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L’Arte in gioco

  • Pubblicato il: 16/12/2018 - 10:00
MUSEO QUO VADIS?

L’arte è un gioco
Il gioco dello spirito
Il maggior gioco dell’uomo
Jean Dubuffet, 1945

 
A margine dei convegni si fanno incontri spesso sorprendenti. A Lucca, dopo una conferenza su Cultura e Welfare al Lubec, il Presidente della Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia, Davide Zanichelli mi avvicina “Ci vogliono delle alleanze tra discipline. Lavorare nella frammentazione, con un pensiero riduzionista rispetto alla complessità, arroccati nella presunta autonomia dei saperi, ha determinato la disgregazione dell’idea dell’uomo come unità di senso. Il benessere non è disgiunto dalla formazione, dall’educazione. Secondo me la grande sfida delle istituzioni culturali, in particolare noi che ci occupiamo di arte, è proprio quella di riuscire a riunificare i saperi. Come istituzioni culturali dobbiamo essere piattaforma di innovazione sociale, in rete con altri soggetti che si occupano di welfare. Per un unico progetto di territorio”. Confortante. Ci confrontiamo con lui nel corso della splendida mostra su Jean Dubuffet, “L’arte in gioco”, la prima grande retrospettiva completa sull’autore, dopo trent’anni.
Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze
Articolo a cura di: 
Catterina Seia
Autore/i: 

I Musei della Campania: locomotive della cultura

  • Pubblicato il: 16/12/2018 - 09:59
MUSEO QUO VADIS?
Benvenuti al Sud dovremmo dire quando parliamo dei Musei della Campania. Dalla Riforma Franceschini in poi i Musei della Campania hanno numeri da record. E’ proprio la Campania che ha trascinato a livello nazionale l’aumento dei visitatori nel sistema museale italiano. Nel 2015 la Galleria degli Uffizi, solo per fare un esempio, aveva un numero di visitatori pari a 1.971.758 per raggiungere nel 2017 i 2.200.00 visitatori con un incremento nel triennio dell’11%. Il Museo archeologico di Napoli è passato dai 381.000 visitatori del 2015 ai 529.800 del 2017 con un incremento del 40%. La Reggia di Caserta ha incrementato il numero dei visitatori rispetto al 2015 di circa il 70%.
Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze
Articolo a cura di: 
Stefano Consiglio e Marco D’Isanto

Accessibità universale: un progetto MiBAC per la valorizzazione della persona

  • Pubblicato il: 16/12/2018 - 09:59
MUSEO QUO VADIS?
Cosa sta accadendo sul fronte dell’accessibilità universale? In collaborazione con LuBEC di Fondazione Promo PA, arricchiamo la conoscenza dello scenario. Il MiBAC ha siglato recentemente una convenzione con l’Università di Padova per realizzare il progetto di ricerca “Azioni di sviluppo professionale/lavorativo e di valorizzazione della persona mediante attività di conservazione del patrimonio artistico-culturale e di restauro”, a favore dell’inclusione sociale. Ne parlano Nicola Alberto De Carlo -Università degli Studi di Padova con Greta Schonhaut e Laura Dal Corso PSIOP – Istituto di Psicoterapia. La ricerca trae origine dall’esperienza “Restauro e disabilità” condotta dal Museo d’Arte Orientale di Venezia, di cui ci parla la direttrice Marta Boscolo Marchi.
Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze
Articolo a cura di: 
Nicola Alberto De Carlo, Università degli Studi di Padova, Laura Dal Corso e Greta Schonhaut, PSIOP – Istituto di Psicoterapia

Musei civici: abbiamo un problema!

