra cui nove donne. Ogni informazione sul sito www.fondazionefotografia.it.
Intanto anche l’ente sarà aperto per il «Nessun Dorma», la notte bianca di Modena prevista per sabato 18 maggio. Si potrà visitare la rassegna «Three True Stories» che presenta i lavori di Mitra Tabrizian, artista nata in Iran e trasferitasi a Londra all'inizio degli anni Ottanta, dell'artista palestinese Ahlam Shibli che, attraverso un rigoroso approccio documentario,  rivela il culto della morte onnipresente nella vita quotidiana del suo popolo, e di Zanele Muholi, attivista visiva sudafricana che utilizza la fotografia e il video per documentare la condizione della comunità lesbica nera cui appartiene. La Tabrizian sarà a Modena il 18 maggio per incontrare il pubblico della mostra. L'appuntamento, in programma alle ore 18 presso la sede espositiva dell'ex ospedale Sant'Agostino, fa parte del programma della Notte Bianca dei Musei, l'iniziativa promossa dal Mibac per valorizzare i percorsi museali, che prevede l'ingresso gratuito ai luoghi d'arte. Per l'occasione la mostra Three True Stories rimarrà aperta fino alle ore 24 e, a partire dalle ore 18, sarà ad ingresso gratuito. Lo staff di Fondazione Fotografia Modena, inoltre, condurrà visite guidate in due cicli, alle 21 e alle 22, per le quali è consigliabile la prenotazione (tel. 059 239888mostre@fondazionefotografia.org ). In occasione della Notte dei Musei il Sant'Agostino sarà inoltre teatro di performance musicali: alle 21.30, nelle sale espositive, è in programma un'esibizione dei giovani cantanti del Cubec, la scuola di canto lirico del soprano Mirella Freni, mentre a partire dalle 23.30, nel cortile dell'ex ospedale, si terrà un dj set.

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