  • Pubblicato il: 15/12/2018 - 08:01
MUSEO QUO VADIS?
Penne giovani. Maria Cecilia Murgia,  rappresentante di Culturit, la rete degli studenti universitari della quale il Giornale delle Fondazioni è partner,  si laurea con una tesi  sui musei civici. Leggiamo la sua analisi. “Il museo civico può e deve tornare a svolgere un ruolo forte e influente nella costruzione della comunità locale, nell'aiutare il cittadino a conoscere il proprio patrimonio, la città che abitano e quindi, a conoscere sé stesso.(…) In questi tempi si parla tanto di innovazione civica, di cittadinanza attiva, di rigenerazione urbana, perché non ripartire proprio da questa istituzione nel promuovere e rinnovare il senso civico nelle nostre città?”
Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze
Articolo a cura di: 
Maria Cecilia Murgia

Nuove narrazioni. Ebrei. Una storia italiana. I primi mille anni

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:05
MUSEO QUO VADIS?
Il 20 settembre si è chiusa a Ferrara la mostra «Ebrei. Una storia italiana. I primi mille anni» con cui il MEIS – il Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah – è stato inaugurato nel dicembre del 2017 nella prima delle strutture del Museo, mentre era (ed è) ancora in corso la realizzazione delle altre, il cui completamento è previsto per il 2020. La mostra è stata curata da Anna Foa e Giancarlo Lacerenza, con la collaborazione museologica di Daniele Jalla. A lui abbiamo chiesto di descriverla. “un nuovo modo di presentare la storia in un museo ponendo al centro non le cose, ma le persone. Meglio: le persone attraverso le cose (…). Nella convinzione che, senza essere maestra di nulla, la storia – e una mostra o un museo che ce ne parlano – prendono senso solo se ci aiutano anche a porci delle domande sul nostro presente, lasciando a ciascuno di trovare le sue.”

Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze

Articolo a cura di: 
Daniele Jalla
Autore/i: 

Museums and Stereotypes

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:05
MUSEO QUO VADIS?
A Torino un corso internazionale per professionisti museali ha voluto indagare le strategie e le pratiche per decostruire gli stereotipi al museo: perché soltanto attraverso una consapevolezza sempre più articolata delle scelte, l’inclusione delle diversità che auspichiamo per il settore potrà dirsi possibile.
Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze
Articolo a cura di: 
Maria Chiara Ciaccheri

RETI E SEGMENTAZIONE DEL PUBBLICO. MANAGER CULTURALI PRONTI ALLA SFIDA?

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:05
MUSEO QUO VADIS?
L'importanza delle «reti» per comprendere meglio il Paese. Le nuove forme di partecipazione culturale come antidoto all'esclusione e all'isolamento sociale. E un invito ai manager della cultura: lasciate perdere il generalismo, scegliete un pubblico di riferimento, coinvolgetelo e imparate a conoscerlo. Intervista ad Annalisa Cicerchia, Primo ricercatore presso l'Istituto Nazionale di Statistica e professore di Management delle imprese creative all'Università di Roma Tor Vergata.

Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze

Articolo a cura di: 
da Open Magazine del 22 ottobre 2018
Autore/i: 

Gli Amici della Triennale, un vero tesoro

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:05
MUSEO QUO VADIS?
Circa 1.300.000 euro raccolti nei primi due anni di vita, oltre 800 iscritti tra privati e imprese, un ‘caso di studio’ osservato dalle Università LUISS di Roma e Bocconi di Milano, la Presidente cooptata nel CdA della Triennale: gli ‘Amici della Triennale’ rappresentano un modello nuovo ed efficace di convergenza tra Cultura
Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze
Articolo a cura di: 
Francesco Moneta, da Arte e Imprese del Giornale dell'Arte, edizione online, 25 ottobre 2018
Autore/i: 

La storia esiste solo se c’è un domani

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:05
MUSEO QUO VADIS?
Hito Steyerl in una foto di Trevor Paglen

Hito Steyerl, artista e teorica «I musei non hanno a che fare con il passato, ma con il futuro».

Ci sono due video, uno all’inizio e uno alla fine della Manica Lunga Castello di Rivoli. «Broken Windows» e «Unbroken Windows». La prima cosa che mi colpisce è il suono, come se «Broken Windows» raccontasse la storia della non comprensione del suono delle finestre rotte da parte delle tecnologie preposte alla sicurezza nell’epoca dell’intelligenza artificiale. Per prima cosa ho pensato che fosse un mio errore, ma poi continuava a succedere anche nell’altro video. Nello spazio si avverte una sorta di eco di campane, e non quello di finestre rotte. Tutto ciò dà un senso di incongruenza tra l’immagine della rottura della finestra e il suono».
Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze
Articolo a cura di: 
Hito Steyerl, da Il Giornale dell'Arte numero 391, novembre 2018

Il nuovo museo dei Valdesi

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:05
MUSEO QUO VADIS?

Il progetto di Margherita Bert e Massimo Venegoni propone un «continuum narrativo» articolato in 6 grandi sezioni, dal Medioevo al Novecento.

In quella che è considerata la «capitale dei Valdesi», nominata nel 2017 Città Europea della Riforma dalla Commissione delle Chiese Protestanti in Europa, si è riaperto il 31 ottobre, completamente riallestito, il Museo Storico Valdese gestito dal 1989 dalla Fondazione Centro Culturale Valdese. Era nato nel 1889 come Musée Historique Vaudois, in occasione del bicentenario del «Glorioso Rimpatrio», il rientro dalla Svizzera nelle Valli natie dei valdesi esiliati dal duca di Savoia Vittorio Amedeo II. Oggi è l’«unico al mondo a ripercorrere gli oltre otto secoli di storia valdese attraverso due continenti, l’Europa e le Americhe».
Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze
Articolo a cura di: 
Alessandro Martini, da Il Giornale dell'Arte numero 391, novembre 2018

I pregiudizi che siamo. Un kit anti-stereotipo

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:03
MUSEO QUO VADIS?
Come combattere i pregiudizi e gli stereotipi? Ma bisogna poi combatterli o forse, invece, conoscerli: conoscerne le insidie, i meccanismi di cristallizzazione e diffusione, i possibili esiti? Da un bando del Polo del ‘900 di Torino nasce ‘I pregiudizi che siamo’, un kit anti-stereotipo scaricabile online progettato da ABCittà.

Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze

Articolo a cura di: 
Anna Chiara Cimoli e Chiara Ciaccheri

I 25 anni dell’Associazione Amici degli Uffizi. La società civile a difesa delle  istituzioni culturali.

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:02
MUSEO QUO VADIS?
In risposta all’attentato alla sede dell’Accademia dei Georgofili a Firenze, nacque l’Associazione Amici degli Uffizi, come reazione della società civile alla ferita  al nostro patrimonio culturale, alle istituzioni culturali, come presidio di democrazia. Ne parliamo con la Presidente, Contessa Maria Vittoria Rimbotti Colonna, anima della più grande realtà  del nostro paese che affianca un museo, con oltre 5000 iscritti.  ”Il volontariato fa bene a chi lo fa: dà un senso più profondo ed etico al proprio tempo, al nostro essere al mondo.”

Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze

Articolo a cura di: 
Roberta Bolelli
Autore/i: 

MIBAC, DIREZIONE LAMPIS: UN ANNO VISSUTO INTENSAMENTE

  • Pubblicato il: 15/09/2018 - 08:05
MUSEO QUO VADIS?
Antonio Lampis, Direttore Generale Musei, compie il primo anno di incarico e ci aiuta a tracciare un bilancio di cosa stia accadendo nel mondo museale italiano, statale, dall’incremento quantitativo dei visitatori all’avvio del Sistema museale nazionale, dagli impatti culturali e sociali auspicati alla sperimentazione di nuovi strumenti e nuovi linguaggi. Una anticipazione di quanto si discuterà a LuBeC – Lucca Beni Culturali durante l'incontro “innovazione e  musei: i direttori a confronto”.

Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze

Articolo a cura di: 
Francesco Mannino

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